Dedagroup Business Solutions, braccio finanziario di Dedagroup, polo di aggregazione di aziende italiane di eccellenza del software in particolare delle soluzioni As a Service (SaaS), controllato dalla famiglia Podini, cresce con due nuove operazioni straordinarie. Si tratta dell’acquisizione del 100% di Opentech, software house specializzata in soluzioni integrate di governance, risk & compliance, e del 90% di Laser, società di consulenza e sviluppo digitale che, grazie alle sue competenze nella gestione dei dati, affianca le imprese nei percorsi di digital transformation di processi e servizi (si veda qui il comunicato stampa)
Con l’ingresso di Laser e Opentech, che mettono a fattor comune il know-how maturato in due ambiti diversi ma complementari tra loro, Dedagroup Business Solutions punta a valorizzare e far evolvere ulteriormente, grazie all’integrazione di nuove soluzioni e competenze, il rapporto banca-impresa, fondamentale per dare vita a nuove dinamiche di collaborazione tra filiera industriale e filiera finanziaria. L’idea, quindi, è di favorire lo sviluppo dell’ecosistema di banche, compagnie assicurative e imprese, decisivo per la crescita economica dei territori e di tutto il Paese.
Ricordiamo che Dedagroup Business Solutions è al centro dell’hub Finance & Data di Dedagroup, che combina le competenze e i software di una decina di aziende del gruppo, tra le quali rientrano Rad informatica, Pegaso 2000, ORS e Berna. Insieme sono responsabili di quasi un terzo del fatturato della capogruppo: oltre 100 milioni su un totale di 317,5 milioni di ricavi nel 2022, un ebitda di 36,2 milioni e un debito finanziario netto di 182 milioni (si vedano qui il comunicato stampa sui conti e qui il Bilancio consolidato 2022). Del debito non fa più parte il bond da 5,5 milioni di euro emesso nel 2016 e sottoscritto dal fondo di private debt di Finint sgr, che è stato rimborsato in anticipo a fine dicembre 2022 (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Gianni Spada, ceo di Dedagroup Business Solutions ha sottolineato: “L’ingresso di Laser e Opentech nella nostra azienda si inserisce in modo coerente nel percorso di crescita e sviluppo tracciato da Dedagroup che, con visione imprenditoriale, desidera aggregare le eccellenze italiane e stimolare la collaborazione e la sinergia tra le diverse realtà, valorizzando gli impatti positivi che queste hanno sui territori, le comunità e i clienti e innestando questo nuovo valore nelle attuali iniziative di portata nazionale e internazionale. Grazie alle due acquisizioni, ampliamo la visione sul mondo finanziario e su quello delle large corporate, per comprendere e rispondere sempre più efficacemente alle nuove esigenze di banche, compagnie assicurative e aziende operanti in diversi ambiti e contesti”. E ha aggiunto: “Siamo sempre a caccia di nuove realtà di valore, che acquisiamo e poi valorizziamo”.
Per il futuro la società guarda al mondo del credito. “Vogliamo rafforzare il rapporto tra banche e imprese, e concentrarci nella gestione dei pagamenti ma molto anche nei settori della governance, risk & compliance e dei dati. Senza dimenticare l’Intelligenza Artificiale, che sarà sempre più centrale nel nostro business. Dobbiamo continuare a investire”, ha concluso il ceo.
Dedagroup è controllata al 100% tramite Sequenza spa da Lillo spa, che fa capo a sua volta a Marco e Maria Luisa Podini. Lillo spa controlla anche MD, società attiva nella grande distribuzione. Lillo ha fatturato nel 2022 più di 3,6 miliardi di euro dando occupazione a oltre 10 mila persone, dopo aver chiuso il 2021 con 3,3 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 191,4 milioni, un utile netto di 80,5 milioni e un debito finanziario netto di 305 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 541,9 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Lo scorso gennaio la società ha venduto a Zucchetti il 100% di Piteco, software house italiana di riferimento nelle soluzioni gestionali per la tesoreria aziendale e la pianificazione finanziaria, di cui aveva acquisito il pieno controllo nell’agosto 2022 a seguito di un’opa che aveva portato al delisting (si veda atro articolo di BeBeez). Sempre nel 2022 la società ha acquisito Nodes, Social Factor, Berma, BSamply e Pharos. Ed è inoltre salita al controllo di ORS – Operational Research System srl, software house italiana fondata oltre 20 anni fa e che offre soluzioni arricchite di algoritmi di Intelligenza Artificiale e Machine Learning per l’ottimizzazione dei processi di business principalmente per i settori financial services, retail ed energy. Dedgroup aveva acquisito una prima quota di ORS nell’agosto 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza Dedagroup aveva acquisito Pegaso 2000, storica società IT con sede in Umbria e forte di un team di 70 persone, che produce software per il mondo del credit finance, della finanza agevolata e dei money marke (si veda altro articolo di BeBeez). Operazioni che hanno seguito quelle di Ifinet (cybersecurity) nel febbraio 2021 e del ramo d’azienda nel software per il matching di big data di Everymake da parte di Piteco nel marzo 2021. Nel 2020, invece, a novembre il gruppo, sempre attraverso Piteco, aveva comprato RAD Informatica (software a supporto del recupero crediti) e a maggio ’inglese Zedonk (software a supporto della valorizzazione dei brand della moda).