Dedagroup spa, polo di aggregazione di aziende di eccellenza del software in particolare delle soluzioni as a service (SaaS), controllato dalla famiglia Podini, ha accelerato la propria crescita all’estero rilevando il 100% delle quote di Quod Orbis, software house con sede a Londra specializzata in soluzioni per la gestione del rischio e della compliance (si veda qui il comunicato stampa). Nel deal Dedagroup è stata affiancata da TLT in qualità di advisor.
L’operazione, la quindicesima dal 2020, è arrivata a breve distanza dall’acquisizione della quota di maggioranza del 67% dell’americana Share One, software service provider che integra la già forte offerta del gruppo in ambito digital banking per le credit union negli USA, e dall’intensificazione degli investimenti per l’ulteriore crescita internazionale della controllata Deda Stealth, che accompagna nella crescita i più grandi brand del fashion e del luxury, sia in Italia che all’estero (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, le soluzioni di Quod Orbis potenzieranno l’offerta di Dedagroup nel campo del GRC che integra le soluzioni e competenze di Deda Cloud, il managed cloud & security services provider del gruppo, con quelle dell’hub finance & data, centro di eccellenza che combina il know-how e i software delle diverse aziende di Dedagroup che operano nell’ambito del banking & finance, dei dati e dell’AI, per portare a banche, assicurazioni, operatori finanziari e large corporate le soluzioni più evolute.
La piattaforma as a service di continuous control monitoring (CCM) è uno dei principali punti di forza dell’offerta di Quod Orbis ed offre visibilità completa e costante sulle informazioni di cybersecurity, compliance e postura del rischio di un’azienda, automatizzando e migliorando l’efficacia dei controlli di sicurezza nonché supportando e automatizzando l’audit dei vasti ambienti IT. La soluzione consente una gestione più efficiente e puntuale della compliance e una riduzione dei costi, poiché automatizza una serie di attività complesse e onerose, spesso svolte manualmente, abilitando un migliore governo e soprattutto l’analisi dei rischi, così da poter anche prevenire le vulnerabilità.
Martin Greenfield, ceo di Quod Orbis, ha commentato: “Dedagroup gode di un’invidiabile reputazione di eccellenza ed è un partner di fiducia per le aziende di tutto il mondo. Come noi, anche Dedagroup è consapevole della crescente domanda, in diversi mercati, di soluzioni per il continuous control monitoring che contribuiscano ad aumentare la resilienza informatica e a migliorare la governance. Questo è un nuovo entusiasmante capitolo per Quod Orbis, che ci permetterà di servire meglio i nostri clienti, attuali e futuri, ma è stato reso possibile solo grazie al talento e alla dedizione delle nostre persone, che continuano a essere pioniere del cambiamento in questo settore così importante”.
Marco Podini, presidente esecutivo di Dedagroup, ha aggiunto: “Nel nostro percorso di aggregazione abbiamo sempre posto la massima attenzione all’eccellenza delle soluzioni e servizi offerti e alla loro capacità di integrarsi con l’offerta delle altre società del gruppo, per anticipare le esigenze dei nostri clienti. Questa attenzione costante, che non perde mai di vista la necessità di continuare ad evolvere accompagnando chi si affida a noi nel trarre il massimo beneficio dal digitale e dalla tecnologia, è un elemento che riteniamo fondamentale per portare profonda innovazione alle imprese, pubbliche e private, in un’ottica di lungo periodo. Un lavoro continuo di dedizione all’osservazione, alla ricerca e all’integrazione. In questi anni abbiamo investito molto in Italia e ora guardiamo sempre più oltre confine con il medesimo spirito. L’acquisizione di Quod Orbis riflette questa strategia. La sua soluzione di continuous control monitoring, integrata alla nostra offerta di gruppo, ci permetterà di rispondere alla crescente esigenza di strumenti di controllo e governo del rischio. Una necessità, questa, amplificata dallo sviluppo tecnologico e dall’evoluzione normativa”.
Dedagroup è una società trentina controllata al 100% tramite Sequenza spa da Lillo spa, che fa capo a sua volta a Marco e Maria Luisa Podini. Lillo spa controlla anche MD, società attiva nella grande distribuzione. Lillo ha fatturato nel 2022 più di 3,6 miliardi di euro dando occupazione a oltre 10 mila persone, dopo aver chiuso il 2021 con 3,3 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 191,4 milioni, un utile netto di 80,5 milioni e un debito finanziario netto di 305 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 541,9 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a Dedagroup, nel 2023 il suo fatturato è stato di 342 milioni (+7,8% vs 2022), l’ebitda consolidato di 30,1 milioni (da 36,1 milioni) e il debito netto pari a 68 milioni (dai precedenti182 milioni), (si veda qui il comunicato stampa sui risultati di bilancio 2023).
Negli ultimi mesi Dedagroup è stata molto focalizzata anche sul mercato italiano: lo scorso dicembre, attraverso la controllata Dedagroup Business Solutions, ha acquisito il 70% di Microdata Group (si veda qui il comunicato stampa), realtà che da oltre trent’anni contribuisce a efficientare e innovare il settore del business process outsourcing (BPO) con servizi e soluzioni evolute per la gestione delle attività di front e back office. Prima ancora, a ottobre, la stessa Dedagroup Business Solutions aveva rilevato il 100% di Opentech, software house specializzata in soluzioni integrate di governance, risk & compliance, e il 90% di Laser, società di consulenza e sviluppo digitale che, grazie alle sue competenze nella gestione dei dati, affianca le imprese nei percorsi di digital transformation di processi e servizi (si veda atro articolo di BeBeez).
A gennaio 2023, la società aveva venduto a Zucchetti il 100% di Piteco, software house italiana di riferimento nelle soluzioni gestionali per la tesoreria aziendale e la pianificazione finanziaria, di cui aveva acquisito il pieno controllo nell’agosto 2022 a seguito di un’opa che aveva portato al delisting (si veda atro articolo di BeBeez). Sempre nel 2022 Dedagroup ha acquisito Nodes, Social Factor, Berma, BSamply e Pharos. Ed è inoltre salita al controllo di ORS – Operational Research System srl, software house italiana fondata oltre 20 anni fa e che offre soluzioni arricchite di algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning per l’ottimizzazione dei processi di business principalmente per i settori financial services, retail ed energy. Dedagroup aveva acquisito una prima quota di ORS nell’agosto 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre nell’estate 2021, Dedagroup aveva acquisito Pegaso 2000, storica società IT con sede in Umbria e forte di un team di 70 persone, che produce software per il mondo del credit finance, della finanza agevolata e dei money market (si veda altro articolo di BeBeez). Operazioni che hanno seguito quelle di Ifinet (cybersecurity) nel febbraio 2021 e del ramo d’azienda nel software per il matching di big data di Everymake da parte di Piteco nel marzo 2021. A novembre 2020, invece, il gruppo, sempre attraverso Piteco, aveva comprato RAD Informatica (software a supporto del recupero crediti) e a maggio dello stesso anno l’inglese Zedonk (software a supporto della valorizzazione dei brand della moda).