Tra gennaio 2018 e settembre 2023 sono state registrate oltre 700 operazioni di M&A nel settore insurtech, la stragrande maggioranza delle quali ha riguardato software, dati, distribuzione digitale e società di servizi abilitati alla tecnologia, con un’attività minore per i vettori digitali. A rilvelarlo è l’ultimo “InsurTech Market Update” di novembre edito da Houlihan Lokey (si veda qui il report completo).
Secondo la ricerca, il mercato InsurTech continua a rimanere attivo e aperto alle operazioni di acquisizione nell’attuale contesto, anche se il volume delle operazioni nel 2023 dovrebbe diminuire del 25% rispetto al 2022 e del 19% rispetto alla media degli ultimi cinque anni, in base alla proiezione del tasso di esecuzione annuale. Le acquisizioni strategiche (non PE) hanno rappresentato il 64% del volume totale delle operazioni di controllo dal 2018, mentre le acquisizioni PE e i bolt-on hanno rappresentato il 34%, mentre le De-SPAC hanno rappresentato il 2%.
I multipli di valutazione delle operazioni di fusione e acquisizione hanno registrato un recente picco tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, ma le valutazioni sono diminuite in media a causa dell’aumento della volatilità macroeconomica, delle quotazioni pubbliche di confronto in calo rispetto ai massimi recenti e dei tassi di interesse che hanno attenuato la volontà e la capacità di mantenere i livelli di valutazione precedenti. Secondo gli analisti di Houlihan Lokey l’attività di compravendita di controllo tornerà alla normalità e potenzialmente oltre le medie recenti, man mano che le condizioni di mercato si stabilizzeranno, la domanda degli acquirenti si intensificherà e la disponibilità dei proprietari a impegnarsi si scongelerà.
Tra le operazioni di M&A più rilevanti del periodo, in Italia, ricordiamo ad esempio l’acquisizione dell’insurtech comasca Wide Care Service da parte di Howden Group; l’acquisizione di Axieme da parte di Vitanuova; quella di Allianceinsaybroker da parte di YoloGroup, uno dei principali operatori nel mercato insurtech italiano di servizi assicurativi digitali, quotato sul segmento Euronext Growth Milan di Piazza Affari (si veda qui altro articolo di BeBeez); quella di First Advisory, da parte di Nextalia sgr, lanciata dall’ex country head italiano di Mediobanca Francesco Canzonieri; quella di RGI da parte di CVC, tramite il fondo Capital Partners Fund VIII.
Quanto invece alle attività di growth and venture capital delle insurtech, tra gennaio 2018 e settembre 2023 sono state registrate oltre 3.200 transazioni di venture e growth con il volume delle operazioni che nell’anno è tuttavia destinato a diminuire del 28% rispetto al 2022 e del 22% rispetto alla media degli ultimi cinque anni, sulla base della proiezione del tasso di esecuzione YTD. Nonostante il rallentamento del volume delle transazioni, più di 300 società insurtech hanno dichiarato di aver raccolto capitali nel 2023, escluso il sospetto aumento dei round di raccolta fondi non dichiarati e/o dei round interni che includono solo investitori esistenti e che quindi non sono stati annunciati pubblicamente.
Il contributo delle operazioni di capitale di rischio in fase avanzata è inoltre risultato in costante aumento dal 2018, con un aumento di 8 punti percentuali nel 2023, fino a raggiungere il 40%. Il Nord America detiene la parte del leone delle operazioni segnalate nel settore, con il 57% delle transazioni YTD 2023, un salto significativo rispetto al 45% del 2022.
Ancora in tema insurtech, ricordiamo che dal 27 novembre al 1° dicembre si volgerà la Call Tech Action Week 2023, di cui BeBeez sarà media partner, organizzata da Assofintech in collaborazione con Italian Insurtech Association, SDA Bocconi e Italian Proptech Network (Politecnico di Milano) e con il patrocinio del Comune di Milano (si veda altro articolo di BeBeez).