Il terzo album di Daniele Mammarella, Wild Universe, pubblicato con Music Force, si articola in 12 composizioni esclusivamente strumentali ad eccezione del pezzo di apertura, Wake Up (Early in The Morning), cantato, per chitarra classica, nelle quali, come in ogni disco per strumento solista, la tecnica è protagonista.
Non si cade però nel virtuosismo fine a sé stesso, anche se qua e là certo e anche comprensibilmente, Mammarella mette in mostra la sua maestria.
Un lavoro, in cui il chitarrista fingerstyle di Pescara, è episodicamente accompagnato da alcuni colleghi, in cui si evita il rischio di eccessiva autoreferenzialità grazie a un certo dinamismo.
Questo lavoro, uscito il 24 maggio scorso, nel mezzo di una frenetica attività concertistica in Europa e Italia, che gli ha portato riconoscimenti di ogni tipo, spazia dal folk strumentale a incursioni in atmosfere jazz, all’iniziale Wake up (Early in the morning) in puro stile JJ Cale, fino ai ritmi fino agli umori mediterranei di The Last Odissey. Chiude il progetto la breve tarantella di Thank you!.
L’insieme ha una sua forte godibilità e leggerezza, come se sfogliassimo un’antologia musicale.
BeBeez ha rivolto qualche domanda a Mammarella sulla sua ultima fatica e sul suo modo di “vivere” la musica.
Quanto è importante per te unire l’attività concertistica? ”
L’attività concertistica è quella per cui vivo ma soprattutto ciò che mi mantiene vivo.
Come nasce questo album?
Diciamo che il 95% dei miei brani nascono d’istinto, di conseguenza arriva sempre quel momento in cui ho l’esigenza di raccoglierli sotto un nome, nel senso del titolo di un ipotetico album. Wild Universe è nato esattamente così; dopo Moonshine avevo già scritto un po’ di brani, ho chiamato il mio amico produttore Marino Armeno iniziando subito a lavorarci. Divertente il fatto che Marino mi chiese quanto tempo avrebbe richiesto l’intero lavoro e gli risposi più o meno una settimana. In realtà l’album iniziammo a registrarlo nel 2022 ed è uscito nel 2024.
Qual è il filo rosso che lo definisce attraverso brani molto diversi tra di loro anche se la chitarra è sempre quello che imprime lo stile come fosse la mano di un pittore?
Semplicemente tutto è incentrato sul folk.
Quale idea musicale è stata la tua guida e cosa vuoi trasmettere?
Scrivo ciò che mi piace e ciò che mi piace è più o meno semplice e felice. Amo ad esempio brani che possono anche avere solo due accordi. In ogni caso, ciò che voglio trasmettere è serenità e semplicità.
In un mondo musicale sempre più gridato e parlato, un album strumentale sembra un invito all’ascolto. Qual è la tua opinione?
Penso semplicemente che ci siano più modi per esprimere la propria musica, a me piace fare ciò ma ho suonato anche con gruppi in passato o ogni tanto mi capita di suonarci. Quel che posso dire è che non è un invito all’ascolto; è molto più semplice il modo in cui esprimo la mia musica.
Il brano cantato all’inizio sembra un prologo. Cosa racconta?
Ogni giorno, in qualche modo, sembra che per colpa di guerre, pestilenze, cambiamenti climatici o mille altre notizie brutte, dobbiamo morire. Il concetto è semplice, cerco di svegliarmi presto la mattina e cercare di fare più cose possibili.
Chi è Daniele Mammarella
Nato il 14 aprile 1997 a Pescara, è docente di Chitarra moderna presso Music and Art International Academy e APM di Pescara. A 16 anni apre il concerto del Maestro Franco Morone. Nel 2016 si diploma al Guitar College of London in Plectrum and pop rock Guitar. Il suo primo album Past present and let’s hope arriva nel 2019, prodotto da Music Force. Nel 2020 intensifica la sua attività live con partecipazioni a eventi di rilievo. Poi viene inserito nelle stagioni ufficiali del Teatro Marrucino di Chieti, “Musica al Tempo” presso il Teatro Marcello di Roma e chiamato come ospite all’evento Festival de la Guitara a Madeira in Portogallo. Nello stesso anno è nominato tra i cinque finalisti del Acoustic Guitarist of the Year 2020, concorso a livello mondiale promosso dalla storica testata GuitarWorld e successivamente vince il primo premio nel Concorso fingerstyle nazionale cinese “The Star of Magic” su 163 partecipanti. Nel 2021 comincia la collaborazione in qualità di endorser per Taylor Guitars, G7th Capos e Markbass and DVMark e pubblica il secondo album, Moonshine, sempre con Music Force. Nel 2021 è inserito nella top ten dei migliori chitarristi acustici del mondo secondo il prestigioso sito anglosassone usicradar.com per i Music Radar Awards 2021 e si piazza al terzo posto. Nel 2022 è impegnato in un tour in Lettonia e Lituania dove tiene anche delle masterclass. Apre i concerti della Bandabardò e& Cisco e Ron. Nel 2023 è inserito nella stagione ufficiale dello Spoltore Ensemble, ripeterà il suo tour in Lettonia e Lituania, aggiungendo una tappa come ospite in un evento in Irlanda. Attualmente p impegnato in un tour per tutta l’estate tra Italia ed Europa.
a cura di Ilaria Guidantoni