OTB, gruppo internazionale di moda fondato e presieduto da Renzo Rosso, cui fanno capo i marchi Diesel, Jil Sander, Maison Margiela, Marni e Viktor&Rolf, guarda ad Est e al mercato dei capitali per espandere il proprio business. E’ stata comunicata venerdì scorso, infatti, la creazione di una joint venture con il gruppo Chalhoub, che si occupa di creare esperienze dedicate al mondo del lusso in Medio Oriente, con un portfolio di dieci brand di proprietà e più di 450 marchi internazionali, per espandere in maniera significativa la presenza dei marchi che fanno capo ad OTB nella regione, hanno fatto sapere le società (si veda qui il comunicato stampa).
L’intesa siglata fra il marchio del Medio Oriente e la società italiana, che controlla anche le aziende Staff International e Brave Kid, oltre a detenere una partecipazione del marchio americano Amiri, prevede che nei prossimi cinue anni siano aperti 15 retail stores in mercati che la società di Rosso ritiene chiave, quali Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Qatar. Il tutto in aggiunta alla boutique di Maison Margiela, già presente nel Dubai Mall, e alla presenza nei principali centri commerciali e concept store dell’area.
La comunicazione segue di alcune giorni le ultime dichiarazioni rilasciate da Rosso in merito alla prossima quotazione in Borsa della holding, che era inizialmente prevista fra la fine del 2023 e l’inizio del 2025 (si veda in proposito altro articolo di BeBeez). A margine di un incontro organizzato da Altagamma, fondazione che riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, ha infatti dichiarato: “l’anno è partito in sordina, aspettiamo il momento giusto. Per come sta andando la quotazione potenzialmente potrebbe essere il 2026”. Questa dichiarazione segue quella di 15 giorni prima
Rilasciata durante il Forum annuale del Comitato Leonardo (si veda il Giornale di Vicenza), quanto aveva datto: “la Borsa la guardo sempre da
lontano con questo andamento del mondo del lusso. È chiaro che quando ci quoteremo voglio avere “numeri belli”. Ora non ne abbiamo bisogno e possiamo permetterci di aspettare ancora un anno”.
Le dichiarazioni di Rosso, perlatro, seguono quelle rilasciate da Ubaldo Minelli, ad del Gruppo, a NordEst Economia: “stiamo lavorando per essere pronti per l’Ipo, che potremmo collocare tra la seconda parte del 2025 e l’inizio del 2026. Non abbiamo fretta e valuteremo come si muoveranno i mercati, aveva spiegato il manager precisando che l’operazione sarà effettuata a Piazza Affari.
Nell’occasione Minelli si era sbilanciato anche in merito all’andamento 2024, che “non sarà meno impegnativo del 2023, ma le stime prevedono ripresa nella seconda parte dell’anno. Siamo fiduciosi”.
OTB, che per il 99% fa capo a Renzo Rosso, e per lo 0,5% ciascuno ai figli Andrea e Stefano, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 1,8 miliardi di euro, 483,5 milioni di ebitda, e 87,3 milioni di liquidità netta (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Quello concluso da sei mesi “è stato un anno impegnativo, forse il più difficile degli ultimi dieci anni, pandemia inclusa. Ma abbiamo mantenuto il corso e abbiamo seminato per il futuro, risultati che iniziamo già a raccogliere”, ha detto sempre Minelli, che ha aggiunto anche altri dettagli: “l’anno scorso, per esempio, abbiamo assistito al turnaround di Diesel, che ha registrato una crescita superiore al 13%. Per quanto riguarda la distribuzione, a livello di gruppo, abbiamo tagliato circa 400 milioni in vendite, soprattutto in Europa, dove in passato avevamo esteso un po’ troppo la nostra rete. Nel 2023, abbiamo registrato una crescita del 33% nei canali diretti e abbiamo ottimizzato la gestione dei nostri negozi. Margiela ha visto una crescita del 23%. Infine già da fine pandemia abbiamo raddoppiato gli investimenti, puntando sul retail fisico. Oggi, i nostri canali diretti rappresentano oltre il 50% dei nostri ricavi”.
Per quanto riguarda le ultime operazioni, tramite la controllata Staff International, a marzo 2024 OTB ha acquisito una quota di maggioranza di Calzaturificio Stephen, storica eccellenza italiana nella produzione di calzature donna e uomo di alta gamma, e già fornitore strategico da oltre vent’anni (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione rientra nella strategia di acquisizione di know-how e capacità produttiva altamente qualificata in categorie merceologiche strategiche per lo sviluppo dei brand del Gruppo, che l’anno prima, seguendo il medesimo filo conduttore, aveva acquisito da HIM CO il 67,13% della storica pelletteria fiorentina Frassineti (si veda altro articolo di BeBeez), già fornitore per i prodotti luxury del brand Jil Sander, rilevato dal gruppo fondato e presieduto da Renzo Rosso oltre due anni fa (si veda altro articolo di BeBeez). Anche in questo caso l’operazione era stata effettuata mediante Staff International.