Dopo i due minibond emessi a luglio 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) e a settembre 2023 (si veda altro articolo di BeBeez), per sostenere investimenti in ricerca e sviluppo ed espansione all’estero, Eagleprojects spa, azienda di primo piano nella progettazione delle reti e project management per le telecomunicazioni, in ambito energy ed utilities a livello internazionale, apre anche al private equity. I soci fondatori, e cioé l’amministratore delegato Giovacchino Rosati, il presidente Antonio Caroppo, Egisto Edera e Umberto De Julio, hanno infatti sottoscritto un accordo con Palladio Holding spa (PFH) per cedere la maggioranza dell’azienda (si veda qui il comunicato stampa). Sinora il capitale della società era detenuto dai fondatori e da soci di minoranza attraverso Rel-Y srl e ICT Engineering srl (ciascuna con il 49%) più un 2% in mano alla Fiduciaria Giardini (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
I dettagli dell’operazione non sono stati resi noti, ma secondo quanto risulta a BeBeez, Palladio rileverà il 60% della società perugina, investendo circa 50 milioni di euro per dotare la società di adeguate risorse a supporto dello sviluppo.
Nell’ambito dell’operazione, Lincoln International ha assistito Eagleprojects in qualità di advisor finanziario, PwC TLS Avvocati e Commercialisti e lo studio Gianni & Origoni, sono stati advisor per gli aspetti contrattuali e societari, mentre TCFCT Studio Associato per gli aspetti fiscali dell’accordo. Palladio, invece, è stata assistita da EY Parthenon per la commercial due diligence, dallo studio Advant Nctm per la due diligence legale e gli aspetti contrattuali e societari, da PwC per la due diligence finanziaria e fiscale, da Deloitte per la ESG due diligence e da Willis Towers Watson per gli aspetti assicurativi.
Eagleprojects, fondata nel 2016 e con sede a Perugia, fornisce servizi di ingegneria he vanno dalla progettazione, alla direzione lavori e allo sviluppo di software ad hoc destinati ai settori delle reti quali le telecomunicazioni, il sistema idrico integrato, la trasmissione e distribuzione di energia elettrica, e le smart city. A oggi la società è uno dei principali player in Italia nelle attività di digital twin e nei servizi di ingegneria per il deployment della fibra ottica.
Nel 2022, Eagleprojects ha generato 26,4 milioni di ricavi, con 4,6 milioni di ebitda e un indebitamento netto di 5,6 milioni, a fronte di un patrimonio netto pari a 8,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
In tema di debito, come accennato in precedenza, nel corso degli ultimi due anni l’azienda ha emesso due minibond per sostenere la sua evoluzione. Il primo, a luglio del 2022, da 7 milioni di euro, era stato interamente sottoscritto da illimity bank ed era stato quotato sul mercato ExtraMOT Pro di Borsa Italiana (si veda altro articolo di BeBeez), mentre il secondo, da 3 milioni, era stato emesso a fine agosto scorso nell’ambito del programma Basket Bond ESG ed era stato sottoscritto da UniCredit e Cassa Depositi e Prestiti (si veda altro articolo di BeBeez).
Le nuove risorse ottenute grazie all’ingresso di Palladio nel capitale saranno ora utilizzate come detto per sostenere il piano di sviluppo messo a punto con Palladio che è finalizzato, supportando nella sua realizzazione il management, alla crescita sia in Italia sia all’estero oltre che all’ampliamento dei mercati di sbocco dei prodotti e servizi offerti al mercato, sia in segmenti contigui sia in nuovi.
”Siamo entusiasti di intraprendere questo nuovo e stimolante percorso insieme a Palladio, una partnership strategica e industriale che non solo amplia e consolida le possibilità di crescita per Eagleprojects, ma farà da acceleratore per gli investimenti futuri, sempre in ottica di innovazione”, ha dichiarato Giovacchino Rosati, amministratore delegato dell’azienda di Perugia, che ha continuato: ”Con il sostegno di Palladio, puntiamo a potenziare significativamente il presidio sui mercati internazionali, e aprire le porte a inediti orizzonti nel settore dell’ingegneria e delle tecnologie innovative. Forti di questa alleanza e guidati dalla nostra visione, siamo determinati a posizionarci sempre all’avanguardia, trasformando ogni sfida in un’opportunità straordinaria”.
“L’ingresso di Palladio nella compagine azionaria consentirà alla società di continuare il percorso di crescita che, a sei anni dalla sua nascita, l’ha portata ad affermarsi come leader nello sviluppo software e nella progettazione delle infrastrutture, in particolare delle reti di nuova generazione in fibra ottica”, hanno aggiunto Antonio Caroppo, Umberto De Iulio ed Egisto Edera, soci di Eagleprojects.
“Riteniamo che Eagleprojects rappresenti un’eccellenza in un mercato innovativo, dinamico e particolarmente stimolante e siamo quindi entusiasti di affiancarci al management della società, che fino ad oggi ha fatto un eccellente percorso di crescita mettendo a disposizione le nostre risorse, competenze e network internazionale per supportare l’azienda in nuova fase di sviluppo”, hanno detto Nicola Iorio e Otello Cavaliere, rispettivamente managing partner e partner del private equity.
Per quanto riguarda Palladio, negli ultimi mesi ha annunciato diverse operazioni, fra cui due nel settore degli apparecchi audio professionali. A metà novembre 2023, aveva rilevato da Amundi Private Equity Funds, insieme a un club deal di investitori, il 31% di Sonica, la società veicolo che possiede il 30% di RCF Group, fra i protagonisti a livello internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi e prodotti per l’audio professionale e la sonorizzazione pubblica attraverso i marchi RCF e dB Technologies (si veda altro articolo di BeBeez). Circa sei mesi prima, la società aveva acquisito il controllo diretto di DPA Microphones, azienda danese che produce microfoni di alta gamma, sino a quel momento controllata da RCF Group spa, che era rimasto così socio di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez).
A sua volta Palladio è stata oggetto di un riassetto azionario di recente. Lo scorso ottobre era stata approvata infatti la fusione per incorporazione di Sparta Holding spa (la società che controlla PFH e che fa capo alla famiglia Meneguzzo) in Kite spa, la holding che detiene il 49,07% del capitale e il 55,7% dei diritti di voto di Sparta Holding (si veda altro articolo di BeBeez). Contemporaneamente Kite aveva assunto il nome della società incorporata. Sparta e Kite sono i veicoli societari mediante i quali la famiglia Meneguzzo appunto, tramite PFH1, esercita il controllo sulla holding di partecipazioni Palladio, fondata da Roberto Meneguzzo, le cui azioni sono detenute dal figlio Jacopo in forza di un patto di famiglia (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ambito di quest’operazione, i due Meneguzzo, inoltre, erano arrivati a detenere il 72% dei diritti di voto, con quote minori in capo, fra gli altri, a Fabrizio Tabanelli (14%), che siede nel Collegio Sindacale di Palladio, e a Nicola Iorio (1%), che di Palladio è il direttore generale (si veda altro articolo di BeBeez).
Ad oggi, Palladio ha investito 1,2 miliardi di euro realizzando 60 investimenti, con alcuni casi di successo particolare fra cui Costa Edutainment (+17% di fatturato e +100% di ebitda dall’ingresso di Palladio) e Snaitech (+57% di fatturato e +117% di ebitda). La holding, che investe sia in private che in public equity, a giugno di quest’anno aveva comunicato di aver chiuso il 2022 con un utile netto pari a 5,1 milioni di euro e, nella medesima occasione, aveva rinnovato il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale, entrambi in carica fino al 2025, con l’ingresso nel board di Jacopo (si veda altro articolo di BeBeez).