La società di private equity veneta Palladio Holding ha rilevato, insieme a un club deal di investitori, il 31% di Sonica, la società veicolo che possiede il 30% di RCF Group, leader a livello internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi e prodotti per l’audio professionale e la sonorizzazione pubblica attraverso i marchi RCF e dB Technologies. A vendere la quota è Amundi Private Equity Funds (si veda qui il comunicato stampa).
Palladio Holding, che già possedeva il 69% di Sonica, è salito così a circa il 78% del capitale del veicolo, mentre i co-investitori del club deal, tra cui BNP Paribas (tramite BNP Paribas BNL Equity Investments) e family office, deterranno una quota complessiva pari a oltre il 19%. Il progetto vede inoltre il coinvolgimento del management team di Palladio, che investe in Sonica un 2% circa.
Ricordiamo che Amundi Private Equity Funds, per conto del programma d’investimento Amundi Mégatendances I, aveva acquisito a ottobre 2017 il 31% di Sonica in quello che era stato il suo primo investimento in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Amundi si era affiancata così a Palladio Holding che aveva acquisito, appunto attraverso Sonica, il 30% di RCF Group a maggio 2017 dai soci-manager Arturo Vicari (ceo), Alfredo Macchiaverna (presidente) e Remo Morlini (cfo) (si veda altro articolo di BeBeez), che a loro volta avevano delistato la società da Piazza Affari nell’aprile 2013, a seguito di un’opa condotta attraverso il veicolo Tremmea srl.
L’operazione segue quella dello scorso maggio, quando Palladio ha acquisito il controllo diretto di DPA Microphones, azienda danese leader mondiale nella produzione di microfoni di alta gamma, sino a quel momento controllata da RCF Group spa, che è rimasto così socio di minoranza di DPA Microphones (si veda altro articolo di BeBeez). RCF aveva annunciato l’acquisizione del controllo di DPA Microphones nel dicembre 2018. A vendere allora era stato il fondo Usa The Riverside Company, che vi aveva investito nel 2013 (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi mesi prima, nel settembre 2018, RCF aveva comprato EAW, azienda americana iconica nel settore della musica live da concerti.
Palladio è stata assistita nella nuova operazione dallo studio BonelliErede, per gli aspetti legali dell’operazione e per i profili fiscali. Amundi è stata assistita dallo studio Legance Avvocati Associati che ha operato con un team multidisciplinare. BNP Paribas BNL Equity Investments è stata assistita dallo studio Gianni & Origoni. Gli aspetti notarili dell’operazione sono stati curati dallo studio Restuccia & Stucchi con il notaio Dario Restuccia.
Nicola Iorio, managing partner e Nadia Buttignol, partner di Palladio, hanno commentato: “Siamo contenti e soddisfatti del percorso concluso con Amundi con cui ci saranno certamente altre occasioni di collaborazione. Altrettanto siamo oggi orgogliosi di aver raccolto la fiducia di investitori prestigiosi, con cui intendiamo condividere i prossimi passi di un progetto che ci vede focalizzati in un mercato che conosciamo molto bene e dalle ampie prospettive di crescita”.
Vittorio Ogliengo, Chairman BNP Paribas BNL Equity Investments, ha commentato: “Sonica rappresenta non solo un investimento in un produttore leader di microfoni professionali, ma, grazie alla rilevante esperienza di Palladio Holding nel settore, sarà un progetto di lungo termine, destinato a creare un polo di eccellenza nel segmento audio”.
Quanto a Palladio, il momento è di grande dinamismo in termini di riassetto. Lo scorso ottobre è stata infatti approvata la fusione per incorporazione di Sparta Holding spa (la società che controlla la Palladio Holding e che fa capo alla famiglia Meneguzzo) in Kite spa, la holding che detiene il 49,07% del capitale e il 55,7% dei diritti di voto di Sparta Holding (si veda altro articolo di BeBeez). Contemporaneamente Kite ha assunto il nome della società incorporata. Sparta e Kite sono i veicoli societari mediante i quali la famiglia Meneguzzo appunto, tramite PFH1, esercita il controllo sulla holding di partecipazioni Palladio, fondata da Roberto Meneguzzo, le cui azioni sono detenute dal figlio Jacopo in forza di un patto di famiglia (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ambito di quest’operazione, i due Meneguzzo, inoltre, deterranno il 72% dei diritti di voto, con quote minori in capo, fra gli altri, a Fabrizio Tabanelli (14%), che siede nel Collegio Sindacale di Palladio, e a Nicola Iorio (1%), che di Palladio è il direttore generale (si veda altro articolo di BeBeez).
A oggi, Palladio ha investito 1,2 miliardi di euro realizzando 60 investimenti, con alcuni casi di successo particolare fra cui Costa Edutainment (+17% di fatturato e +100% di ebitda dall’ingresso di Palladio) e Snaitech (+57% di fatturato e +117% di ebitda). La holding, che investe sia in private che in public equity, a giugno di quest’anno aveva comunicato di aver chiuso il 2022 con un utile netto pari a 5,1 milioni di euro e, nella medesima occasione, aveva rinnovato il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale, entrambi in carica fino al 2025, con l’ingresso nel board di Jacopo (si veda altro articolo di BeBeez).