Nuovi investitori per Soplaya, la startup friulana che ha creato un marketplace che mette in contatto diretto chef\ristoranti e negozi con i produttori alimentari, che a novembre 2023 aveva chiuso un secondo round d’investimento raccogliendo 12,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Si tratta di Riello Investimenti sgr, con il neonato fondo Linfa (si veda altro articolo di BeBeez), al primo investimento, Finint Investments, Kostanza Investments di Alessandro Rivetti e Profoods (si veda qui il comunicato stampa).
I neo soci si uniscono a Sinergia Venture Fund (Alkemia Capital), lead investor dell’operazione di novembre, P101, Azimut e CDP Venture Capital (attraverso i fondi Italia Venture I e Digital Transition Fund). Questi ultimi tre investitori avevano già partecipato sia al secondo round sia al precedente di 3,5 milioni, a luglio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo quanto risulta a BeBeez, l’ingresso di Linfa nel capitale di Soplaya è avvenuto nell’ambito del round da 12,5 milioni di euro ed è stato formalmente finalizzato solo nelle scorse settimane a valle della costituzione ufficiale del fondo. Finint Investments, Kostanza Investments e Profoods, invece, sono entrati in seguito alla chiusura del round, ma la società ha atteso di poter comunicare l’ingresso di Linfa facendo un’operazione unica per tutti i neo soci insieme.
La startup è stata fondata nel 2018 da Mauro Germani insieme a Gian Carlo Cesarin, Ivan Litsvinenka e Davide Marchesi. L’idea è stata quella di automatizzare e digitalizzare la catena di approvvigionamento alimentare B2B, così da ridurre gli sprechi, aumentare la redditività di clienti e fornitori e rendere il settore più sostenibile.
Ad oggi, le quote maggiori del capitale sono di P101 (20,35%), Alkemia Capital Partners (ha incrementato dal 9,37% di novembre 23 al 14,95%), Germani (9,37%), e CDP Venture Capital sgr spa (9.18%), che precedono Cesarin (8,69%), Azimut Libera Impresa Società di Gestione del Risparmio spa (8.21%), Litsvinenka (8%) e Marchesi (7,73%). Ci sono poi alcuni altri azionisti con quote inferiori, da circa il 5% a scendere (si veda qui il database di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nel 2023 la società ha chiuso l’anno generando 7,5 milioni di euro di ricavi, con un ebitda negativo per 3,6 milioni e un patrimonio netto di 7,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
“Anche se fino a qualche anno fa era quasi sconosciuto, oggi il segmento delle catene di ristorazione medio-piccole vale il 10% del mercato e cresce sempre più velocemente ed è per questo che finora nessuno ha costruito una soluzione adatta alle loro esigenze in Italia”, ” ha detto Germani, CEO di Soplaya. “I ristoratori incontrano grandi difficoltà per la necessità di costruire di volta in volta relazioni con i fornitori, organizzare la logistica, gestire metodi d’ordine differenti, oltre a dover fare i conti con le previsioni della domanda e di ridurre il food waste. Per questo abbiamo investito per potenziare la nostra tecnologia e ampliare il nostro network logistico per fornire anche alle catene di ristorazione una soluzione su misura, dando loro la possibilità di gestire con un click gli acquisti di tutti i prodotti, monitorare i dati di acquisto e i costi in tempo reale, accorpando tutti i fornitori in un’unica consegna rapida e affidabile in ogni punto vendita. Grazie anche ai nuovi fondi raccolti e ai nuovi investitori che sono entrati nel capitale di Soplaya accelereremo gli sviluppi su questo e altri segmenti così come l’espansione in altre città, oltre alle 15 dove siamo già presenti. Sono in costante crescita le catene che si affidano per l’approvvigionamento a Soplaya, tra cui Kebhouze, G&G Food & Wine – franchisee de La Prosciutteria -, Delivery Valley e KtchnLab”.
“Soplaya rappresenta il primo investimento del nostro nuovo fondo Linfa, il primo in Italia focalizzato sulla innovazione del settore agroalimentare, e siamo molto soddisfatti per questo”, ha aggiunto Marco Gaiani, founder e partner di Linfa.
“E’ un’azienda perfettamente allineata con la nostra strategia: creare valore supportando l’innovazione della food value chain e contribuendo a un impatto positivo sull’ambiente, con dei benefici per tutti gli attori della filiera coinvolti”.
Ricordiamo che il fondo è specializzato nell’AgriFoodTech, ha una dotazione di 45 milioni di euro, un target di raccolta fino a 100 milioni di euro ed ha ottenuto la partecipazione di investitori di rilievo, tra cui Fondo Europeo degli Investimenti, come anchor Investor, oltre ad investitori previdenziali, fondazioni bancarie, family office e gruppi industriali. Il suo lancio è stato comunicato al mercato la settimana scorsa.