RAI – Radiotelevisione Italiana spa va a caccia di nuova liquidità. La società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale in Italia, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è infatti pronta per lanciare un nuovo bond. Così, nell’ultima riunione il consiglio di amministrazione di Viale Mazzini ha conferito mandato all’amministratore delegato, Roberto Sergio e al chief financial officer, Marco Brancadoro, per procedere con l’operazione di emissione di un prestito obbligazionario senior fino a 300 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
L’obbligazione verrà collocata presso investitori istituzionali italiani ed esteri. Il prestito, che consente il rifinanziamento del titolo di pari importo in scadenza a fine esercizio, è finalizzato a garantire una adeguata struttura finanziaria di gruppo a supporto delle iniziative del piano industriale 2024-2026. Per l’emissione del bond, che sarà quotato a Euronext Dublin, la RAI ha dato mandato ai joint lead arranger Citigroup e UniCredit (si veda qui il comunicato stampa)
Il bond va a rifinanziare quello a 5 anni, in scadenza il prossimo 4 dicembre, che era stato emesso a fine novembre 2019 per lo stesso ammontare di 300 milioni di euro. Il bond, emesso a un rendimento pari al tasso mid-swap di riferimento più 165 punti base, e con una cedola dell’1,375%, aveva raccolto allora ordini per oltre 2,7 miliardi di euro ed è a sua volta quotato su Euronext Dublin.
RAI, presieduta da Marinella Soldi e guidata dall’amministratore delegato Roberto Sergio, ha chiuso il 2023 con un risultato netto consolidato in pareggio e un indebitamento finanziario netto di 568 milioni di euro, che nel corso dell’anno si è mantenuto su una media di 328 milioni (si veda qui il comunicato stampa dello scorso aprile).
Sul bilancio 2023 non sono stati forniti per ora altri dettagli, ma la semestrale a fine giugno 2023 indicava ricavi consolidati per 1,27 miliardi, un ebitda di 135,5 milioni di euro e un utile netto di 52,9 milioni, a fronte di investimenti per 132,7 milioni. Il bilancio 2022 si era invece chiuso con 2,54 miliardi di euro di ricavi, un ebtida di 175,9 milioni, una perdita netta di 29,8 milioni e un indebitamento finanziario netto di 551 milioni, a fronte di investimenti per 320,5 milioni.