AGN Energia spa, società energetica attiva in tutti i settori del GPL, dal riscaldamento civile al settore industriale, agricolo e dell’autotrazione, che opera anche come compagnia distributrice di luce, gas, torna totalmente di proprietà dell’imprenditore Umberto Risso, presidente di Confindustria Genova. Italmobiliare, la holding di investimento quotata a Piazza Affari, controllata dalla famiglia Pesenti, ha infatti annunciato ieri la rivendita all’imprenditore dell’intera sua quota, pari al 32,02% del capitale di AGN Energia, per 100 milioni di euro, circa il 20% in più rispetto all’ultima valutazione del NAV. In questo modo lItalmobiliare ha realizzato una plusvalenza di circa 40 milioni e un ritorno money on money pari a 1,8 volte (si veda qui il comunicato stampa).
Italmobiliare aveva annunciato l’ingresso nel capitale dell’allora Autogas Nord a novembre 2018 attraverso un aumento di capitale riservato da 60 milioni di euro, che aveva contribuito a finanziare l’acquisizione di Lampogas, altro primario operatore italiano nella vendita di GPL, sino a quel momento di proprietà di Rosehope Limited, società controllata da 4D Global Energy Advisors, operatore di private equity francese con sede a Parigi, specializzato nel settore energetico, con focus sugli idrocarburi (si veda altro articolo di BeBeez).
L’aggregazione di Autogas Nord e Lampogas aveva dunque posto le basi per la nascita di AGN Energia, compagnia energetica che oggi conta oltre 250 mila clienti e 550 dipendenti, distribuiti in 33 sedi in Italia. La società è attiva nel mercato di luce, gas, fornitura di soluzioni per l’efficienza energetica e distribuzioni di gas tecnici.
Il gruppo ha chiuso il 2022 con 704,5 milioni di euro di ricavi (erano 526,2 milioni nel 2018), un ebitda di 51,8 milioni di euro (35,7 milioni nel 2018) e un utile di 19,1 milioni (7,8 milioni1 nel 2018). Una crescita ancor più evidente se si confrontano i risultati attuali con quelli della sola Autogas Nord, che nel 2018 impiegava circa 230 dipendenti e registrava ricavi per 260,1 milioni di euro. I primi nove mesi del 2023 si sono chiusi però con un calo dei ricavi a 434,2 milioni (dai 492,2 milioni dei primi nove mesi 2022) a causa della contrazione dei prezzi dell’energia, in presenza comunque di un incremento dell’ebitda a 42,2 milioni (da 33,9 milioni) (si veda qui il comunicato stampa sui conti di Italmobiliare al 30 settembre 2023). Sempre nel corso dei primi nove mesi dello sorso anno, AGN Energia ha acquisito le attività GPL di Molisana Gas srl e ceduto il ramo di azienda legato alla distribuzione di GPL in bombole). Neutralizzando la plusvalenza generata dalla cessione del ramo di azienda bombole e altri costi non ricorrenti, l’ebitda si è attestato a 38,6 milioni, comunque in miglioramento di 3,6 milioni (+10%) rispetto all’anno prima. Quanto alla posizione finanziaria netta, al 30 settembre era negativa per 67 milioni.
“Il percorso comune con Italmobiliare ha portato una trasformazione e una crescita importante per la nostra azienda, che opera in un contesto sfidante e in continua evoluzione, dove ci sono grandi opportunità per chi le sa cogliere”, ha commentato il presidente di AGN Energia Umberto Risso, che ha aggiunto: “È stata certamente un’operazione di successo, un esempio di apertura azionaria a un partner esterno, non così diffusa tra le medie aziende. Abbiamo raggiunto risultati importanti attraverso la collaborazione tra imprenditori italiani, da settori e con competenze differenti ma con la stessa visione, senza ricorso a soggetti esteri: anche questo è ancora poco diffuso”.
E ha dichiarato il consigliere delegato di Italmobiliare, Carlo Pesenti: “Siamo soddisfatti di aver accompagnato AGN Energia in questi anni, dando impulso al percorso di sviluppo che ha permesso di consolidare la leadership della società nel business del Gpl, rispondendo alle sfide della transizione energetica e diventando una multi-utility dell’energia. L’operazione è stata condivisa e condotta con gli azionisti di controllo e ha portato al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi definiti al momento dell’ingresso di Italmobiliare”, ha spiegato “Autogas Nord ha compiuto un significativo salto dimensionale e ha saputo massimizzare i benefici e le sinergie di questa crescita grazie all’evoluzione della governance e ad una crescente manageralizzazione di tutte le funzioni aziendali”.
Ricordiamo che Italmobiliare ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con NAV in crescita a 2,068 miliardi di euro dai 2,029 miliardi al 31 dicembre 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), grazie soprattutto alla buona performance delle aziende in portafoglio che hanno portato nel periodo a una crescita dei ricavi aggregati del 14,1% a 418,5 milioni di euro e una crescita del margine operativo lordo addirittura del 50% a 66,7 milioni, principalmente grazie alle ottime performance di Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’occasione, Italmobiliare aveva precisato che una buona fetta dei 40 milioni circa di aumento del NAV è stato dovuto alla rivalutazione in portafoglio della partecipazione in Florence InvestCo srl, il veicolo del quale Italmobiliare deteneva una partecipazione del 13,98%, che a sua volta raggruppava le quote degli investitori in Gruppo Florence, polo produttivo integrato in Italia al servizio della moda di lusso internazionale il cui controllo è passato a Permira lo scorso ottobre, come annunciato a maggio (si veda altro articolo di BeBeez). Italmobiliare era presente nell’azionariato di Gruppo Florence dalla costituzione dell’iniziativa e ha incassato 78,2 milioni di euro a fronte di un investimento di 30,7 milioni di euro e con un ritorno di 2,5 volte il capitale investito e un IRR del 51,2%.