La vicentina Compositex, attiva dal 1998 nella tecnologia della fibra di carbonio, è entrata a far parte del Gruppo HRC (che ne ha acquisito il controllo), attivo a livello mondiale nella costruzione di parti in materiale composito, nato a Shanghai nel 2014 e presente anche a Barcellona e ad Augusta, in Baviera (si veda qui il post Linkedin).
Nell’operazione Compositex è stata assistita da Rossini Advisory in qualità di financial advisor, per la parte legale dallo studio Mogon & Partner. Gli investitori sono stati seguiti per la parte legale dallo studio Chiomenti.
Fondata e presiduta da Yongtao Gu, HRC upera i 2 mila dipendenti dislocati in cinque diversi paesi dell’Eurasia; i settori di riferimento sono automobilistico, aerospaziale, ferroviario, dell’energia eolica, dell’energia dell’idrogeno e delle costruzioni ed è attiva in R&D, ingegneria e produzione in serie di parti in composito ad alte prestazioni.
Compositex, nata nel 1986, si colloca tra le aziende storiche del settore, sia italiane sia europee, per le lavorazioni dei materiali compositi, con particolare specializzazione su componenti strutturali per i settori automobilistico, motorsport, aerospaziale, industriale e del lusso. L’azienda esegue tutte le fasi di lavorazione presso i suoi stabilimenti di Vicenza grazie al know-how accumulato dal 1986, anno in cui Palmiro Bernardotto ha fondato la società. Che ha chiuso il 2022 con 4,7 milioni di ricavi, ebitda di 390 mila euro e indebitamento netto di 3,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Bernardotto rimane in carica come presidente e amministratore delegato, affiancato dal figlio Luca Bernardotto come amministratore della società. L’ingresso di HRC, ha commentato Jordi Aranega, VP di HRC Group, “è il pezzo mancante del puzzle che il Gruppo HRC sta costruendo in Europa. Questa operazione è frutto di un lungo lavoro di integrazione strategica iniziato oltre 18 mesi fa”.