Forever Bambù, società italiana leader in Europa per la coltivazione del bambù gigante, dopo aver incassato 850 mila euro di prestito ponte in una campagna di lending crowdfunding condotta in soli 7 giorni presso i suoi stessi soci sulla piattaforma Crowdlender di Opstart, ha lanciato ieri, sempre su Crowdlender, una campagna di lending crowdfunding dedicata ai non soci con target massimo di raccolta di 500 mila euro. E confermato il suo obiettivo di sbarcare su Euronext Parigi entro il prossimo ottobre (si veda qui il comunicato stampa).
Il prestito in offerta ai non soci ha durata di 17 mesi, con pagamento mensile degli interessi e rimborso del capitale alla fine del piano di ammortamento. Gli interessi lordi sono suddivisi per scaglioni sulla base della cifra investita: 9% annuo lordo per investimenti da 50 euro e sino a 4.499,99 euro; 9,5% annuo lordo per investimenti dai 5 mila euro in su. Il prestito riservato ai soci, invece, prevedeva un unico scaglione di tasso, pari al 10%.
Anche il prestito in offerta ai non soci è un prestito ponte. In entrambi i casi, infatti, a garanzia dei prestiti c’è un terreno periziato del valore di oltre 1,1 milioni di euro sul quale verrà posto un vincolo di destinazione in favore degli investitori, che si traduce pertanto in una sorta di liquidation preference in favore degli investitori, in quanto Forever Bambù, nel momento in cui venderà il terreno, dovrà, in via prioritaria, rimborsare gli investitori per capitale e interessi, e poi potrà incassare l’eventuale eccedenza in proprio favore.
Per sostenere il nuovo piano di sviluppo, l’azienda ha infatti già messo in vendita il terreno in questione, che è ubicato a Castiglione della Pescaia. Con la vendita dell’appezzamento, non più strategico per le nuove normative vigenti, che prevedono la realizzazione di opere strutturali non necessarie per le coltivazioni di bambù, entrerà nelle casse della società milanese circa un milione di euro, che andrà in parte a rimborsare capitale e interessi del finanziamento in corso. Nel frattempo Forever Bambù, grazie al lending crowdfunding, potrà disporre dei capitali in tempi brevi e senza bloccare i progetti di sviluppo dell’azienda, per poi rimborsare capitali e interessi agli investitori non appena verrà finalizzata la vendita del terreno.
“Abbiamo creato queste due campagne di prestito remunerato per supportare la crescita in vista della quotazione di ottobre. Il prestito ponte è una opportunità straordinaria posta in essere da Opstart”, ha commentato Mauro Lajo, ad di Forever Bambù, che ha aggiunto: “Questo innovativo strumento ci consente di disporre di quella liquidità che altrimenti avremmo potuto avere dopo 6-8 mesi dall’attuale operazione di alienazione di un nostro appezzamento di terreno. Possiamo così investire nella crescita del nostro obiettivo di mitigazione della carbon footprint, della CO2, nel nuovo corso di formazione per Carbon Manager, e negli altri progetti che abbiamo avviato, nella trasformazione circolare della fibra del bambù in tessile, bioplastica o bioarchitettura”.
Forever Bambù, ha sottolineato Giovanpaolo Arioldi, ceo di Opstart, “si dimostra ancora una volta un’azienda pioniera della finanza alternativa e dell’innovazione. Grazie all’utilizzo studiato di equity, lending e finanziamenti ponte o bridge in lending crowdfunding sulla nostra piattaforma è riuscita a raccogliere capitali in modo semplice e veloce a seconda dell’esigenza, dando motore alla crescita senza fermare lo sviluppo delle proprie progettualità”.
Forever Bambù è dal 2014 la prima iniziativa 100% made in Italy che recupera terreni abbandonati, li lavora e li piantuma con un esclusivo protocollo agroforestale biologico e simbiotico per trasformarli in foreste di bambù gigante. E’ l’unica azienda del settore ad aver certificato le proprie foreste per l’assorbimento di CO2 cedibile di imprese terze inquinanti, ha quindi sviluppato su questa specificità un modello di economia circolare basato sulla compensazione della CO2 certificata e poi sull’utilizzo della biomassa per la bioedilizia e per la produzione di bioplastica.
L’azienda, diventata società benefit nel 2021, riunisce oggi 29 società agricole di cui 7 startup innovative per 250 ettari di proprietà, di cui 137 destinati a foreste di bambù gigante, con la partecipazione di oltre 1650 soci provenienti da tutta Europa. Ognuna delle prime 26 società create è proprietaria di un terreno che va da 2,5 a 15 ettari di estensione destinati a bambuseto. Con Forever Bambù 27 e 28 il progetto si è ampliato di ben 42 ettari e con la nuova società Forever Bambù 29 si raggiungeranno addirittura i 193 ettari di proprietà. Forever Bambù Holding srl, con sede a Cernusco sul Naviglio (Milano), utilizza poi il prodotto a fini industriali e alimentari .
L’azienda negli ultimi anni è stata un protagonista seriale di campagne di crowdfunding condotte per le sue varie società in gran parte su Opstart, raccogliendo un totale di circa 25 milioni di euro. La quarta tranche di raccolta per Forever Bambù 29 si è chiusa per esempio a inizio giugno 2022 con 1,255 milioni di euro di raccolta appunto su Opstart.
La startup aveva annunciato già tre anni fa l’intenzione di quotarsi, a conclusione dell’ennesima campagna di equity crowdfunding di successo a fine dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Poi a luglio 2022, proprio in vista della quotazione, aveva nominato cfo Antonio Quintino Chieffo, ceo di AC Finance, con il compito di occuparsi del processo (si veda altro articolo di BeBeez). Ora nella nota diffusa ieri la società conferma l’intenzione di quotarsi, dopo oltre 32 milioni di euro di capitale sociale versato.