Grandi novità in casa Azimut Benetti, il più grande produttore mondiale di mega yacth. PIF-Public investment fund, il fondo sovrano dell’Arabia saudita, presieduto dal principe Mohammed bin Salman bin Abdulaziz, entrerà infatti con una quota del 33% nel capitale del gruppo sinora controllato dalla famiglia Vitelli e partecipato al 12,07% da Tamburi Investment Partners (si veda qui l’ANSA).
PIF si propone come partner strategico nella prossima fase di crescita dell’azienda, si legge nella nota, che precisa che TIP, già socio di Azimut-Benetti da oltre 8 anni (si veda altro articolo di BeBeez), rimarrà nel capitale sociale del gruppo con una quota ridotta. Ricordiamo che TIP era entrato nel capitale del gruppo nel 2015, quando la famiglia Vitelli nel possedeva il 93%, lo 0,8% il management e il 6,2% Mittel spa che è poi uscito dall’azionariato.
Giovanna Vitelli, vice-presidente del gruppo Azimut-Benetti, ha commentato: “La famiglia, assieme al management di sua fiducia, mantiene un ampio controllo del gruppo e con esso la sua conduzione strategica. Confermo la soddisfazione e l’orgoglio della famiglia per aver ottenuto, quale gruppo costruttore di mega yacht più importante del mondo, la fiducia di uno dei maggiori fondi sovrani a livello globale, già presente nel lusso, nella tecnologia e nel tempo libero. PIF infatti accompagnerà il gruppo Azimut-Benetti nel lungo termine e le offrirà nuove importanti opportunità di business anche in un’area geografica, il Medio oriente, in fortissimo sviluppo”.
Con 168 progetti in realizzazione equivalenti a 5.991 metri di lunghezza, il Gruppo Azimut| Benetti guida per distacco e per la 23esima volta consecutiva il Global Order Book, la classifica annuale dei 189 più grandi costruttori di yacht (sia per numero di progetti sia per lunghezza complessiva) redatta annualmente dalla rivista di nautica inglese Boat International che dal 1992 raccoglie e analizza i dati del mercato dei superyacht. Un risultato che arriva grazie a un valore della produzione superiore agli 1.2 miliardi di euro nell’esercizio che si è chiuso a fine agosto 2022 (si veda qui il comunicato stampa). Nell’anno i ricavi netti hanno superato un miliardo di euro, in crescita del 25,2% rispetto all’esercizio precedente, con un ebitda di circa 133,5 milioni e una liquidità netta di quasi 335 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a PIF, è particolarmente attratto dai brand italiani del lusso. Proprio nelle scorse settimane sono circolate le prime voci a proposito di una trattativa molto avanzata per acquisire una quota di minoranza significativa di Rocco Forte Hotels ltd, il gruppo alberghiero del lusso che fa capo a Sir Rocco Forte ed è partecipato da CDP Equity e CDPE Investimenti, che possiede in Italia, fra gli altri, l’Hotel de Russie e il de la Ville di Roma, il Savoy di Firenze e il Verdura Resort in Sicilia (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo poi che il nome di PIF è stato in passato accostato a quello dell’Inter (si veda altro articolo di BeBeez), come possibile acquirente. Lo stesso, nel 2021 ha acquisito una quota di minoranza in Pagani Automobili, marchio produttore di hypercar che ha sede in provincia di Modena (si veda altro articolo di BeBeez), nell’ambito di una partnership di lungo periodo. PIF, inoltre, ha effettuato anche diversi investimenti nel settore dei videogiochi online acquisendo, fra le altre, anche la scaleup britannica Faceit, fondata da italiani (si veda altro articolo di BeBeez), dando una grande exit al fondo italiano United Ventures, che vi aveva investito per la prima volta 2 milioni di dollari nel giugno 2015 (si veda altro articolo di BeBeez) e aveva poi partecipato al round successivo da 15 milioni di dollari nel febbraio 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Faceit, infatti, è stata acquisita e da ESL Gaming, un pioniere negli esports, con il quale si è fuso per dare vita al nuovo gruppo ESL Faceit. A sua volta ESL Gaming fa capo a Savvy Gaming Group, gruppo di proprietà di PIF.