“Nuove acquisizioni sono previste nel 2025, non vogliamo fermarci”, dopo le sette operazioni effettuate finora dall’ingresso di NB Renaissance Partners, fondo di Neuberger Berman dedicato agli investimenti di private equity in Italia, che detiene il 70% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). Lo ha detto mercoledì nel corso di un talk in occasione di Pitti Uomo a Firenze Matteo Mastrotto, amministratore delegato di Rino Mastrotto, gruppo vicentino di pellami e tessuti sostenibili, che rappresenta la terza generazione di un polo nato nel 1958 e uno dei pochi a coprire contemporaneamente tre settori, ovvero la moda (abiti, calzature e borse), l’automotive di alta gamma e l’arredamento, e che offre anche servizi di taglio, stampa e decorazione ad alto valore aggiunto a clienti italiani e internazionali.
“Ci chiamano industria, ma siamo sempre artigiani. L’artigianalità è il segreto del made in Italy, quasi un obbligo per noi. È una delle chiavi del successo quando si lavora con i grandi nomi del lusso. Dobbiamo restare artigiani per difendere l’unicità dei nostri prodotti, senza rinunciare alla ricerca di nuove soluzioni tecniche, che restano un elemento molto importante. Potremmo definirci un’azienda artigiano-tecnologica”, ha osservato l’imprenditore veneto.
Il ritorno a un prodotto di gamma più alta fa parte anche delle tendenze di un mercato che mostra qualche segno di rallentamento. “Per il comparto della pelle è un momento di pausa, di cambiamento. Ma è solo per ripartire con standard ancora più alti. Ci sono idee, abbiamo imprenditori di qualità e io sono fiducioso. Abbiamo molto accelerato negli anni scorsi, adesso c’è una pausa di riflessione prima di riprendere il percorso, guardando sempre più alla bellezza del prodotto: è su questo che ci si deve concentrare”, ha aggiunto.
È in quest’ottica che sono state acquisite nel tempo l’azienda specializzata nella produzione di pelli di alta gamma per l’industria calzaturiera Nova Osba Italia, la statunitense Carroll Leather, uno dei principali magazzini di pelli e centri di servizio per l’industria del mobile negli Usa, il produttore premium di prodotti tessili per l’industria della moda di alta gamma Tessiture Oreste Mariani, il fornitore di servizi di decorazione e stampa di alta qualità per prodotti in pelle e tessuti Morellino, Morelab e, l’anno scorso, Mapel Group e Imatex.
Nell’ottica di voler raggiungere sempre nuovi traguardi, la società ha intrapreso già da qualche anno una diversificazione dell’offerta. L’ingresso di NB Renaissance, che ha apportato anche nuove competenze manageriali nell’azienda vicentina, ha incoraggiato infatti l’obiettivo di creare una filiera che offra ai clienti servizi complementari. “Per essere al servizio dei nostri clienti a 360 gradi”, ha precisato Mastrotto.
Il gruppo conta 1.300 dipendenti che lavorano in undici stabilimenti, di cui nove in Italia, uno in Svezia e uno in Brasile, oltre a un magazzino negli Stati Uniti, come detto, e due centri di taglio in Messico. Vende i suoi prodotti in quasi sessanta Paesi a fornitori di componenti automotive, case di alta moda globali e produttori di arredamento e interior design.
Nel 2023 ha registrato un fatturato di circa 361,5 milioni di euro, in crescita di quasi il 5% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di 56,7 milioni e un indebitamento finanziario netto di 139,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
A breve Rino Mastrotto inaugurerà il quartier generale di Trissino (Vicenza) con un investimento di 7 milioni di euro per dotarlo di un parco solare ad alta performance. “È il primo completamento di un progetto ambizioso, che comprende altre due grandi aree destinate alla produzione di rinnovabili da realizzarsi entro i prossimi due anni, di pari passo alla ristrutturazione e all’ampliamento della sede. Rappresenta oltre 700mila chilogrammi di anidride carbonica risparmiati in un anno e più di 1.800 moduli fotovoltaici già attivi. Per sei mesi l’azienda lavorerà solo con l’energia solare. Venderemo energia anche ad altre divisioni. Inoltre, i pochi scarti della produzione della pelle vengono dati a un’altra azienda vicentina, Sicit Group, anch’essa partecipata dal fondo di private equity NB Renaissance (si veda altro articolo di BeBeez), che li trasforma in biostimolanti per l’agricoltura e in ritardanti per il gesso. Stiamo lavorando anche sui risparmi d’acqua e sulla limitazione dei prodotti chimici”, ha spiegato l’amministratore delegato.
Il gruppo è, dunque, un pioniere dell’economia circolare, innanzitutto perché trasforma un sottoprodotto dell’industria alimentare in un prodotto naturale, durevole e simbolo del made in Italy, evitando così l’impatto ecologico dello smaltimento in discarica o dell’incenerimento. Il gruppo adotta inoltre le migliori politiche esg della sua categoria ed è un promotore attivo per quanto riguarda il benessere degli animali, la trasparenza della filiera e la tracciabilità. Rino Mastrotto utilizza infine un approvvigionamento etico dei materiali, dalla pelle ai tessuti, in modo da minimizzare l’impatto ambientale e promuovendo la circolarità in tutti i processi, fino al recupero dei materiali di scarto.