Il fondo Carlyle sta studiando le possibili opzioni per valorizzare Twinset, brand di abbigliamento che fa capo alla società nel cui capitale il private equity era entrato nel 2012, acquisendo quote (72%) dai cofondatori e dal fondo Dgpa Capital, per poi arrivare al 100% ad aprile 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo quanto risulta a BeBeez, Carlyle, che controlla la società mediante CEP III Participations sarl sicar, ha dato mandato a Rothschild di studiare quali possano essere le opzioni strategiche per raggiungere il suo obiettivo. L’eventuale processo di vendita della totalità o di parte del pacchetto azionario partirà comunque fra qualche mese. Allo stato attuale non c’è ancora nulla di concreto, nonostante alcune voci circolate in questi giorni.
Valutazioni ancora non ne circolano, ma nel 2012 si diceva che Carlyle avesse acquisito la sua quota del 72% del capitale di Twinset sulla base di un enterprise value di circa 300 milioni di euro, ovvero 7,5 volte l’ebitda.
Ricordiamo che non è la prima volta che Carlyle mette sul mercato la maison. Già a fine gennaio 2020, infatti, il private equity aveva dato mandato a JP Morgan per affiancarlo nella ricerca di un investitore cui cedere il gruppo (si veda altro articolo di BeBeez), ma poi l’operazione era stata messa in standby dallo scoppio della pandemia da coronavirus. Due anni prima il fondo aveva dato invece incarico sempre a JP Morgan per trattare la vendita dell’azienda a un investitore asiatico, opzione successivamente tramontata (si veda altro articolo di BeBeez). A fine marzo 2021, però, il management aveva tirato i remi in barca e deciso di rinviare “a data da destinarsi” la cessione della griffe. Lo aveva detto chiaro a MF Fashion Alessandro Varisco, ceo della società, spiegando che la priorità dell’azienda era in quel momento “tornare ai livelli di business di inizio 2020”, cioé prima dell’era Covid (si veda altro articolo di BeBeez).
L’azienda aveva infatti chiuso il 2019 con ricavi per 227,3 milioni, un ebitda di 36,1 milioni e una liquidità netta di 40 milioni. Ma il 2020 aveva sperimentato un crollo di tutti i numeri, con ricavi scesi a 140 milioni e un ebitda negativo per 5,3 milioni, a fronte di una liquidità netta di 21,2 milioni. E infatti non a caso nel marzo 2021 il gruppo aveva rimodulato i covenant sul debito (si veda altro articolo di BeBeez) del bond da 170 milioni di euro in scadenza il 5 marzo 2025, quotato al Terzo Mercato di Vienna ed emesso nel marzo 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Negli ultimi due anni le cose sono andate meglio: nel 2022 la società ha generato 207,6 milioni di euro di ricavi, con 29,7 milioni di ebitda e 44 milioni di liquidità netta, a fronte di un patrimonio netto di 59,3 milioni di euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Potrebbe quindi effettivamente essere il momento buono per Carlyle per riprovare a disinvestire e valorizzare finalmente l’asset.
Fondato a Carpi (Modena) nel 1990 dall’imprenditore Tiziano Sgarbi e da sua moglie, la stilista Simona Barbieri, Twinset “è letteralmente decollato dopo il suo acquisto, nel 2012, da parte del fondo d’investimento americano Carlyle Group”, scriveva nel 2014 Fashion Network, evidenziando come la strategia messa in pratica dal fondo si fosse incentrata sull’internazionalizzazione del marchio le cui vendite, in quel momento, erano ancora “realizzate per i tre quarti in Italia, mettendo soprattutto l’accento sulla Spagna, la Germania e la Francia”.