Dedagroup, polo di aggregazione di aziende italiane di eccellenza del software in particolare delle soluzioni As a Service (SaaS), ha acquisito Pegaso 2000, storica società IT con sede in Umbria e forte di un team di 70 persone, che produce software per il mondo del credit finance, della finanza agevolata e dei money market (si veda qui il comunicato stampa). A venderla è stato il ceo e fondatore Franco Cicogna.
L’acquisizione, è la quinta effettuata in 12 mesi da Dedagroup. Le precedenti quattro sono quelle dell’inglese Zedonk (software a supporto della valorizzazione dei brand della moda) a maggio del 2020, di Rad Informatica (software a supporto del recupero crediti) da parte della controllata Piteco (specializzata nel software per la tesoreria delle aziende) nel novembre dello stesso anno, di Ifinet (cybersecurity) lo scorso febbraio e del ramo d’azienda nel software per il matching di big data di Everymake sempre da parte di Piteco lo scorso marzo.
Pegaso 2000 vanta tra i clienti alcuni gruppi bancari di rilevanza nazionale tra cui: Cassa Depositi e Prestiti, UniCredit, Banco BPM, Mediobanca, UBI, Iccrea, Banca Sella, BPER, Carige, Crédit Agricole, Barclays, FCA Bank, illimity, Santander Consumer Bank. La società, già riferimento dei mercati nonetari con la suite Abaco, in questi ultimi due anni ha anche fatto di agevolo.it, piattaforma per la finanza agevolata, un punto di riferimento nella gestione degli interventi a sostegno delle imprese, sia a livello nazionale che locale. Con sede a Corciano (Perugia), Pegaso 2000 nel 2019 ha conseguito ricavi per 6,2 milioni di euro, un ebitda di 1,34 milioni a fronte di una liquidità netta di 1,9 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).
L’operazione segue una lunga e consolidata partnership tra Dedagroup e Pegaso. L’obiettivo è integrare nell’offerta di Dedagroup le tecnologie e le soluzioni di Pegaso 2000, affiancando, così, ai tradizionali parametri di valutazione del credito e della gestione delle posizioni creditizie, modelli dinamici e predittivi, attraverso innovative soluzioni basate su algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, che per le banche rappresentano efficaci e indispensabili strumenti di valutazione.
A seguito dell’acquisizione, che sarà perfezionata entro la fine di luglio, le soluzioni di Pegaso 2000 si uniranno al know-how delle altre società del gruppo, formando così un polo del software finanziario. L’operazione infatti si inquadra nell’ambito del già esteso perimetro di attività di quest’ultimo, che fa capo alla controllata Dedagroup Business Solution che, partendo dal know-how nella gestione di incassi e pagamenti, a sua volta fa leva sulle sinergie in essere anche con la consorella Piteco.
Cicogna in proposito ha dichiarato: “Pegaso 2000 entra a far parte di Dedagroup con l’obiettivo di snellire e facilitare l’evoluzione dei processi digitali delle banche, con conseguente sostegno al tessuto economico nazionale, continuando così, con forte impulso, il processo di crescita della nostra azienda.”
Marco Podini, presidente esecutivo di Dedagroup, ha aggiunto: “Le attuali complesse condizioni di mercato portano molte aziende, anche sane, ad avere un bisogno di credito vitale. In questo ambito si innestano le linee guida EBA in ambito Loan Origination and Monitoring (LOM), che introducono standard rigorosi di monitoraggio del credito per cogliere segnali di deterioramento della qualità creditizia. Elementi che indicano la necessità da parte degli istituti finanziari di rivedere i processi di erogazione e monitoraggio del credito. Dotarsi di sistemi che possano consentire a tali imprese di essere finanziate, significa per le banche cementare la relazione con i propri clienti e proteggere al contempo il proprio business”.
Inoltre, sempre ieri Dedagroup ha reso noto di aver chiuso il 2020 in crescita per il quindicesimo anno consecutivo, nonostante il mercato dell’Information Technology italiano abbia subito una flessione del 2% rispetto al 2019 (fonte: Anitec-Assinform). Nel dettaglio, la società ha registrato nel 2020 un fatturato di 253,5 milioni di euro (+0,3%), un ebitda di 28,2 milioni (+29,5%) e un utile di 933 mila euro. Nel primo trimestre 2021, il gruppo ha registrato una crescita dei ricavi del 12% circa e un aumento di redditività di circa l’80%. Numeri coerenti con gli obiettivi per l’anno in corso, che ambiscono a un incremento dei ricavi del 10% e una crescita del margine vicina al 40%. L’espansione del gruppo si riflette anche nell’importante incremento dell’organico, che con 217 assunzioni nell’esercizio ha raggiunto un totale di 1.934 persone. Dedagroup opera in circa 50 paesi e conta più di 4.000 clienti.
Ricordiamo che Dedagroup nel novembre 2014 aveva collocato 10 milioni di minibond sul mercato ExtraMot Pro, accompagnato da Banca Popolare di Vicenza nel ruolo di arranger e garante dell’emissione. Il bond, scaduto nel dicembre 2019, pagava una cedola del 6,35% (si veda altro articolo di BeBeez). Il minibond seguiva quello da 5 milioni a 5 anni sottoscritto nelle settimane precedenti dal Fondo Euregio Minibond gestito da PensPlan Invest sgr, e da Mediocredito Trentino Alto Adige (si veda altro articolo di BeBeez).
Dedagroup è controllato al 75% da Sequenza spa, che a sua volta fa capo a Elma spa, attiva nel campo finanziario e immobiliare. Elma spa infine è controllata da Lillo spa, attiva nel campo della grande distribuzione alimentare e controllata da Marco e Maria Luisa Podini di Bolzano. La stessa Elma controlla a sua volta un altro 10% di Dedagroup, mentre il 4,48% è di proprietà di Var Group (che a sia volta fa capo al gruppo informatico Sesa, quotato a Borsa Italiana).