Net Asset Value in crescita a 2,201 miliardi di euro nel 2023 per Italmobiliare, la holding di investimento quotata a Piazza Affari e controllata dalla famiglia Pesenti, a fronte dei 2,029 miliardi al 31 dicembre 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) e 2,068 miliardi al 30 settembre 2023 (si veda altro articolo di BeBeez), grazie soprattutto alla buona performance delle aziende in portafoglio che hanno portato nel periodo a una crescita dei ricavi aggregati del 6,1% a 1,43 miliardi di euro e una crescita del margine operativo lordo addirittura dell’80,7% a 99,2 milioni. Determinanti le ottime performance di Caffè Borbone, Salumificio Capitelli, Casa della Salute, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen. il NAV per azione (escluse le azioni proprie) è salito così a 52,1 euro e, includendo la distribuzione di dividendi nel corso del 2023 pari a 0,70 euro per azione, ha registrato una performance positiva di circa il 10% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2022.
I numeri, comunicati giovedì a borsa chiusa dalla holding (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti), hanno fatto volare il titolo venerdì 8 marzo che ha chiuso a 33,6 euro, con un balzo dell’11,81% dal giorno prima.
La nota di Italmobiliare precisa che il valore del NAV a fine dicembre 2023 è stato allineato al valore di cessione della partecipazione in AGN Energia, ceduta lo scorso febbraio si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che Italmobiliare era entrata nel capitale di Autogas Nord a gennaio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) tramite un aumento di capitale che ha contribuito a finanziare l’acquisizione di Lampogas, ponendo le basi per la nascita appunto di AGN Energia, gruppo leader nella distribuzione di GPL per autotrazione. Dalla cessione Italmobiliare ha incassato 100 milioni di euro, circa il 20% in più rispetto all’ultima valutazione al 30 settembre 2023, generando una plusvalenza di circa 40 milioni di euro e un cash multiple di 1,8 volte: gli effetti economici di questa operazione saranno registrati nell’esercizio 2024, mentre invece come detto il valore di NAV è stato allineato al valore di cessione della partecipazione.
Come già spiegato in occasione della presentazione dei risultati per i primi nove mesi del 2023, una buona fetta di aumento del NAV dell’anno è stato dovuto alla rivalutazione in portafoglio della partecipazione in Florence InvestCo srl, il veicolo del quale Italmobiliare deteneva una partecipazione del 13,98%, che a sua volta raggruppava le quote degli investitori in Gruppo Florence, polo produttivo integrato in Italia al servizio della moda di lusso internazionale il cui controllo è passato a Permira lo scorso ottobre, come annunciato a maggio (si veda altro articolo di BeBeez). Italmobiliare era presente nell’azionariato di Gruppo Florence dalla costituzione dell’iniziativa e ha incassato 78,2 milioni di euro a fronte di un investimento di 30,7 milioni di euro e con un ritorno di 2,5 volte il capitale investito e un IRR del 51,2%.
Più nel dettaglio, il valore del NAV è stato trainato dall’incremento di valore delle società in portafoglio (+172,3 milioni). A fine dicembre 2023, la componente rappresentata dalle società in portafoglio equivaleva al 69% del NAV per un valore complessivo di 1,518 miliardi (1,359 miliardi a fine 2022). In aggiunta ai 157,7 milioni di euro di incremento del valore, la variazione complessiva di 159,2 milioni di euro è stata determinata anche dagli aumenti di capitale o versamenti in conto futuro aumento di capitale di Casa della Salute (16,9 milioni di euro) e di SIDI Sport (15 milioni di euro), al netto della distribuzione di dividendi per 30,5 milioni di euro.
I proventi ed oneri netti da partecipazioni risultano positivi per 71,8 milioni di euro (in aumento di 3,0 milioni di euro), di cui 29,4 milioni in incremento da investimento della liquidità sono invece in incremento, per effetto principalmente delle performance positive dei fondi di investimento e di private equity. I proventi ed oneri diversi risultano negativi per 34,5 milioni di euro in aumento rispetto al precedente esercizio in quanto includono maggiori oneri operativi per 6,4 milioni di euro (relativi all’erogazione LTI riferita al precedente triennio).
La sola Italmobiliare ha chiuso il 2023 con un utile di 51,6 milioni di euro (+54,1% rispetto ai 33,5 milioni del 2022), mentre la posizione finanziaria netta è migliorata di 52,8 milioni di euro, passando da 151,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022 ai 204,3 milioni di euro di fine 2023. A questi si aggiungono i circa 100 milioni di euro incassati in seguito alla cessione, come detto, della quota del 32,02% detenuta in AGN Energia, avvenuta successivamente alla chiusura dell’esercizio lo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez).
Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare, ha commentato: “I risultati 2023, che in un contesto sfidante vedono crescere il NAV, i ricavi e il margine operativo lordo a livello consolidato, confermano il valore del nostro portfolio diversificato di eccellenze industriali italiane. La valorizzazione delle partecipazioni in Florence e AGN Energia, che abbiamo supportato proattivamente in un percorso di trasformazione e crescita, dimostra inoltre la flessibilità strategica di Italmobiliare nel cogliere opportunità di rotazione del portafoglio qualora il completamento del percorso di accompagnamento e le condizioni di mercato rendano ottimale effettuare operazioni di disinvestimento. Nel 2024 il focus di attività sarà ancora incentrato sulla spinta alla crescita attraverso mirate operazioni di m&a e add-on volte allo sviluppo organico e all’espansione internazionale delle principali società in portafoglio”.
Quanto alle singole realtà in portafoglio, Caffé Borbone (partecipazione al 60%), uno dei principali produttori specializzati in capsule e cialde compatibili, nel 2023 ha generato un fatturato di 300,4 milioni (+14,3%), influenzato in particolar modo dalla crescita significativa della GDO (+28%), dalla performance del canale digitale (+32%), e dalle vendite all’estero (+59%). Il margine operativo lordo è aumentato del 21%, a 79,7 milioni. La posizione finanziaria netta è positiva per 17,1 milioni. Neutralizzando il pagamento dei dividendi e l’impatto una tantum dell’operazione di acquisizione asset in America, il free cash flow nel periodo è positivo per 69,2 milioni di euro, confermando ancora una volta la capacità di generazione di cassa della società.
Capitelli (partecipazione dell’80%) ha registrato una crescita a doppia cifra sia dei ricavi sia del mol. I primi sono aumentati del 16,8%, a 22,4 milioni, grazie all’aumento dei volumi (+8%), il secondo ha registrato una crescita del 24,6%, a 3,5 milioni. L’utile netto è stato pari a 1,7 milioni di euro (+35,1% rispetto all’esercizio precedente), mentre la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 era pari a zero. Considerando la distribuzione di dividendi per 1,5 milioni di euro effettuata nel corso dell’esercizio, la generazione di cassa nel periodo è stata positiva per 3,1 milioni di euro, a conferma della capacità della società di generare cassa.
Nel caso di Callmewine (partecipazione dell’80% attraverso FT3 srl) la normalizzazione degli ordini online di vino che è seguita alla crescita straordinaria registrata durante il Covid-19, unita al calo dei consumi determinato dall’andamento lento dell’economia, ha portato ad una contrazione del 16,5% dei ricavi (a 13,5 milioni). Il mol è stato negativo per 1,8 milioni, e la perdita di esercizio pari a 1,7 milioni.
Sono stati ottimi i risultati ottenuti da Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella (partecipazione al 95% attraverso FT2 srl), determinati prevalentemente del successo dei nuovi lanci e delle ottime performance del segmento retail. I ricavi si sono attestati a 56,2 milioni (+20,5%) e il margine operativo lordo a 15,7 milioni (+38,3%), sebbene la società continui ad effettuare significativi investimenti in marketing, persone e nuove aperture a supporto del piano di crescita internazionale. La pfn è negativa per 3,4 milioni, con una generazione di cassa negativa per 1,9 milioni (su cui incidono negativi i debiti per leasing relativi agli affitti dei negozi diretti), mentre l’utile netto dell’esercizio è stato pari a 6,5 milioni di euro. A gennaio 2024, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella ha completato poi l’acquisizione del ramo d’azienda del proprio distributore in Giappone, con una rete attuale di 14 punti vendita gestiti direttamente.
In aumento ricavi e mol di Casa della Salute (partecipazione dell’84,73%) che, nel periodo, ha generato ricavi in aumento del 31,8%, a 42,8 milioni ed ebitda a 5,1 milioni (in leggero aumento dall’esercizio precedente). A livello di prestazioni, le attività poliambulatoriali e le prestazioni diagnostiche rimangono le attività principali, con una crescita a tassi superiori alla media. Cresce anche la chirurgia (+42%), che rappresenta un segmento sempre più strategico per il gruppo CDS.
Nel settore energia, vanno segnalati i risultati ottenuti da Italgen (partecipazione del 100%) che ha incrementato la capacità produttiva e diversificato le fonti di produzione, inaugurando 3 nuovi impianti fotovoltaici con potenza complessiva di 8,1 MW. I ricavi sono aumentati del 13,7%, a 56,8 milioni e il mol è positivo per 12,6 milioni (+29%). L’utile netto di Italgen si è attestato invece a 3,1 milioni di euro, in contrazione rispetto al 2022, tenendo conto delle minori performance realizzate nell’esercizio dalle società valutate con il metodo del patrimonio netto. Per quanto concerne la PFN, è stata negativa per 34,4 milioni. Neutralizzando il pagamento di 4,0 milioni di dividendi nel secondo trimestre, la generazione di cassa è negativa per 0,8 milioni.
Nel settore outdoor, Tecnica Group (partecipazione del 40%) ha registrato una lieve contrazione di ricavi rispetto all’esercizio precedente, chiudendo a 540,3 milioni di euro e con mol a 84,1 milioni (-11%), Neutralizzando costi non ricorrenti per 7,1 milioni di euro, legati da un lato al progetto di digital trasformation del gruppo e dall’altro alle celebrazioni dei 100 anni di storia di LOWA, il margine operativo lordo è pari a 91,2 milioni di euro, con un lieve incremento della marginalità, mentre l’utile netto consolidato del gruppo Tecnica è risultato in contrazione e pari a 26,2 milioni di euro. Gli investimenti sono pari a 38,5 milioni di euro principalmente riconducibili al progetto di digital trasformation del gruppo, al miglioramento degli impianti produttivi e alla costruzione di un impianto fotovoltaico, mentre è negativa per 156 milioni la pfn.
SIDI (partecipazione del 100%), entrata nel gruppo a fine 2022, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 23,8 milioni (-28,3%) in un mercato di riferimento (ciclismo) che ha scontato un rallentamento dei consumi determinato dal calo fisiologico registrato dopo la straordinaria crescita nel periodo pandemico e dall’inflazione. Il mol è stato negativo per 2,7 milioni; neutralizzando gli effetti delle sopravvenienze relative all’esercizio precedente e dei costi non ricorrenti, il margine operativo lordo è negativo per 500 mila euro. La perdita d’esercizio è stata pari a 6,5 milioni di euro e la posizione finanziaria netta è negativa per 10,6 milioni di euro, su cui incidono i debiti per leasing relativi agli affitti per gli uffici e gli stabilimenti.
Iseo (partecipazione del 39,246%) ha generato un fatturato di 159,7 milioni, in lieve contrazione (2,2%), con un ebitda pari a 16,9 milioni (-17,8%), con una flessione determinata dall’aumento dei costi fissi legati ad investimenti per l’assunzione del personale commerciale, propedeutico alla crescita futura nel segmento dei controlli d’accesso legato alla recente acquisizione di Sofia. Gli investimenti sono stati pari a 13,8 milioni di euro, in aumento rispetto all’esercizio precedente anche per l’implementazione di un progetto IT volto a ottimizzare la gestione delle attività di business. Il risultato netto del periodo è pari a 4,2 milioni di euro (in contrazione rispetto a 10,1 milioni di euro del 2022), mentre la posizione finanziaria netta di ISEO al 31 dicembre 2023 era negativa per 43,4 milioni di euro, con una generazione di cassa nel periodo positiva per 2,1 milioni di euro.
Incremento dei premi del 30% a 222 milioni di euro per Bene Assicurazioni (partecipazione del 19,996%), un risultato molto superiore rispetto all’incremento medio del settore, con una crescita a doppia cifra di tutti i canali di vendita. Il canale fisico ha beneficiato anche dell’ulteriore sviluppo della rete sul territorio in seguito all’apertura netta di 45 agenzie nel corso dell’anno.
Da ultimo, il Gruppo Finanziario Clessidra ha registrato un margine di intermediazione positivo per 32,5 milioni (27,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022), che include 19,9 milioni di euro di commissioni di gestione dei Fondi Clessidra (19 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e 11,4 milioni di euro di commissioni derivanti dall’attività di factoring (9,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Le spese amministrative dell’esercizio 2023 ammontano a 29,9 milioni di euro (26,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022), mentre il risultato consolidato del Gruppo Clessidra al 31 dicembre 2023, al netto di imposte per 1,4 milioni di euro, è pari a 1,7 milioni di euro (1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Il gruppo è composto dalla capogruppo Clessidra Holding spa, che detiene direttamente il 100% delle azioni di Clessidra Private Equity sgr, di Clessidra Capital Credit sgr e di Clessidra Factoring spa, nonché il controllo indiretto della società semplice Clessidra CRF GP, di cui detiene direttamente il 51% e il residuo 49% tramite la controllata Clessidra Capital Credit sgr.
Il cda proporrà così la distribuzione di un dividendo complessivo di 3 euro per azione (di cui 0,8 euro di componente ordinaria e 2,2 euro di componente straordinaria).
Italmobiliare è uno degli operatori di private capital quotati sulle principali borse Usa ed europee, parte del portafoglio monitorato sulla pagina Trading floor di BeBeez, in collaborazione con eToro.