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Fidim srl, il veicolo di investimento della famiglia Rovati, è entrato nel gruppo Barletta sottoscrivendo un aumento di capitale riservato da 95 milioni di euro, tra liquidità e trophy asset, che la porterà a detenere una quota del 12,5%.
Le nuove risorse serviranno a sostenere il percorso di crescita nel mercato del turismo di lusso del gruppo controllato al 100% da Forus Holding srl, che sinora faceva capo per il 94,6% a Paolo Barletta e per il 5,4% alla madre Maria Luisa Liguori.
Il gruppo Barletta, in particolare, tra le altre cose controlla il 59,4% di Arsenale spa, la società immobiliare costituita nell’ottobre 2020 da Paolo Barletta e Nicola Bulgari per investire nel turismo made in Italy, che a febbraio 2022 ha ottenuto un finanziamento misto in equity e debito da 300 milioni di euro dai fondi di Oaktree Capital Management (si veda altro articolo di BeBeez), che oggi figurano nel capitale di Arsenale con il 20,32%, attraverso ITA Hotel Investments (Arsenale) sarl. Il restante 20,44% fa invece capo alla Annabel Holding srl di Nicola Bulgari, che nel 2011, insieme al fratello Paolo, aveva ceduto a LVMH l’omonima griffe dell’oreficeria (si veda altro articolo di BeBeez).
Arsenale in particolare sta sviluppando da fine 2021 Orient Express La Dolce Vita, un progetto di turismo ferroviario di lusso in partnership con Orient Express, parte del Gruppo Accor (si veda qui il comunicato stampa di allora), dopo l’annuncio del giugno 2021 del lancio del primo progetto di turismo sostenibile su rotaia con un’offerta luxury, in collaborazione con Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato (si veda altro articolo di BeBeez ). Gli ospiti viaggeranno nel lusso attraverso un tranquillo tour dal nord al sud dell’Italia con un nuovo treno a 5 stelle, scegliendo tra 9 itinerari, e potranno fare tappa negli Orient Express Hotel. Il primo sarà aperto a Roma, l’Hotel Minerva, firmato dall’architetto e designer Hugo Toro (si veda altro articolo di BeBeez), e il secondo a Venezia, nel Palazzo Donà Giovannelli, firmato dall’architetta e interior designer Aline Asmar d’Amman (si veda altro articolo di BeBeez). Entrambi gli hotel sono di proprietà di Arsenale, che per l’hotel veneziano ha stanziato un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro (inclusi i costi per la ristrutturazione).
L’immobiliare è partita con investimenti attivi per oltre 370 milioni di euro. Dal gruppo Barletta sono stati apportati i progetti di Soho House Roma e di Rosewood Venezia e un portafoglio di 5 operazioni strategiche tra Roma, Cortina, Toscana e Sud Italia. Tra nuovi capitali, flussi e valorizzazioni l’obiettivo è arrivare nei prossimi 5 anni a investire in equity circa 230 milioni, dando vita a un campione italiano dell’hospitality in grado di competere con i grandi brand internazionali, che entrano in Italia spalleggiati da fondi esteri Lo scorso gennaio Arsenale, insieme al gestore SD Hotels (che fa capo alla famiglia Melpignano e gestisce anche Borgo Egnazia in Puglia) ha avviato la ristrutturazione dell’hotel Santavenere di Maratea, in Lucania, acquisito nell’estate 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Fidim, grazie a questo nuovo investimento nel gruppo Barletta rafforzerà quindi la presenza nella gestione degli hotel 4 stelle, oltre a portare avanti varie operazioni di sviluppo immobiliare. Nel suo portafoglio è già presente Il Salviatino, l’hotel 5 stelle sulle colline fiesolane la cui cucina è curata da Giacomo Milano, altra insegna parte di Fidim (si veda altro articolo di BeBeez) in cui aveva investito nell’estate 2020 tramite la controllata Tearose, azienda di produzione di eventi e lifestyle. La holding della famiglia Rovati nel luglio 2019 aveva inoltre rilevato il Palazzo dell’Informazione di Milano dal Fondo Atlantic 1, gestito da DeA Capital Real Estate sgr. L’immobile è costato a Fidim 175 milioni di euro, oltre le imposte di legge (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra gli investimenti non immobiliari, ricordiamo che Fidim nel marzo 2019 aveva rilevato Cashmania srl, società proprietaria del marchio di cashmere di lusso Napoleone Erba (si veda altro articolo di BeBeez) e nel settembre dello stesso anno aveva sottoscritto insieme ad altri investitori la prima tranche da 11 milioni di dollari di un round complessivo da 19,3 milioni di dollari della startup biotech italiana Altheia Science (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2020, invece, Fidim si era assicurata il quasi totale controllo di Athena Investments (ex Greentech), società attiva nel settore delle energie rinnovabili, quotata a Copenaghen sul circuito Nasdaq, dopo l’opa lanciata qualche mese prima e finalizzata al delisting della società (si veda altro articolo di BeBeez)