Algebris Investments, tramite il fondo di private equity dedicato agli
investimenti sostenibili, Algebris Green Transition Fund, ha dato vita a Aquanexa, la
holding che guiderà il gruppo industriale in grado di fornire un portafoglio integrato di servizi e soluzioni di elevata qualità e innovazione per gli operatori del settore idrico. Il primo step nella creazione del gruppo Aquanexa ha preso avvio con l’acquisizione della maggioranza di Datek22 srl, società attiva in Italia nei servizi ingegneristici e tecnici per le reti idriche (si veda qui il comunicato stampa).
David D’Ambrosio, fondatore e attuale amministratore delegato, manterrà il suo ruolo e una partecipazione significativa nel capitale della società, che post-operazione risulta essere controllata al 55% da Poseidon srl, veicolo controllato da Algebris Transition Fund, e al 45% da Andrea D’Ambrosio (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nell’acquisizione di Datek22, Algebris Green Transition Fund è stato assistito da Grimaldi Alliance come consulente legale e del lavoro, New Deal Advisors come consulente finanziario, Chiaravalli Reali e Associati come consulente fiscale e EY come consulente ESG.
Datek22 offre una gamma di servizi di ingegneria e digitalizzazione che comprendono la mappatura e modellazione delle reti, i monitoraggi, la ricerca perdite, le video ispezioni e la sicurezza. Fondata nel 2017 e con sede a Fino Mornasco (Como), negli ultimi 5 anni ha registrato tassi di crescita superiori al 30% annuo. Ha chiuso il 2022 con 4,9 milioni di ricavi, un milione di ebitda e indebitamento finanziario netto di 1,2 milioni (si veda qui il report di Leanus).
Il nome Aquanexa nasce dalla fusione tra Aqua, che simboleggia l’origine del progetto, e Nexa, che richiama il desiderio di connettere informazioni e dati per proporre soluzioni innovative e sostenibili per l’intero mondo dell’acqua. L’obiettivo di Aquanexta è promuovere la costituzione di un gruppo industriale di ampie dimensioni, esperienza e competenza, accogliendo nuovi partner capaci di cogliere le crescenti opportunità e partecipare attivamente alla costruzione della nuova realtà industriale. Attraverso l’insieme delle società che faranno parte del progetto, Aquanexa intende servire i propri clienti come “one-stop shop” per l’intera gamma sia di servizi necessari alla gestione, all’innovazione e alla digitalizzazione delle reti idriche sia di altri servizi per il territorio.
Nella sua nota diffusa ieri, Algebris ricorda che la necessità di una transizione verso un utilizzo efficiente e sostenibile della risorsa idrica è un imperativo, alla luce di dati sempre più critici rispetto al mercato italiano, come gli alti livelli di perdite idriche che raggiungono il 41% rispetto al 25% della media UE e Regno Unito; i bassi livelli di investimenti nelle reti idriche che si attestano a 56 euro pro capite contro i 78 euro della media UE e Regno Unito; e un alto tasso di anzianità dell’infrastruttura idrica, dove il 60% della rete ha più di 30 anni.
Aquanexa si propone proprio come facilitatore della transizione verso un utilizzo più sostenibile della risorsa
idrica, risultando pienamente coerente con la strategia del fondo e con la sua classificazione come coerenti con l’art. 9 del Regolamento UE Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR).
Luca Valerio Camerano, managing director e senior partner di Algebris Green Transition Fund, ha commentato: “Il lancio di Aquanexa dà via a un’iniziativa ambiziosa nell’ampio mondo dell’acqua. Crediamo fermamente che le sfide che il settore idrico sta affrontando rappresentino un’opportunità per innovare un’industria che ha avuto un livello storicamente basso di investimenti e che deve affrontare crescenti sfide e attese da parte dei cittadini e delle istituzioni. Aquanexa vuole essere un progetto in grado di coinvolgere partner desiderosi di essere protagonisti attivi e co-creatori di una nuova realtà industriale. Un uso intelligente e attento delle risorse idriche è impellente e lo sarà sempre di più, Aquanexa nasce per essere un soggetto protagonista di questa trasformazione”.
Algebris ha coinvolto due figure di alto profilo per lanciare l’iniziativa di Aquanexa: Giovanni Giani, in qualità di presidente e Andrea Lanuzza come amministratore delegato. Giovanni Giani ha lavorato nel gruppo Suez dal 1987, ricoprendo incarichi a livello internazionale e il ruolo di amministratore delegato di Suez Italia,
rappresentando, tra l’altro, il gruppo nel cda della utility romana Acea. Andrea Lanuzza ha una esperienza ventennale nel settore dell’acqua in realtà italiane e internazionali. In particolare, ha ricoperto ruoli di responsabilità crescente in Veolia Water, è stato direttore generale Operations nel Gruppo CAP, azienda
italiana leader nella fornitura di servizi per reti idriche, fognature e siti di depurazione, nonché responsabile delle Reti in Italgas.
Andrea Lanuzza, amministratore delegato di Aquanexa, ha aggiunto: “Le sfide ambientali, la trasformazione digitale e le sempre maggiori competenze e visioni industriali dei nostri clienti e stakeholder sono la forza trainante dell’integrazione delle nostre offerte che accolgono imprenditori e manager che condividono l’obiettivo di generare valore, crescita e innovazione”.
Intanto Algebris Green Transition Fund, che a fine gennaio scorso ha acquisito il 100% di Esapro, da Esapro Holding, uno dei maggiori player in Italia nell’ambito della progettazione, costruzione e manutenzione di impianti fotovoltaici, si sta avviando con successo verso il terzo closing di raccolta dopo il secondo closing annunciato lo scorso luglio, con impegni per più di 260 milioni di euro da importanti investitori istituzionali italiani e internazionali (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che l’Algebris Green Transition Fund aveva annunciato il primo closing della raccolta a inizio luglio 2022, con impegni per 200 milioni di euro su un target finale massimo che allora era stato posto a 400 milioni entro i successivi 12 mesi (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo è di superare i 300 milioni di euro di raccolta nei prossimi mesi. Il fondo, che investe in Italia e in altri paesi europei, è conforme all’articolo 9 del regolamento UE sull’informativa sulla finanza sostenibile.
Dopo il primo closing, il fondo aveva perfezionato il suo primo investimento acquisendo il 70% di Omnisyst, principale fornitore italiano di soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti industriali (si veda altro articolo di BeBeez).