Ottimi risultati nei primi nove mesi del 2023 per Banca Progetto, la challenger bank italiana specializzata in servizi per le pmi italiane e la clientela privata, controllata dal 2015 da Oaktree Capital Management (si veda altro articolo di BeBeez). La raccolta totale tramite conti di deposito in Italia, Germania, Spagna e Olanda è stata pari a circa 5,2 miliardi di euro, in crescita dai 5 miliardi del primo semestre (si veda altro articolo di BeBeez) e dai 4,4 miliardi di euro di fine 2022 (si veda qui il comunicato stampa). Mentre i nuovi finanziamenti a medio-lungo termine erogati alle imprese sono stati pari a 2,1 miliardi di euro, in crescita di 130 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022, con il 79% dei finanziamenti nell’anno che è stato destinato a finalità di investimento. Il tutto con un utile netto dei 9 mesi che è salito a 55,7 milioni di euro (+ 21,2% dai 46 milioni dei primi nove mesi del 2022) e un cost/income ratio al netto degli elementi non ricorrenti, pari al 30,9%, in miglioramento rispetto al 31,5% registrato al 30 settembre 2022.
Numeri che sono un buon biglietto da visita nella prospettiva del progetto di quotazione a Piazza Affari della banca, sulla scia delle dichiarazioni di fine settembre dell’ad Paolo Fiorentino, rilasciate all’agenzia di stampa Adnkronos a margine di un evento dell’Anspc su “garanzie pubbliche e sistema creditizio” (si veda altro articolo di BeBeez). Dopo l’assemblea dello scorso 2 ottobre, nella cui parte straordinaria era prevista la proposta di raggruppamento azionario, un aumento di capitale al servizio della quotazione all’Euronext Milan e l’adozione dello statuto post quotazione, i fari si accendono ora sul prossimo 19 ottobre, data in cui i soci si riuniranno nuovamente per nominare, tra l’altro, un sindaco effettivo, con efficacia subordinata all’avvio delle negoziazioni delle azioni della società sull’Euronext Milan (si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale).
Secondo quanto riportato nelle scorse settimane dal Corriere, Oaktree starebbe cercando di ottenere una valutazione intorno ai 400-500 milioni di euro, range è in linea con il valore a cui la banca aveva puntato l’anno scorso, quando lo stesso unico azionista aveva esplorato una possibile vendita con l’aiuto di Morgan Stanley (si veda altro articolo di BeBeez) mettendo di fatto a tacere le voci di quotazione in Borsa di cui si parlava dal 2021 per quest’anno (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando ai risultati del nove mesi, sul fronte patrimoniale il totale dell’attivo si attestato a 8,1 miliardi di euro (da 6,7 miliardi di euro a fine 2022), con un CET 1 Ratio del 19% (da 17% a fine 2022), un costo del rischio annualizzato allo 0,9% (0,7% al 31 dicembre 2022) e un net NPE ratio a circa il 2% (stabile rispetto al dato di fine 2022).
Fiorentino ha commentato: “I risultati al 30 settembre 2023 confermano il trend di crescita della banca, superando in termini di utile netto il dato dell’intero 2022, La progressione sui volumi di finanziamenti alle pmi rimane sostenuta, con un’offerta di prodotti ora arricchita dal factoring, a testimonianza della nostra grande attenzione verso i bisogni delle imprese: quasi l’80% del credito erogato sostiene infatti i loro progetti di investimento, di cui una parte rilevante nell’ambito della transizione ecologica”.
Sul fronte dei finanziamenti, nel terzo trimestre è poi proseguito il forte sviluppo dell’acquisto pro-soluto di crediti IVA delle pmi, con volumi pari a 159 milioni di euro sui nove mesi, rispetto ai 66 milioni di euro al 30 settembre 2022 (+141% su base annua). La nuova linea di servizi factoring, lanciata nel corso del primo semestre ha invece registrato volumi pari a 69 milioni di euro.
Ricordiamo infine che Banca Progetto ha finalizzato la scorsa estate un’ulteriore operazione di cartolarizzazione con sottostante un portafoglio di finanziamenti erogati dalla banca alle pmi italiane e garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia e da SACE. Nello specifico, il volume di crediti sottostanti, a tasso variabile legato all’Euribor 3 mesi, e ceduti al veicolo Progetto PMI 5, ammontava a 725 milioni di euro circa, complessivamente (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, che aveva visto JP Morgan nel ruolo di arranger, si è articolata sull’erogazione di una facility senior da 500 milioni di euro da parte dello stesso gruppo bancario statunitense, che quindi riveste il ruolo di original senior lender, e sull’emissione di titoli di classe junior per circa 225 milioni sottoscritti integralmente dalla banca.
Nel primo semestre, invece, erano state due le operazioni di cartolarizzazione finalizzate dalla banca con una raccolta complessiva di 750 milioni di euro a fine giugno. Banca Progetto aveva infatti annunciato la conclusione di una cartolarizzazione da 670 milioni su un portafoglio di finanziamenti erogati alle pmi italiane e garantiti dal Fondo di Garanzia pmi, attraverso la società veicolo Progetto PMI 4 srl (si veda altro articolo di BeBeez); mentre la cartolarizzazione precedente, annunciata a fine maggio, attraverso il veicolo Progetto PMI 3 srl (si veda altro articolo di BeBeez), era stata da 80 milioni.