Alcedo sgr fa il suo ingresso nel settore della space economy creando un focus group per promuovere investimenti di private equity rivolti al settore aerospaziale italiano insieme alla Fondazione E. Amaldi (si veda qui il comunicato stampa), che è una fondazione di partecipazione costituita dall’Agenzia Spaziale Italiana con il Consorzio di ricerca Hypatia. La fondazione vanta già un’esperienza relativa agli investimenti nel settore, avendo ideato il primo fondo di venture capital dedicato, Primo Space, che supporta con attività di advisory e scouting. Il fondo è stato lanciato a luglio 2020 con un primo closing di 58 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), a una chiusura finale a 86 milioni a febbraio 2022. Primo Space, di cui sono cornerstone investor CDP Venture Capital e Fondo Europeo per gli Investimenti, a cui si sono affiancati Compagnia di San Paolo, Luigi Rossi Luciani sapa, Banca Sella e lo stesso team di gestione della sgr, è gestito da Primo Ventures sgr.
La Fondazione Amaldi accompagnerà Alcedo nelle relazioni con enti di ricerca, aziende ed operatori attivi nel settore.
Obiettivo dell’iniziativa è di favorire l’accesso al mercato dei capitali alternativi da parte di piccole e medie imprese italiane attive nel settore Spazio, con un’attenzione particolare a quelle uscite o in procinto di uscire dai percorsi di crescita supportati dal venture capital che l’Italia ha avviato nell’ultimo quinquennio, hanno spiegato i protagonisti dell’accordo, che riguarda sia società che operano nel segmento “upstream” (tecnologie che costruiscono l’infrastruttura spaziale) sia nel segmento “downstream” (applicazioni terrestri abilitate dalle tecnologie spaziali e dalle reti satellitari).
Fondazione E. Amaldi e Alcedo sono stati supportati nella realizzazione dell’intesa da Deloitte Legal.
“E’ con grande soddisfazione che annunciamo questa iniziativa congiunta con Alcedo sgr volta ad ampliare gli strumenti finanziari a disposizione delle eccellenze italiane del settore Spazio per finanziarne la crescita, una iniziativa ambiziosa su cui ci siamo impegnati con entusiasmo mettendo in campo entrambi i team e a cui la Fondazione potrà dare un contributo decisivo per soddisfare le aspettative degli investitori e portare un nuovo slancio all’ecosistema spaziale nazionale”, ha detto Lorenzo Scatena, segretario generale della Fondazione E. Amaldi. “La realizzazione di questa iniziativa riflette la determinazione di Fondazione E. Amaldi nel voler contribuire alla creazione di una catena del valore completa per la finanza dell’innovazione, rappresentando l’iniziativa che ci vede coinvolti dopo il fondo Primo Space, fondo di venture capital tecnologico specializzato negli investimenti in campo spaziale, e che dimostra la
lungimiranza dell’Italia, un Paese intrinsecamente innovatore, che ha saputo unire l’impegno istituzionale e confermare lo spazio come settore strategico e motore di crescita economica e sociale”.
“Siamo estremamente entusiasti di lanciare questa iniziativa, soprattutto in questo momento in cui è fondamentale stimolare la crescita del nostro Paese, ed è ancora più affascinante poterlo fare in un ambito così rilevante e in forte evoluzione ed espansione nei prossimi decenni come l’aerospazio”, ha dichiarato Michele Gallo, partner di Alcedo. “Le aziende italiane della New Space Economy hanno dimostrato sino ad ora di avere le caratteristiche ed i numeri per imporsi a livello europeo e internazionale e vogliamo contribuire alla creazione e allo sviluppo della filiera italiana della New Space Economy”.
Secondo quanto riferito da Alcedo e dalla Fondazione, l’Italia, è il settimo Paese al mondo
per rapporto fra investimenti nello spazio e PIL, con 4,6 miliardi di euro di investimenti nella New Space Economy, ed anche il terzo contributore dell’Agenzia Spaziale Europea dopo
Germania e Francia, con un comparto industriale che copre tutta la catena del valore.
Per uanto riguarda Primo Space, fra le operazioni che ha portato a termine nel 2024 ricordiamo, a maggio, la sottoscrizione di un nuovo round di 2,6 milioni di euro di Revolv Space, startup di tecnologie spaziali con sedi in Italia e nei Paesi Bassi, con il supporto di Takeoff, l’acceleratore aerospace e advanced hardware della rete nazionale CDP Venture Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
Il mese prima, ad aprile, aveva effettuato un doppio investimento, da 2 milioni in
Lithium Lasers, una startup italiana con sede a Rovereto (Trento), che ha sviluppato un Ultrashort Pulse Laser (USPL) chiamato FemtoFlash, utilizzato per la lavorazione dei materiali, nella biofotonica e nell’ottica non lineare, e quello d 1,1 milioni di euro in Ecosmic, una startup nata nei Paesi Bassi e che ora ha sede a Torino ed è stata fondata da tre ingegneri spaziali donna (la ceo e cto Benedetta Margrethe Cattani, la coo Gaia Roncalli e la cco Imane Marouf), (si veda altro articolo di BeBeez).