Prisma Tech, azienda system integrator italiana specializzata in soluzioni software e hardware all’avanguardia per la digitalizzazione 3D, continua la sua crescita in ambito digitale e compie il primo passo verso l’espansione nei settori del marketing digitale e dell’e-commerce. Ha infatti acquisito l’81,25% di H2020, la holding che detiene il 78% di We Wear, pmi innovativa che punta a cambiare l’esperienza d’acquisto nel mondo della moda attraverso una gamma di servizi di virtual fitting fondata da Fabio Albizzati, che diventerà ceo della società (si veda qui il comunicato stampa).
Con l’acquisizione da parte di Prisma Tech ha fatto il proprio ingresso tra i soci anche Alberto Rossato, responsabile commerciale di Prisma Tech.
A garanzia della continuità aziendale tutti i soci che a oggi hanno investito in We Wear continuano a fare parte della compagine azionaria. Ricordiamo che nel 2021 WeWear aveva chiuso un round d’investimento da 1,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) al quale avevano partecipato diversi partner tecnologici e business angel, italiani e internazionali: Gestioni spa, holding di Giovanni Fassi, presidente di gruppo Fassi (il cui controllo è appena passato a Investindustrial, si veda altro articolo di BeBeez), che era stata lead investor del club deal; Image S Holding di Marco Diani e Paolo Longoni, azienda che sviluppa e distribuisce sistemi di visione artificiale, già partner tecnologico di We Wear, come corporate investor del round; tra gli investitori internazionali Erik Coover, la cui famiglia è a capo di Isagenix, azienda statunitense che vende integratori alimentari e prodotti per la cura della persona, fondata nel 2002 con un giro d’affari di 6 miliardi di dollari. Tra i business angel italiani Alberto Bartalozzi, manager con più di 20 anni di esperienza in primarie imprese del fashion, Giovanni Favero, amministratore unico del broker assicurativo Accapierre, Giuseppe Bongiorni, CFO di C.G.I. Holding, e Luca Cristian Macchi.
Nel 2022 i soci investitori di WeWear hanno poi sottoscritto un finanziamento bridge per perfezionare lo sviluppo della tecnologia e lo scorso settembre 2023 We Wear ha chiuso un crowdfunding su Crowdfundme, facendo registrare l’overfunding con una raccolta di poco più di 100 mila euro, obiettivo minimo della campagna. Nello specifico, ha raccolto 103,5 mila euro con una valutazione pre-money di 5 milioni di euro (si veda qui la campagna).
WeWear ha sviluppato soluzioni capaci di generare un gemello digitale della persona, sia attraverso cabine dotate di tecnologie 3D di body scanning posizionabili nei punti vendita, sia tramite l’acquisizione di video e
foto attraverso i propri smartphone. Queste soluzioni consentono alle aziende di moda di avvalersi di diversi servizi: dallo smart sizing al virtual try-on, al made-to-measure. Lo smart sizing consente ai marchi di suggerire ai consumatori, sia in negozio sia online, la taglia corretta di un prodotto in modo scientifico, sovrapponendo le misure corporee ricavate dall’avatar del consumatore con i dati del prodotto. Il virtual try-on permette al cliente di far indossare uno o più prodotti al proprio avatar così da provare virtualmente i diversi capi. Il made-to-measure genera automaticamente il modello su misura del capo per il cliente, grazie alle misure ricavate. Queste soluzioni permettono al mercato della moda e dell’abbigliamento online di diventare più sostenibile abbattendo il numero di resi dovuti a taglie sbagliate e tutta la conseguente logistica.
Quanto a Prisma Tech, è un’azienda italiana specializzata nelle soluzioni software e hardware all’avanguardia per la digitalizzazione 3D e da anni collabora con alcuni dei maggiori brand del mondo della moda come Hugo Boss, Colmar, Gruppo Teddy, Imperial, Salewa, Liu Jo, Macron. A partire dal 2013 è stata pioniera nel digital fashion 3D e, grazie anche alla partnership con la società coreana Clo virtual fashion, ha conquistato una leadership nel mercato in Italia e Svizzera italiana, mercato in cui opera. Nel 2022 ha registrato un fatturato pari a 20 milioni di euro.
Ha dichiarato Giuseppe Donanzan, ceo di Prisma Tech: “Ci tengo a esprimere un caloroso benvenuto a Fabio Albizzati, founder di We Wear, che assumerà l’incarico di ceo, e a tutto il team che ha contribuito a sviluppare la tecnologia best in class per la creazione degli avatar sia da scanner fissi (camerino digitale) che da smartphone. Ringrazio anche tutti i soci che hanno creduto in We Wear finanziando in questi anni la ricerca e lo sviluppo. Con questa acquisizione Prisma Tech compie il primo passo verso l’espansione nei settori del marketing digitale e dell’e-commerce che sta crescendo vertiginosamente. Con la tecnologia di We Wear il cliente potrà provare online i capi d’abbigliamento per verificare la taglia corretta e la vestibilità”.
“Grazie alla tecnologia sviluppata da We Wear, Prisma Tech potrà integrare la sua offerta portando nei canali di vendita dei prodotti del fashion le innovazioni della modellistica e del design 3D”, ha dichiarato Rossato, responsabile commerciale di Prisma Tech, che ha aggiunto: “La tecnologia è già stata installata e collaudata presso il nostro partner Istituto Secoli, scuola di alta formazione nel mondo della moda di Milano, con l’obiettivo di formare gli studenti sulle nuove tecnologie. Il nostro piano di business commerciale prevede dapprima lo sviluppo della soluzione hi-tech per proporla al
mercato italiano e successivamente l’apertura anche al mercato europeo e a quello americano”.
Questo mercato e questo settore sono in espansione, secondo gli osservatori. Il mercato a cui fa riferimento We Wear è il mercato Direct-to-Avatar, un modello di business emergente che include la vendita di prodotti, servizi ed esperienze direttamente agli avatar dei consumatori. Secondo Technavio, il mercato globale prevede un aumento di 6,61 miliardi di dollari dal 2021 al 2026, raggiungendo un valore di 24,6 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo del 36,47%.
La soluzione sviluppata da We Wear sarà presentata in anteprima al Pitti e-P Summit il 9 e 10 aprile alla Stazione Leopolda di Firenze, dove allo stand dedicato i visitatori potranno sperimentare dal vivo l’esperienza di acquisto basata sul servizio di suggerimento taglie e virtual fitting per poi essere presentata ufficialmente il 16 Maggio al Virtual Fashion Summit di Prisma Tech, che l’anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 200 aziende e 250 persone nel comparto moda.