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Accanto ad Arca Space Capital, nella costituzione del polo del packaging sostenibile per il lusso, Mosaiq Group, spuntano nel ruolo di coinvestitori anche il fondo Amundi Private Equity Italia (APEI), gestito da Amundi sgr (gruppo Crédit Agricole), lanciato nel luglio2023 da Crédit Agricole Italia con la partecipazione di Crédit Agricole Vita e Amundi SA, e BNP Paribas BNL Equity Investments, la sub holding controllata al 100% da BNL BNP Paribas, la cui mission è l’investimento in quote di minoranza di aziende italiane di media dimensione (si veda altro articolo di BeBeez). Lo ha comunicato ieri Arca Space, annunciando il closing dell’operazione Mosaiq (si veda qui il comunicato stampa), dopo il via libera da parte dell’Authority Antitrust una quindicina di giorni fa (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione è stata finanziata da Crédit Agricole Italia (con il ruolo di Mandated Lead Arranger e Bookrunner e banca agente, si veda qui il suo comunicato stampa), Banca BPER, Banco BPM, Banca Popolare di Sondrio e Cassa Depositi e Prestiti
Ricordiamo che Mosaiq Group nasce dall’aggregazione di cinque aziende che operano nel packaging sostenibile per il lusso: Brand Label (produzione di etichette in tessuto), Bulgarelli Production (realizzazione di cartellini e micro-packaging), CO.Ri Sacchettificio (realizzazione di sacchetti e copriabiti in tessuto), D’Auria Packaging (produzione di shopping bag) e Valtenna (produzione di scatole rigide e astucci).
L’operazione, promossa appunto da Arca Space Capital, fondo gestito da Arca Fondi sgr in partnership con Space Capital Advisors (si veda altro articolo di BeBeez), è consistita nell’acquisizione del 100% del capitale delle cinque società da parte di Mosaiq Group, nel quale hanno reivestito per il 32% gli imprenditori prima proprietari delle aziende acquisite che continueranno a essere coinvolti attivamente nella gestione. L’altro 68% fa invece capo a un veicolo di investimento controllato da Arca Space e partecipato dai suoi due coinvestitori.
Alla guida del gruppo ci saranno, nelle vesti di presidente esecutivo e amministratore delegato, rispettivamente, Stefano Lazzari, con oltre trent’anni di esperienza nella gestione di gruppi industriali e un focus sul settore del packaging, e Sebastian Suhl, manager che vanta oltre vent’anni di esperienza internazionale nel settore della moda e del lusso.
“Sono onorato di far parte del progetto di costruzione di Mosaiq”, ha detto Suhl. “Insieme agli imprenditori del Gruppo lavoreremo per implementare i nostri ambiziosi programmi di crescita attraverso la creazione di una piattaforma unica, verticalmente integrata, in grado di rappresentare una one stop shop solution al servizio delle esigenze di packaging sostenibile dei clienti nel settore del lusso e della moda in Italia ed all’estero”.
L’obiettivo con cui nasce Mosaiq Group è quello di supportare progetti di crescita e sviluppo della nuova realtà in termini di internazionalizzazione, sostenibilità e nuove acquisizioni, formando una partnership tra Arca Space Capital e gli imprenditori coinvolti. A tal fine, gli assetti produttivi ed organizzativi delle aziende acquisite saranno integrati, appunto, in una piattaforma one stop shop caratterizzata da un’offerta ampia di prodotti complementari con forte attenzione allo sviluppo di soluzioni sostenibili, per realizzare sinergie commerciali e industriali.
Il gruppo parte con un fatturato consolidato di circa 70 milioni di euro e oltre 300 dipendenti, posizionandosi come interlocutore unico per le esigenze di fornitura dei più importanti brand del lusso.
Nello specifico, nel 2022 la leccese Brand Label ha fatturato 5,7 milioni di euro, con ebitda di 1,6 milioni e debito netto pari a 789 mila euro (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente), la carpense Bulgarelli Production ha invece fatturato 7,2 milioni di euro, con ebitda di 1,6 milioni e debito netto di 2,1 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente), mentre la fiorentina CO.Ri Sacchettificio ha generato 11,5 milioni di ricavi con un ebitda di 1,8 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). Completano li quadro la teramana D’Auria printing Group, con 39,6 milioni di euro fatturato, 2,3 milioni di ebitda, e 14,4 milioni di debito netto (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente), e Valtenna (azienda di Fermo), che ha generato ricavi per 32,4 milioni di euro, ebitda di 4,5 milioni, con una liquidità netta di 1,5 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che Arca Space Capital è stato lanciato ad agosto 2023 per investire nelle pmi italiane con un significativo potenziale di crescita (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo, rivolto a investitori istituzionali e professionali sia italiani sia internazionali, ha già chiuso la prima fase della raccolta a 130 milioni di euro circa. Vi avevano partecipato al fianco di Arca Holding spa, enti previdenziali, fondazioni bancarie e il Fondo Italiano di Investimento sgr, tramite due fondi.
All’inizio di maggio, attraverso un veicolo controllato e gestito su base paritetica dalla stessa con Alto Capital V (Alto Partners sgr), Arca Space Capital ha sottoscritto un accordo vincolante per rilevare il 100% di Eurosirel spa, società della famiglia Leonelli che produce e commercializza dispositivi innovativi per la medicazione e la cosmesi (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere sono stati gli imprenditori Ernesto Leonelli, cui fa capo il 90% delle quote, e Alberto Leonelli, con il 10%.