Si è chiusa la partita su Battistolli Servizi Integrati srl (BSI) di Vicenza, attiva in Italia nel mercato della sicurezza con il trasporto valori, i servizi di vigilanza e servizi fiduciari, e commissariata lo scorso 1° novembre dalla Procura di Milano con un provvedimento che rientrava in un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Paolo Storari che si stava occupando di monitorare le condizioni di lavoro degli operatori della vigilanza privata. L’accusa era quella di “caporalato, con impiegati sottopagati in relazione alle ore lavorate”.
Nell’ambito dell’inchiesta, lo scorso 3 novembre era stato nominato amministratore giudiziario Massimiliano Poppi, partner dello studio Morri Rossetti, con il compito di condurre il controllo giudiziario ssulla società, così come disposto alla fine dello scorso ottobre dal Tribunale di Milano. Poppi era stato incaricato di controllare il rispetto delle norme e delle condizioni dei lavoratori, e in particolare i livelli retributivi dei lavoratori, adottando le misure più adeguate al caso specifico.
In poco più di due mesi di dialogo tra la società, i suoi consulenti e la Procedura, sotto il controllo dell’Autorità Giudiziaria, BSI ha definito incrementi retributivi per oltre il 30% nell’arco del prossimo triennio in favore non solo degli operatori fiduciari ma anche per gli addetti alle cosiddette ‘sale conta’.
L’attività della Procedura e quella di Poppi ha ottenuto che anche diverse altre aziende del Gruppo Battistolli, sebbene non sottoposte a controllo giudiziario, si adeguassero a BSI riconoscendo analoghi incrementi retributivi in favore degli operatori fiduciari. Nello svolgimento dell’incarico, Massimiliano Poppi è stato coadiuvato da tutto il suo team restructuring e si è avvalso internamente del team di diritto penale dell’economia e dell’impresa, che ha curato l’esame degli aspetti connessi alla normativa 231.
Battistolli Servizi Integrati opera nel settore dei servizi fiduciari occupando circa 1.200 lavoratori tra nord,
centro e sud Italia e fa parte del Gruppo Battistolli, rilevante player in Italia in particolare nell’ambito della
sicurezza e del trasporto valori. Il gruppo, che fa capo a Luigi Battistolli, infatti ha chiuso il 2022 con 33,3 milioni di euro di ricavi, 11,1 milioni di ebitda e indebitamento finanziario netto di 413 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il Gruppo Battistolli allora aveva commentato: “La società si è sempre mossa all’interno dei contratti nazionali sottoscritti”. E ancora: “Siamo entrati in un calderone dove stanno analizzando il 99,9 per cento del settore”.
In effetti, lo scorso 26 ottobre Poppi, sempre in qualità di amministratore giudiziario, ha portato a termine anche un analogo incarico giudiziario nei confronti della cooperativa Servizi Fiduciari (gruppo Sicuritalia), disposto alla fine del mese di giugno 2023 dal gip presso il Tribunale di Milano, su richiesta della Procura della Repubblica. In quel caso l’incarico ha incluso le interlocuzioni con il Ministero del Lavoro, le principali organizzazioni sindacali a livello nazionale e con il team di consulenti nominati dal gruppo Sicuritalia. In poco più di tre mesi è stato messo a punto un piano di riorganizzazione in base al quale l’azienda di Servizi Fiduciari sarà ceduta ad altra società del gruppo Sicuritalia e saranno riconosciuti incrementi retributivi in favore dei lavoratori per oltre il 30% nell’arco del prossimo triennio, con un investimento previsto per il gruppo di oltre 100 milioni di euro. E anche All System, altra società di vigilanza privata, lo scorso novembre ha alzato del 38% le buste paga dei suoi dipendenti che operano non armati e quindi sempre il pm del Tribunale di Milano, Paolo Storari, allora aveva revocato il controllo giudiziario sulla società, accusata anche in quel caso di caporalato.