Kayak Family Office (KFO), sinora primo socio privato di Autovie Venete , ha ceduto la propria partecipazione nel gestore di arterie autostradali nel quadro del passaggio delle autostrade del Nord Est da una gestione mista pubblico-privata, presente appunto in Autovie Venete, a un veicolo (Autostrade Alto Adriatico) partecipato direttamente da Regione Friuli (al 90%) e Regione Veneto (al 10). Il family office ha realizzato in tal modo un ritorno sull’investimento di circa 4,5 volte il capitale investito (si veda qui il qui il comunicato stampa).
Kayak Family Office aveva acquisito la partecipazione nella primavera del 2022 dal fallimento della Popolare di Vicenza (si veda qui il comunicato stampa di allora e altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, a inizio maggio 2022 il gruppo RedFish aveva annunciato l’investimento nel capitale di Autovie Venete spa, società concessionaria dell’Autostrada Venezia-Trieste con diramazioni Palmanova-Udine, Portogruaro-Pordenone-Conegliano, Villesse-Gorizia e Tangenziale di Mestre.
Kayak era così diventato il nono azionista di Autovie Venete con una quota di circa l’!% del patrimonio netto della società per un valore di quasi 1,6 milioni di euro, dopo Friulia (con il 73% a fine 2021), Regione Veneto (4,83%), Infrastrutture CIS (4,29%), Intesa Sanpaolo (3,1%), Crédit Agricole Friuladria(1,97%), Unicredit (1,87%), Generali Italia (1,64%), BNL (1,01%) e vari altri azionisti di minoranza (si veda qui l’elenco completo a fine 2021).
Adesso, con il passaggio delle suddette concessioni ad Alto Adriatico, Autovie Venete ha quasi concluso il processo di liquidazione, nel cui ambito Kayak ha realizzato il proprio investimento. Autovie Venete ha infatti chiuso l’ultimo bilancio a marzo 2023 con quasi 50 milioni di ricavi, 24,6 milioni di ebitda e liquidità netta di quasi 200 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il notevole upside “trae origine dal fatto che quando abbiamo acquisito le quote, non solo dalla Popolare di Vicenza ma anche da altri enti tra cui alcuni Comuni che le avevano in portafoglio da decenni e avevano bisogno di liquidarle, queste sono state valutate in base al patrimonio netto, quindi a valori molto più bassi rispetto a quelli di mercato” ha spiegato a BeBeez Paolo Pescetto, presidente e fondatore insieme ad Andrea Rossotti del gruppo di investimento RedFish. Ha aggiunto Pescetto: “questa operazione ha visto una maturazione con tempi molto compressi rispetto a quelli pianificati. Normalmente le aspettative di investimento si attestano su 5-7 anni ma in questo caso abbiamo realizzato l’exit già dopo circa un anno e mezzo. Ma sapevamo che Autovie Venete gestiva la rete in regime di prorogatio e che le concessioni sarebbero state cedute”
Ricordiamo che Kayak Family Office è nata per iniziativa congiunta di Pescetto e Rossotti e di alcuni degli investitori strategici a essi legati, con l’obiettivo di investire in attività alternative al mondo RedFish, quali appunto le concessioni autostradali e/o iniziative partecipate da altri fondi di investimento. Ha precisato Pescetto: “Abbiamo in programma una crescita delle operazioni fuori dal territorio nazionale per offrire una piena diversificazione agli investitori che hanno già dimostrato forte apprezzamento per le holding di investimento RedFish, il cui focus è invece prevalentemente italiano”.
Attualmente altri investimenti nel portafoglio di KFO sono un fondo di venture capital israeliano, due private equity asiatici focalizzati sull’India, alcuni private equity tecnologici americani, un fondo inglese di arte contemporanea e altre partecipazioni in asset alternativi. KFO chiuderà il 2023 con un utile netto di circa 5 milioni di euro pari a un ROE del 125%.
Il gruppo RedFish dal canto suo è uno dei principali player italiani indipendenti attivo nel mercato degli investimenti in pmi, con veicoli di investimento dedicati. Con oltre 50 milioni di euro di asset, il gruppo vanta un track record molto positivo, ritorni interessanti per i propri investitori, e con oltre 25 investimenti attualmente attivi. Conta 5 holding tematiche:
- Innovative-RFK: veicolo di investimento dedicato a startup e pmi innovative, sbarcato su Euronext Access il 27 dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo aver chiuso nel 2019 una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma CrowdFundMe, che aveva raccolto 2,5 milioni di euro, pari al 23,5% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi capitalizza circa 20 milioni.
- RedFish LongTerm Capital (RFLC): per investimenti di medio periodo in pmi ad elevato potenziale di crescita, che ha raccolto 375 mila euro con una campagna sul portale italiano di equity crowdfunding Opstart, in cui nel novembre 2021 ha investito anche il Comparto 2 Crowdfunding di 4Aim sicaf, dedicato agli investimenti in società che raccolgono capitali tramite strumenti di finanza alternativa (si veda altro articolo di BeBeez); RFLC aveva lanciato un’altra campagna su Opstart luglio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), che aveva raccolto 6,17 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
- RedFish 4 Listing: per investimenti in pmi pre-ipo, nata a novembre 2021 con una dotazione iniziale di 1,5 milioni e un rendimento del 13,5% nei primi 6 mesi. La società ha ora aperto un ulteriore aumento di capitale da 3 milioni.
- RedFish Real Estate: destinata agli investimenti immobiliari industriali di lungo termine con rendimento minimo del 6,5%.
- RedFish 4 Art: per investimenti in arte contemporanea, anche con modalità NFT con un primo anno di attività con una crescita del NAV di oltre il 50% e le prime exit monetizzate oltre il 70% di IRR.
Ricordiamo che lo scorso 30 giugno è stato il primo giorno di quotazione di RedFish LongTerm Capital su Euronext Growth Milan (si veda altro articolo di BeBeez). La società rappresentava l’undicesima ammissione da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese portando a 192 il numero delle società quotate su Euronext Growth Milan. Un traguardo per la holding di partecipazioni milanese, specializzata in acquisizioni di piccole e medie imprese (PMI) Italiane a conduzione familiare, in particolare, aziende mature che vogliono perseguire una nuova fase di forte sviluppo e approcciare il mondo delle acquisizioni sia in Italia che in nuovi mercati esteri. In fase di collocamento RedFish LongTerm Capital aveva raccolto 4,02 milioni, escludendo il potenziale esercizio dell’opzione di over-allotment. Andrea Rossotti, co-fondatore e amministratore delegato di RedFish LongTerm Capital, aveva aggiunto: “oggi è un giorno molto importante per noi, ci quotiamo con una capitalizzazione di 28 milioni su un mercato fondamentale per le PMI italiane e per una holding come la mostra che guarda a quel segmento”.
Ricordiamo ancora che a fine novembre 2023 la stessa RedFish LongTerm Capital ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha approvato la sottoscrizione di un aumento di capitale nella società PureLabs, società attiva nell’ambito della diagnostica clinica. L’ammontare è pari a complessivi 4 milioni di euro. per una partecipazione al capitale post-money del 32%. Considerando le sottoscrizioni già perfezionate da parte dei soci pre-esistenti per complessivi 8,5 milioni di euro e l’ulteriore sottoscrizione da parte di RFLTC per quattro milioni di euro, l’aumento di capitale complessivo sottoscritto raggiunge quota 12,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine ricordiamo che l’attività di RedFish ebbe inizio nel 2007 con la holding Evolution Investment spa (Fondo RFK I), fondata da un gruppo di imprenditori tra cui Pescetto, allora presidente di Arkios Italy, boutique di advisory m&a e docente al Politecnico di Milano e all’Università di Genova. Successivamente, dal 2012, le attività di investimento sono proseguite sotto il cappello di RedFish Kapital. Quest’ultima a gennaio 2022 ha ceduto l’80% di Asco Filtri all’americana Mott Corporation (si veda altro articolo di BeBeez). Red-Fish Kapital spa ne aveva acquisito il controllo nel luglio 2019 tramite la newco AF srl, controllata dal club deal AFI srl di cui Red Fish detiene la maggioranza, affiancando i soci fondatori Ennio Michelini e Massimo Mascheroni, rispettivamente ceo e direttore generale (si veda altro articolo di BeBeez).