L’italiana GADA, uno dei principali operatori nel settore della distribuzione di medical device ad alto valore aggiunto e dell’erogazione di servizi sanitari integrati, controllata dal gruppo spagnolo Palex Medical, che a sua volta fa capo ai fondi di private equity Fremman Capital ed Apax Partners, ha acquisito, dal veicolo di club deal Innova Club 1, l’intera Burke & Burke, società medtech, che fornisce prodotti e sistemi ad elevato contenuto tecnologico e implementa soluzioni innovative per migliorare la diagnosi, l’assistenza e il trattamento dei pazienti in Area Critica (terapie intensive, sub intensive, neonatali e sale operatorie) (si veda qui il comunicato stampa).
Per l’acquisizione di Burke&Burke, GADA è stato assistito da un team dello Studio Legale Cappelli RCCD ed è stato, inoltre supportato da PwC per gli aspetti finanziari e di compliance. Infine, per gli aspetti di carattere fiscale, è stato assistito dallo Studio Gitti and Partners. I soci venditori di Burke & Burke sono stati supportati dagli studi legali Gianni & Origoni, Advant Nctm e Gelmetti Studio Legale Associato, nonché da Grant Thornton Financial Advisory Services per gli aspetti finanziari dell’operazione.
Ricordiamo che ad agosto 2021 Innova Club 1 spa aveva acquisito il controllo di Burke & Burke in un’operazione che aveva visto come lead investor il fondo HAT Technology & Innovation, gestito da HAT sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Nel club deal HAT sgr era stato affiancato da importanti family office tra cui PFC (famiglia Notarbartolo), RadiciFin (famiglia Radici), Nuova Sipaf (famiglia Giol), oltre che da noti imprenditori e manager come Paolo Astaldi (presidente di Astaldi) e Francesco Conte (ceo di QuattroR sgr).
L’operazione, strutturata come leverage buy-out e finanziata da Intesa Sanpaolo, era stata condotta attraverso la newco Medical-Tech spa, che aveva acquisito il 100% del capitale di Burke & Burke, con i due soci venditori, Giusto Bonandrini e Nicola Burke, che avevano contestualmente reinvestito in Medical-Tech, in modo da possedere congiuntamente una quota del 35%. Medical-Tech era poi stata fusa in Burke & Burke e Innova Club1 era arrivata a detenere, direttamente, il 65% della società.
In occasione dell’ingresso di Innova Club 1 e di HAT sgr, la società era stata valutata poco meno di 40 milioni di euro, pari a un multiplo di 8 volte l’ebitda 2020 depurato degli effetti eccezionali positivi dell’anno del Covid-19, che ha ovviamente aveva visto un’esplosione della domanda dei prodotti della società. L’ebitda 2020 era stato infatti di 12,5 milioni di euro, a fronte di ricavi che erano arrivati a 43,6 milioni di euro, ma ai fini dell’operazione era stato considerato un ebitda di poco inferiore a 5 milioni. La società era poi tornata a numeri in linea con la sua storia a partire dal 2021 e ha poi chiuso il 2022 con 24,2 milioni di euro di ricavi (da 24,9 milioni nel 2021), un ebitda di 6,3 milioni (da 6,1 milioni) e un debito finanziario netto di poco meno di 8 milioni (da liquidità netta per 12,1 milioni) (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a GADA, è controllata da marzo 2022 dal gruppo catalano con sede a Sant Cugat del Vallès (Barcellona), Palex Medical (si veda altro articolo di BeBeez). Palex, il principale distributore di apparecchiature e soluzioni medtech ad alto valore aggiunto in Spagna e Portogallo, fa capo al private equity Fremman Capital dal 2021 (si veda qui il comunicato stampa di allora), che aveva rilevato il controllo da Ergon Capital, Corpfin Capital e Apheon. Nel luglio scorso poi Fremman insieme ad Apax Partners hanno rilevato l’intero capitale di Palex (si veda qui il comunicato stampa di allora).
In precedenza GADA apparteneva al fondo Principia III Health, gestito da Xyence Capital sgr (la ex Principia sgr) che ne aveva annunciato l’acquisizione del 65% nell’ottobre 2018. A vendere erano stati i soci Davide Ciattoni, Antonio Gualtieri e Alessandro Pellegrinelli, con Ciattoni e Pellegrinelli che avevano reinvestito per il 35% insieme a De Marinis (si veda altro articolo di BeBeez).
GADA distribuisce in esclusiva prodotti dei principali operatori di mercato ed è attiva nel settore cardiovascolare, in quello della gestione e trattamento del sangue (dialisi e trasfusionale), in quello del laboratorio analisi e della neurostimolazione, oltre a fornire servizi a importanti ospedali pubblici e privati. La società ha chiuso il 2022 con ottimi numeri: 105 milioni di euro di ricavi, 14,7 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 500 mila euro (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che GADA nel novembre 2021 aveva acquisito Evoluzione srl, attiva nello stesso settore di GADA da Servimed Industrial spa (dell’imprenditore Francesco Napolitano, al 37,5%), Enrico De Lutio (al 32,5%) e Giovanni Greco (al 30%) (si veda altro articolo di BeBeez).
Giusto Bonandrini, ceo di Burke & Burke, ha commentato: “Entriamo in una realtà la cui visione e i cui obiettivi strategici costituiscono nuove basi su cui ancorare le nostre prospettive di sviluppo. È un contesto ampio, con una dimensione internazionale considerata l’appartenenza di GADA a Palex Medical, player healthcare leader in Europa. Siamo lieti che il percorso fin qui condotto dalla nostra azienda abbia suscitato l’interesse di GADA, un percorso virtuoso, reso possibile dall’impegno costante delle nostre persone che trovano in GADA l’ambiente ideale per proseguire la nostra crescita, in un quadro organizzativo più ampio e strutturato”.
E Antonio Biagio De Marinis, ceo del Gruppo GADA., ha aggiunto: “Questa acquisizione consente al nostro Gruppo di consolidare la propria presenza nei centri ad alta intensità di cura, settore strategico per il Sistema Sanitario Nazionale per il quale siamo impegnati ad offrire le migliori soluzioni per la cura dei pazienti. Burke & Burke rappresenta per ospedali pubblici e privati un partner di riferimento nella proposizione di soluzioni di valore nella cura e nel trattamento dei pazienti critici. Siamo convinti che l’esperienza, la professionalità e le competenze dei nostri nuovi colleghi di Burke & Burke favoriranno il nascere di sinergie, che ci consentiranno di rafforzare la generazione di valore per la sanità del nostro Paese”,
Ignazio Castiglioni, co-fondatore e ceo di HAT sgr, ha concluso: “Burke & Burke è un’azienda solida, caratterizzata da un’alta competenza tecnologica e che opera in un settore strategico per l’epoca in cui viviamo. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla crescita della società e i risultati della exit del nostro fondo Hat Technology Fund 4, lead investor nell’operazione, lo confermano. Siamo certi che Burke & Burke, insieme a GADA e Palex Medical, potrà continuare il percorso di sviluppo intrapreso. Nell’era post Covid, il med-tech rappresenta un settore chiave che non ha espresso ancora tutto il suo potenziale”.
Questa è la seconda exit del fondo Hat Technology Fund 4 che realizza un IRR del 55%. Attualmente il fondo Hat Technology Fund 4 ha in portafoglio 6 società: Huma Therapeutics (AI digital health), Luisa Via Roma (e-commerce), Marval (meccatronica), Platum (e-mobility), Primat (technological solutions per automotive) e Safety21 (software provider per smart mobility) e ne ha cedute due: Advice Group (martech) e appunto Burke & Burke (medtech).
“Abbiamo portato avanti con successo anche grazie al notevole contributo del management, un progetto industriale che ha visto crescere l’azienda e consolidare una posizione di leadership nel suo settore. Siamo felici di aver traghettato Burke & Burke all’interno di un gruppo internazionale come Palex Medical e di aver generato, a distanza di poco più di due anni, un ottimo rendimento per tutti gli investitori di Innova Club1, promotore dell’operazione. Ringraziamo anche il management di Gada/Palex e il fondo Fremman Capital per la collaborazione dimostrata”, ha concluso Paolo Ferrario, presidente di Burke & Burke, amministratore delegato di Innova Club1 e di Innova Investments.