Il Public Investment Fund (PIF), fondo sovrano dell’Arabia Saudita presieduto dal principe Mohammed bin Salman bin Abdulaziz, che in Italia ha investito nella società di supercar Pagani (si veda altro articolo di BeBeez) ed è ora in dirittura d’arrivo per acquisire il 49% del gruppo di hotel Rocco Forte (si veda altro articolo di BeBeez), ha stretto una joint venture con Pirelli per la costruzione di uno stabilimento di pneumatici in Arabia Saudita (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio dell’operazione, PIF deterrà una quota del 75% della joint venture, mentre Pirelli avrà il restante 25% e sarà partner strategico e tecnologico a supporto dello sviluppo del progetto, fornendo assistenza tecnica e commerciale. Si prevede che lo stabilimento avvierà la produzione nel 2026 e avrà una capacità di 3,5 milioni di pneumatici all’anno, sia di alta qualità per il segmento car a marchio Pirelli che con un nuovo brand locale per il mercato nazionale e regionale. L’investimento complessivo nella jv è di circa 550 milioni di dollari. La partnership, spiega una nota, “consentirà di disporre di una produzione locale e di competenze industriali e tecnologiche per la realizzazione di pneumatici attraverso la creazione di un campione nazionale e regionale”.
L’Arabia Saudita intende diventare un polo produttivo a livello globale nel settore automotive entro il 2030. PIF, ricorda la nota, ha creato un settore automotive di livello mondiale nel Paese, guidando la sua trasformazione e sviluppando le capacità manifatturiere, le infrastrutture e le catene di fornitura in Arabia Saudita e non solo. Tra i suoi principali investimenti nel settore, Pif insieme a Hyundai Motor Company ha recentemente annunciato una jv da 500 milioni di dollari per creare uno stabilimento di produzione auto in Arabia Saudita.
Il fondo ha inoltre lanciato Tasaru-National Automotive and Mobility Investment Company, focalizzata sullo sviluppo locale della catena di fornitura e delle capacità produttive nel comparto automotive. E ancora: ha effettuato altri significativi investimenti in ambito future mobility, tra cui la costituzione di Ceer, il primo marchio nazionale di veicoli elettrici dell’Arabia Saudita, e l’investimento in Lucid Motors, che di recente ha aperto ufficialmente il suo primo stabilimento di produzione internazionale in Arabia Saudita.
Pirelli da parte sua offrirà supporto tecnico e competenze per progettare, sviluppare e gestire l’impianto produttivo. Insieme, fanno sapere, intendono “creare un campione nazionale e regionale che consentirà di disporre localmente di capacità produttive”. L’obiettivo, in altre parole, è attrarre ulteriori investimenti in Arabia Saudita.
Pirelli, stringendo una jv con PIF, ha deciso di diversificare ulteriormente la sua area geografica di produzione. E l’operazione, ha precisato Pirelli, avrà un impatto neutro sugli obiettivi di deleverage della società al 2025.
“Poter contare su una produzione locale in Arabia Saudita, uno dei mercati oggi più promettenti e in linea con il nostro posizionamento nell’high value e nell’elettrico, rappresenta per Pirelli una grande opportunità che coglieremo insieme a un partner come Pif nei suoi progetti di sviluppo nel settore automotive”, ha fatto sapere Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo del gruppo Pirelli.
PIF dal canto suo, “sta costruendo capacità produttive nella catena del valore dell’automotive e della mobilità e sviluppando nuove opportunità per coinvolgere il settore privato. Questa collaborazione segna un passaggio fondamentale nel nostro percorso volto a diversificare l’economia, migliorare la sostenibilità e localizzare le capacità produttive in Arabia Saudita”, ha precisato Yazeed A. Al-Humied, Deputy Governor e Head of MENA Investments di PIF.
Ricordiamo che nel 2021 il nome del fondo è accostato a quello dell’Inter (come possibile acquirente (si veda altro articolo di BeBeez) e che PIF, inoltre, ha effettuato anche diversi investimenti nel settore dei videogiochi online acquisendo, fra le altre, Faceit, la piattaforma web britannica specializzata in videogiochi e tornei online, fondata da italiani a Londra nel 2012, e dando una grande exit al fondo italiano United Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). Faceit, infatti, è stata acquisita e da ESL Gaming, un pioniere negli esports, con il quale si è fuso per dare vita al nuovo gruppo ESL Faceit. A sua volta ESL Gaming fa capo a Savvy Gaming Group, gruppo di proprietà di PIF.