Indigo.ai, startup che aiuta le aziende a migliorare la propria customer experience grazie all’intelligenza artificiale cosiddetta conversazionale, ha chiuso un round di finanziamento da 2,5 milioni di euro per accelerare la crescita e gestire le opportunità offerte dalla trasformazione del mercato. L’investimento è stato condotto dal Gruppo Vedrai, scaleup che sviluppa soluzioni basate sull’AI in grado di simulare l’impatto delle decisioni sui risultati aziendali, che nell’agosto 2022 aveva già acquisito il 60% di indigo.ai con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo dell’azienda e avviare una proficua collaborazione tra le due realtà del nuovo Made in Italy tecnologico (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che l’operazione era stata preceduta da un nuovo round di Vedrai da oltre 40 milioni di euro guidato da Azimut e chiuso nell’aprile dello stesso anno (si veda altro articolo di BeBeez).
Questo nuovo round di indago.ai è finalizzato a consolidarne la posizione sul mercato italiano, sviluppando ulteriormente la strategia di crescita dell’azienda. Sul 2024, la roadmap si basa sull’ampliamento delle soluzioni tecnologiche, sostenuto dal consolidamento del modello di vendita e dal rafforzamento del network di partner.
Per l’operazione, indigo.ai si è avvalsa del supporto di Growth Capital in qualità di advisor finanziario. Ricordiamo infatti che Indigo.ai a novembre 2021 era stata una delle 5 startup selezionate per partecipare ad A-Road (si veda altro articolo di BeBeez), il programma di accelerazione e fundraising lanciato nell’agosto 2021 dalla stessa Growth Capital(si veda altro articolo di BeBeez). Indigo.ai, così come le altre società selezionate ha avuto accesso a un investimento iniziale tramite strumento convertibile da 200 mila a 500 mila euro, erogato da Growth Engine, holding di investimenti in startup e scaleup ad alto potenziale di crescita fondata da Michele Appendino, Marco Ariello, Andrea Marangione e Fabio Mondini de Focatiis, professionisti di lunga data del venture capital.
“Mai come oggi la customer experience riveste un ruolo cruciale per il successo delle aziende, rappresentando la base del rapporto di fiducia con i clienti. Il nostro obiettivo è proprio quello di facilitare il dialogo con gli utenti, offrendo alle aziende soluzioni basate sull’AI, innovative e facili da utilizzare anche da parte di chi non dispone di un background tecnico. Siamo orgogliosi dei traguardi raggiunti finora, che ci hanno permesso di sviluppare una profonda esperienza nel campo della conversational AI”, ha dichiarato Gianluca Maruzzella, co-fondatore & ceo di indigo.ai. “Ora, grazie alla rinnovata collaborazione strategica con Vedrai, resa possibile anche con il supporto di Growth Capital, siamo pronti per proseguire ulteriormente lungo il nostro percorso di sviluppo, che per il 2024 prevede un piano di crescita basato su investimenti che ci consentano di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle costanti evoluzioni della tecnologia. Puntiamo al consolidamento del mercato, rafforzando inoltre le partnership già in essere e avviandone di nuove”.
“Questo nuovo investimento costituisce un passo in avanti nella collaborazione tra Vedrai e indigo.ai, confermando il valore di un progetto che sta rispettando tempi e aspettative, nonché la strategia di mettere a fattor comune la mission delle due realtà di rendere l’Intelligenza Artificiale uno strumento democratico”, ha proseguito Michele Grazioli, presidente di Vedrai. “La tecnologia di indigo.ai rappresenta un asset fondamentale su cui far leva per rispondere tempestivamente alle evoluzioni del mercato, consentendo alle aziende di restare competitive. Insieme, siamo riusciti a raggiungere un numero sempre più ampio di settori e siamo entusiasti di poter continuare a supportare il team nel portare sempre più avanti la frontiera dell’AI al servizio delle aziende”.
Ricordiamo che Indigo.ai ha importanti collaborazioni con marchi di diversi settori, tra cui Telepass, Bayer, Santander Consumer Bank, Lavazza, Würth Italia e Spiagge.it, restando al passo con le esigenze in evoluzione del mercato. Ad esempio, la startup che offre sostegno psicologico a distanza Unobravo è stata una delle prime realtà ad aver adottato la nuova “metodologia ad agenti” recentemente introdotta da indigo.ai. La società ha chiuso il 2022 con ricavi per 850 mila euro, un ebitda negativo per circa 900 mila e liquidità in cassa per 770 mila (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a Vedrai, fondata a maggio 2020 da Michele Grazioli insieme a Valerio Zanaglio, è attiva sul mercato dall’ottobre dello stesso anno. La startup sviluppa soluzioni basate su Intelligenza Artificiale a supporto delle decisioni aziendali: ancor prima che queste siano prese, la tecnologia di Vedrai ne calcola l’impatto sull’azienda, analizzando decine di migliaia di variabili (aziendali e non) e individuando le possibili relazioni di causa-effetto.
Il round da 40 milioni raccolto nel 2022 dalla scaleup, di cui accennato sopra, aveva seguito quello da 5 milioni di euro raccolto nel luglio 2021, che era stato sottoscritto da 32 investitori italiani, sulla base di una valutazione della società di 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Tra gli investitori rientravano il presidente della stessa Azimut, Pietro Giuliani, il tenore Andrea Bocelli, il capitano della nazionale Giorgio Chiellini, il giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela, l’imprenditore italiano fondatore e amministratore delegato del Gruppo Calzedonia Sandro Veronesi e rappresentanti di alcune delle principali famiglie imprenditoriali italiane, professionisti e volti noti dello sport e dello spettacolo.
A settembre 2021 Vedrai ha inoltre rilevato il 51% di Premoneo (ex Dynamitick), startup specializzata nelle soluzioni di prezzo dinamico per vari settori, dall’intrattenimento ai viaggi. A vendere le quote di Promoneo sono stati LVenture Group, Boost Heroes, Wylab e Open Seed, oltre ad altri business angel che avevano investito nelle prime fasi di vita della società milanese (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre nell’ottobre 2021 la scaleup aveva acquisito Fermai in joint venture con Motive, produttore italiano di motori elettrici industriali, riduttori meccanici, variatori elettronici di velocità per macchinari e impianti. Fermai ha sviluppato un sistema di manutenzione predittiva, che consente di tenere costantemente sotto controllo la produzione, i processi e i macchinari. L’obiettivo è prevenire improvvisi malfunzionamenti, guasti o situazioni irreversibili e quindi ridurre i costi di gestione, aumentare l’efficienza degli impianti ed evitare incidenti (si veda altro articolo di BeBeez).