Punta a rilevare l’intero PSC Group spa il fondo Nextalia Credit Opportunities (NCO), lanciato lo scorso febbraio da Nextalia sgr (si veda altro articolo di BeBeez) per investire nelle special situation del mercato italiano attraverso i verticali distressed credit e distressed corporate, che ieri ha annunciato da un lato il closing della raccolta con oltre 330 milioni di euro di impegni, dopo un primo closing annunciato a giugno a 300 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), e dall’altro la presentazione di un’offerta vincolante per intervenire come assuntore del concordato preventivo di Gruppo PSC, già formalmente accettata dal Consiglio di amministrazione di PSC (si veda qui il comunicato stampa)
Ricordiamo che PSC, player italiano leader nel settore della realizzazione di impianti tecnologici complessi per grandi opere di edilizia civile, industriale e infrastrutturale; che tra l’altro controlla Italtel, attiva nella progettazione, sviluppo e realizzazione di reti di comunicazione (si veda altro articolo di BeBeez), era stato ammesso nel giugno 2022 dal Tribunale di Lagonegro al concordato con riserva per presentare la domanda di concordato preventivo o un accordo di ristrutturazione del debito (si veda altro articolo di BeBeez). Per liberare risorse il gruppo già nel maggio 2022 PSC aveva ceduto a Salcef per 26,6 milioni di euro il ramo d’azienda di PSC attivo nel settore ferroviario (si veda qui il comunicato stampa di allora), mentre lo scorso marzo la controllata Alpitel spa ha ceduto l’intera proprietà di Giubergia & Armando srl a CEBAT spa, service company italiana specializzata nella manutenzione e realizzazione di reti di pubblica utilità, controllata all’80% da Oaktree (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo è poi stato ammesso alla procedura di concordato pieno con continuità aziendale lo scorso aprile (si veda qui il portale dei creditori).
Nelle prossime settimane la società sottoporrà agli organi della procedura la proposta di concordato modificata sulla base dell’offerta del fondo. Con tale offerta il Fondo NCO ambisce a porsi come unico investitore nella procedura di concordato, così da consentirne una pronta esecuzione.
Ricordiamo che nel giugno 2022, in un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, organizzato per parlare di Italtel, di cui PSC è socio di controllo, l’amministratore di Alpitel e Atisa (entrambe controllate da PSC) Marco Neri, già vicepresidente di PSC, aveva affrontato il tema della crisi di PSC (si veda altro articolo di BeBeez), rassicurando sul fatto che PSC aveva provveduto a dare corso a tutti i versamenti di competenza relativi alla ricapitalizzazione di Italtel, per un totale circa 30 milioni, e spiegando spiegato che tra le cause dell’attuale crisi finanziaria di PSC c’erano, oltre agli oneri connessi agli investimenti relativi alle acquisizioni, quelli causati dalla pandemia e dai successivi e imprevedibili aumenti dei costi delle materie prime, che hanno anche inciso gravemente sulla marginalità aziendale. Neri aveva quindi detto che, in tale contesto, non era evidentemente possibile assicurare il regolare pagamento dei creditori e pertanto da un lato era stata intrapresa un’azione conservativa del patrimonio e dall’altro che l’attuale compagine era aperta a nuovi investitori e che sarebbero state previste ulteriori iniziative di cessione di asset nel piano di risanamento in fase di predisposizione, che doveva essere affiancato da misure di sostegno occupazionale.
Sempre Neri aveva quindi aggiunto che l’esposizione debitoria di PSC a giugno 2022 era di 66 milioni per prestiti obbligazionari, 93 milioni per mutui e 55 milioni per debito a breve. PSC aveva chiuso il 2020 (il 2021 non è ancora disponibile, si veda qui il sito del gruppo) con 389 milioni di euro di ricavi consolidati, 48,3 milioni di ebitda, un portafoglio lavori di 1,26 miliardi e debiti finanziari lordi per oltre 180 milioni (si veda qui il bilancio consolidato 2020).
Per il fondo NCO si tratta della terza operazione, dolo le prime due operazioni nei settori energy e financial institution, perfezionate nei primi quattro mesi dall’avvio dell’operatività. Tornando alla raccolta, con questo secondo e final closing del fondo NCO (si veda altro articolo di BeBeez), l’agr ha ampliato il parterre dei suoi investitori, quasi esclusivamente italiani e in gran parte coincidenti con quelli che hanno già investito nel precedente fondo Nextalia Private Equity. E ora, come già anticipato a fine giugno in occasione del primo closing di NCO, la società di gestione del risparmio promossa da Francesco Canzonieri insieme a primari investitori istituzionali italiani (Intesa Sanpaolo, UnipolSai Assicurazioni, Coldiretti, Confindustria e Micheli Associati), si appresta ora ad avviare il fundraising del terzo fondo, il Nextalia Ventures, con un obiettivo di raccolta di 100 milioni di euro e un hard cap a 150 milioni. La strategia di investimento sarà focalizzata su startup, scaleup e pmi innovative che sviluppano software e soluzioni SaaS B2B nei settori Data & Information, Healthtech, Edtech, Agritech, Fintech, Insurtech, Foodtech, Infratech, Smart Mobility e Cleantech. L’approccio del Fondo VC è volto alla costruzione di un portafoglio di ventures tecnologiche investendo principalmente in round Post-Seed, Series A (early & late) e Series B in Italia e, opportunisticamente, all’estero, includendo operazioni di follow-on.
Il fondo sarà guidato da un investment team dedicato con significativa esperienza nel settore, sia a livello nazionale sia internazionale, supportato da strategic advisor con competenze trasversali e sinergiche fra loro. La commercializzazione inizierà una volta concluso il processo di notifica in Consob.
Francesco Canzonieri, amministratore delegato di Nextalia sgr, ha commentato: “Il successo del secondo fondo conferma la capacità di Nextalia di porsi come piattaforma italiana di riferimento per il private capital. In tal senso, l’idea di continuare nel percorso di diversificazione delle asset class in cui la sgr opera, con il supporto di team di primario standing, si dimostra vincente e consentirà a Nextalia di consolidare il proprio posizionamento sul mercato italiano senza perdere le proprie caratteristiche distintive, quale la promozione delle eccellenze e la valorizzazione del territorio. Sono sicuro che gli investitori che fino ad ora ci hanno supportato con entusiasmo confermeranno la loro fiducia per l’iniziativa nel settore del venture capital e, per questo, a loro il mio ringraziamento per averci permesso di arrivare fin qui”.