Doppia operazione per favorire la crescita del turismo nautico di lusso nel Mediterraneo da parte di D-Marin, fornitore greco di servizi premium per gli scali turistici che fa capo a CVC Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
Innanzitutto D-Marin ha siglato una partnership per sviluppare una rete integrata di porti luxury con Azimut Benetti (si veda qui il comunicato stampa), il costruttore globale di megayacht, controllato dalla famiglia Vitelli e partecipato al 33% da PIF-Public Investment Fund, fondo sovrano dell’Arabia Saudita presieduto dal principe Mohammad bin Salmān Āl Saūd, entrato nel capitale lo scorso giugno 2023, nell’ambito di un’operazione annunciata ad aprile (si veda altro articolo di BeBeez), che ha visto Tamburi Investment Partners scendere all’8,09% (si veda qui il comunicato stampa di allora) dal precedente 12,07% (si veda altro articolo di BeBeez).
E poi un patto commerciale con il Gruppo Cozzi Parodi per gestire gli scali di Marina degli Aregai e Marina di San Lorenzo, entrambi in provincia di Imperia, con cui D-Marin porta a quota ventisei i porti ubicati nel Mediterraneo, di cui cinque in Italia (gli altri si trovano in Turchia, Grecia, Croazia, Montenegro, Spagna e Malta), e nel Golfo Persico, in particolare negli Emirati Arabi (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’ambito della partnership con Azimut Benetti, annunciata lo scorso mese di settembre (si veda qui il comunicato stampa di allora) e appena perfezionata, è stata acquisita una partecipazione significativa, da parte di D-Marin, in Marina di Valletta (Malta) e in Porta a Mare spa. Non solo: l’intesa prevede anche un’integrazione commerciale con Marina di Varazze srl (Savona). Ricordiamo che Marina di Valletta è stata lanciata nell’agosto 2016, con un investimento di 7,45 milioni di euro apportato da un consorzio formato da Marina di Varazze srl, la divisione per lo sviluppo di porti turistici del Gruppo Azimut|Benetti e che già gestisce porti turistici a Varazze, Viareggio, Livorno e Mosca (si veda qui il comunicato stampa di allora), mentre Porta a Mare è la concessionaria per lo sviluppo del porto turistico di Livorno, finora quasi interamente posseduta da Azimut Benetti con il 99,06% del capitale.
Il gruppo Azimut Benetti è stato assistito da Weigmann Studio Legale. D-Marin è stata invece supportata da Latham & Watkins per gli aspetti di diritto societario, amministrativo e finance, dallo studio Sanzo Vascello per la parte di diritto del lavoro, dallo studio Jacobacci e associati per le questioni relative alla proprietà intellettuale, dallo studio Facchini Rossi Michelutti per le gli aspetti fiscali relativi alla struttura dell’operazione e alla due diligence e dallo studio Ganado Advocates per quanto riguarda il diritto maltese.
Per quanto riguarda la seconda operazione, quella con il gruppo Cozzi parodi, la Marina degli Aregai è uno dei porti turistici più grandi della Liguria con 961 posti barca in grado di ospitare yacht fino a 50 metri. La struttura offre un servizio di assistenza all’ormeggio 24 ore al giorno, una darsena, un cantiere nautico, un complesso commerciale con più di venti negozi, diversi ristoranti, un hotel a 4 stelle e una spiaggia privata. La Marina di San Lorenzo è a sua volta un porto turistico premium con 268 posti barca per imbarcazioni fino a 40 metri. I suoi investimenti più recenti includono l’introduzione di posti barca per superyacht. La struttura offre anche un hotel con spa e spiaggia privata e un cantiere nautico.
L’accordo commerciale con il gruppo Cozzi Parodi a proposito della gestione delle due marine, spiega D-Marin, è il primo passo, che approderà a una strategia di espansione più ampia che caratterizzerà il 2024. “La nostra selezione di porti turistici è stata notevolmente migliorata con l’arrivo di Marina degli Aregai e Marina di San Lorenzo, ubicate nella Riviera dei Fiori, una delle più rinomate destinazioni nautiche della costa ligure. Non vediamo l’ora di sviluppare ulteriormente questi porti turistici e di offrire ai nostri clienti altri due scali durante le loro avventure nel Mediterraneo”, ha commentato l’amministratore delegato Oliver Dörschuck.
Tornando ad Azimut Benetti, il cui timone è stato passato di recente da Paolo Vitelli alla figlia Giovanna, neo presidente, si colloca da ventiquattro anni consecutivi, con una quota di mercato mondiale pari al 14%, in cima alla classifica mondiale dei costruttori di mega-yacht, con un valore della produzione che nell’esercizio chiuso al 31 agosto 2023 è salito del 23% a 1,3 miliardi di euro e che è quasi raddoppiato rispetto ai 700 milioni di euro di 5 anni prima, a fronte di un ebitda a sua volta in crescita del 50% nel 2022-2023 dal 2021-2022 e con un portafoglio ordini esteso fino al 2027, grazie al successo di modelli premiati dal mercato per le soluzioni stilistiche e tecnologiche e l’attenzione ai consumi e all’impatto ambientale.(si veda qui il comunicato stampa). Nel 2022 il gruppo aveva registrato invece ricavi netti superiori a un miliardo di euro, in crescita del 25,2% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di circa 133,5 milioni e una liquidità netta di quasi 335 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il gruppo, proprietario di quattro marchi (Azimut, Benetti, Lusben e Yachtique), conta un totale di 526 mila metri quadrati di stabilimenti, 138 showroom in 80 Paesi e una rete di oltre 80 dealer. Ha attualmente in corso investimenti per 150 milioni di euro nel prossimo triennio, di cui 15 milioni a Livorno per diventare uno dei tre player del Mediterraneo in grado di operare nel refit per barche oltre i 100 metri. Azimut Benetti detiene inoltre una piccola quota, pari all’1,1%, di Perini Navi, cantiere navale che produce yacht a vela di lusso con sede a Viareggio (Lucca), tramite Na.Vi.Go. scarl, di cui è socia con appena lo 0,55%.