Secondo investimento da parte di Intesa Sanpaolo in HOL sbrl, che ha sviluppato un concept di pasta pronta da riscaldare, di qualità, che si chiama Fasta, puntando sia al mercato nazionale sia all’estero.
L’istituto di credito ha sottoscritto un bond convertibile da 300 mila euro della durata di sette anni, che prevede la possibilità per la banca di entrare nel capitale della società (si veda qui il comunicato stampa) e rientra nel filone “Convertibile Impresa”, che è stato messo a punto per soddisfare le esigenze delle startup innovative prevedendo interventi fra i 150 e i 500 mila euro.
Già in passato l’istituto di credito aveva dato fiducia alla startup, che è stata fondata a Parma da Omar Campise, manager con esperienze in Barilla e Chiesi Farmaceutici, e da Marc Farellacci, chef stellato della scuola di Gualtiero Marchesi, erogando un finanziamento di 180 mila euro a marzo 2022.
“Nella mission di Intesa Sanpaolo c’è la volontà di affiancare i nuovi progetti e soprattutto quelli ad alto contenuto di innovazione”, ha detto Alessandra Florio, direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche dell’istituto di credito, che ha aggiunto: “E’ fondamentale supportare la crescita delle startup facilitando il loro accesso agli investitori, alle aziende clienti e ai prodotti e servizi bancari, finalità che il Gruppo persegue con successo anche attraverso il proprio programma di valorizzazione Up2Stars. Non è un caso che ad oggi oltre un terzo delle startup e metà delle PMI innovative italiane abbiano colto le opportunità, anche non finanziarie, che siamo in grado di offrire”.
Sempre nel 2022, HOL aveva anche ricevuto 100 mila euro dal club deal che la sostiene fin dai primi passi, nel corso della terza operazione di raccolta fondi a fronte delle 5 totali portate a termine fino ad ora. Il club deal in questione è F4HOL, guidato da Domenico Cavaliere, partner di Executive Search Worldwide (e protagonista dell’operazione che aveva portato alla vendita di Yoroi a Tinexta, si veda altro all’articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2020 F4HOL aveva partecipato alla fase di pre seed di HOL, investendovi 180 mila euro. Successivamente, ci sono stati altri due round di finanziamento, a novembre 2021 e a giugno 2023. Nel primo caso era stata Invitalia a fornire un finanziamento a dieci anni garantito da MCC, di cui nell’occasione sono stati versati 170 mila euro, nel secondo caso, invece, era entrata nel capitale con una quota del 9% il Pastificio Artigiano Cav. Giuseppe Cocco srl di Fara San Martino, produttore storico di pasta, investendo 50mila euro. Fra gli azionisti principali, oltre al pastificio, ci sono Campise, con il 54,90%, e F4HOL, con il 29,24%.
Il pastificio, peraltro, è più di un mero socio finanziario e partecipa allo sviluppo del prodotto e del business, sia promuovendolo presso i propri buyer sia effettuando attività di ricerca e sviluppo relativamente ad alcuni tipi di pasta.
All’attuale pack di Fasta, infatti, si è arrivati dopo diversi mesi di R&D che hanno consentito di mettere a punto una confezione composta da pasta di semola di grano duro di alta qualità e sugo, di diversi tipi, che si può cuocere in soli 3 minuti in padella o in microonde, lasciando inalterate le caratteristiche qualitative della pasta. Il pack, peraltro, si può si conservare in frigorifero con una durata di 70 giorni, rispondendo così all’esigenza principale del pubblico cui si rivolge.
“L’Italia è il primo Paese al mondo per la produzione di pasta ed il terzo per consumo pro-capite, con Fasta vogliamo intercettare le nuove abitudini di consumo di Millennials e GenZ che prediligono la velocità senza rinunciare alla qualità su un prodotto iconico e ideale nella piramide alimentare”, ha dichiarato Campise, che è anche CEO della società. “Il nostro concept cambia il modello di consumo di un prodotto – la pasta – che ha un processo lungo di preparazione e lo rende di qualità, veloce e versatile per diverse finalità di uso e mercato”.
Quali sono i prossimi obiettivi? Premettendo che, secondo quanto risulta a BeBeez, non sono previsti altri round di finanziamento, in questo momento, l’obiettivo generale è di diventare leader di mercato nel segmento della pasta veloce nella GDO, e di fondare anche la prima catena di pasta veloce. E proprio per aprire dei punti di vendita al dettaglio verrà utilizzato quest’ultimo finanziamento che servirà anche per sostenere lo sviluppo internazionale.
Quale potrebbe essere lo scenario da qui a due anni? Se i piani di sviluppo saranno confermati, “si avrà una distribuzione estera e, in Italia, le confezioni a marchio Fasta saranno distribuite e disponibili nelle gastronomie di alta qualità oltre che nei cosidetti Fasta bar, chioschi dedicati esclusivamente al prodotto”, spiega a BeBeez Campise. “In questo momento è allo studio l’apertura del primo, all’interno di un grande centro commerciale, e sono in piedi trattative per la distribuzione da Peck a Milano”.