Si scalda il dossier del Gruppo San Donato, holding del più grande polo privato italiano nel settore ospedaliero, interamente controllato dalla famiglia Rotelli tramite la holding di famiglia Papiniano spa, alla ricerca di un investitore da inizio anno e affiancato dall’advisor Morgan Stanley (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo quanto riferito nei giorni scorsi da Il Corriere della Sera, infatti, oggi è atteso il deposito delle manifestazioni di interesse da parte dei potenziali investitori. Al momento circolano i nomi dei colossi del private equity internazionale Advent, CVC, EQT, KKR, HIG e Apollo Global Management.
Ma sullo sfondo non si esclude l’interesse di fondi sovrani, vista l’intensa attività internazionale del gruppo nello sviluppo di iniziative umanitarie nel campo sanitario, soprattutto nell’area del Mediterraneo e in Medio Oriente, con diverse iniziative in corso in Tunisia, Libia, Egitto, Iraq e Arabia Saudita, sotto la regia dell’uomo d’affari svizzero tunisino Kamel Ghribi, vicepresidente del gruppo San Donato al fianco di Paolo Rotelli (si veda qui il comunicato stampa). Lo scorso febbraio, in particolare, il Policlinico San Donato ha sottoscritto un contratto biennale da 81 milioni di dollari per la gestione di un ospedale universitario ad alta specialità di 492 posti letto nella citta di Najaf in Iraq (si veda qui il comunicato stampa).
Non è ancora chiaro se l’intervento del nuovo investitore avverrà nella forma di una vendita di azioni, di un aumento di capitale oppure di un mix delle due soluzioni. Si dice comunque che l’operazione potrà riguardare il 40% del capitale, ma che questa percentuale possa anche salire sino al 50%.
Nel 2022 la gestione caratteristica delle controllate operative, tra cui spiccano l’Ospedale San Raffaele, il Policlinico San Donato e l’Ospedale Galeazzi hanno risentito del crollo dei rimborsi Covid a 2 milioni di euro dai 72 del 2021, e dell’aumento di 30 milioni di euro dei costi dell’energia, che hanno compresso l’ebitda di gruppo a 155 milioni di euro, a fronte di un fatturato di 1,88 miliardi di euro, dai 165 milioni del 2021. Fattori in assenza dei quali il mol consolidato, secondo quanto dichiarato dal gruppo, sarebbe risultato doppio.
Nel frattempo il gruppo ha effettuato importanti investimenti, soprattutto all’estero, come lo scorso agosto 2023 l’acquisizione del controllo del gruppo American Heart of Poland (AHPO), il principale fornitore indipendente di cure cardiovascolari in Europa e uno dei tre principali fornitori di servizi sanitari privati in Polonia, valutato 500 milioni di euro a fronte di 250 milioni di euro di ricavi (si veda altro articolo di BeBeez), partecipato per una minoranza dal private equity Usa Advent International. Considerando anche AHPO, i ricavi di gruppo pro-forma 2023 salirebbero a circa 2,3 miliardi di euro.
Per questo motivo si dice che a oggi il gruppo San Donato possa valere circa 5 miliardi di euro e che quindi il valore del deal per il 40% del gruppo possa aggirarsi sui 2 miliardi.