![](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2021/02/Marina-Natale-300x169.jpg)
Marina Natale, ex ceo di AMCO, l’asset manager oggi guidato da Andrea Munari, controllato dal Tesoro e dedicato alla gestione di portafogli di npl di origine bancaria, dalla fine dello scorso dicembre è partner di Kitra Advisory, società di consulenza in materia di M&A e investimenti alternativi, fondata poco meno di un anno fa da Giuseppe Latorre e Fabrizio Montaruli (si veda altro articolo di BeBeez), entrambi ex partner dell’area Financial Advisory di KPMG, con Montaruli in particolare che ha lavorato sulla strutturazione di diversi deal legati a crediti non performing. La notizia è stata appresa da BeBeez da fonti di mercato e confermata dallo stesso Latorre.
Natale si era presa un sabbatico di diversi mesi dopo la sua uscita da AMCO, nel luglio del 2023, che aveva fatto seguito al mancato decollo del progetto Glam – Guaranteed Loans Active Management un disegno ambizioso volto a portare liquidità alle aziende finite in difficoltà dapprima a causa della pandemia e successivamente per l’esplosione dei costi di produzione conseguente al collasso delle catene di fornitura e della guerra in Ucraina (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto prevedeva l’acquisto dal sistema bancario, tramite apposita piattaforma informatica, di crediti garantiti da MCC e Sace per complessivi 11,5 miliardi di euro nominali, e si accompagnava al lancio di fondi di investimento a sostegno di aziende in difficoltà attive in specifici settori o aree geografiche, per complessivi 1,5 miliardi. Tuttavia il progetto non era mai veramente decollato, anche a causa di alcuni aspetti tecnico contabili (si veda inchiesta di BeBeez Magazine n. 1 del 4 marzo 2023).
Difficile comunque dire se l’addio della Natale ad AMCO fosse legato alla vicenda Glam. Sta di fatto che sotto la sua gestione l’asset manager del Tesoro è arrivato a essere il quarto maggiore gestore di crediti deteriorati per volume (si veda grafico di PwC Italia in pagina) con 36,1 miliardi di euro, dietro doValue, Intrum e Cerved. Alla fine di giugno del 2023, data dell’ultimo bilancio (semestrale) da lei firmato, e in cui spiccano un ebitda di 164,6 milioni (+82% da 90,6 milioni) e i ricavi a 245 milioni (da 150,2 milioni), con un peso di quelli provenienti da investimenti pari al 92% del totale incassi per 760 milioni (+14%) contro i 667 milioni del 2022, che hanno contribuito alla chiusura del bilancio con un utile netto di 22,1 milioni (+131% rispetto ai 9,6 milioni dell’anno prima) per la crescita del business, al netto degli accantonamenti per l’allungamento dei tempi di recupero attesi di una specifica posizione relativa a un progetto pluriennale (si veda altro articolo di BeBeez).
Va inoltre ricordato il Progetto Cuvée, che ha consentito di ridurre il fardello delle sofferenze a diversi istituti bancari chiave come MPS, UBI Banca (oggi nel gruppo Intesa Sanpaolo e Banco BPM) grazie agli investimento del fondo Back2Bonis e, gestito da AMCO assieme a Prelios sgr, i cui asset in gestione alla fine dello scorso giugno hanno toccato i 2,5 miliardi di euro grazie a ulteriori apporti di crediti per ulteriori 295 milioni di euro da parte di Unicredit Leasing e di BPER Banca (si veda altro articolo di BeBeez).
Tuttavia non è detto che Natale in Kitra debba occuparsi necessariamente, o esclusivamente, di crediti distressed, vantando anche un’esperienza quasi biennale come vice direttore generale di Unicredit.