Rimodulazione del debito e doppio aumento di capitale per un totale di 45 milioni di euro per Landi Renzo spa, società di Cavriago (Reggio Emilia) attiva nei settori della mobilità sostenibile e delle infrastrutture per il gas naturale, biometano e idrogeno, quotata all’Euronext STAR di Piazza Affari, controllata dalla famiglia Landi e partecipata da Itaca Equity Holding spa, holding di investimento dedicata alle special situation controllata da Tamburi Investment Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
La società ha infatti siglato un accordo con le banche creditrici (Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit) per la rimodulazione degli accordi di finanziamento a medio e lungo termine, nel contesto di un’operazione di rafforzamento patrimoniale che prevede anche l’ingresso del Fondo Salvaguardia Imprese, promosso dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (Mimit) e gestito da Invitalia (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, il Fondo, attivato per la prima volta nel 2020 per il salvataggio del gruppo di abbigliamento Corneliani (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscriverà un aumento di capitale sociale riservato da 20 milioni di euro, promosso unitamente a un ulteriore aumento di capitale in opzione, per complessivi 25 milioni, che sarà garantito sino a 20 milioni da Green By definition spa, socio di controllo di Landi Renzo, che a oggi possiede il 59,2% del capitale, e che è a sua volta controllato al 51% dalla famiglia Landi e per il restante 49% da Itaca Equity.
Tutti gli istituti di credito sopra indicati e sottoscrittori dei contratti di finanziamento hanno deliberato a favore dell’estensione delle scadenze delle linee di credito, confermato le condizioni economiche in essere, nonché concordato la definizione di nuovi livelli di covenant. “Sono in corso le attività di definizione dei testi contrattuali con queste banche la cui efficacia sarà subordinata, oltre che all’implementazione dell’intervento da parte di Invitalia, all’avvenuta esecuzione degli aumenti di capitale”, si legge nella nota diffusa ieri.
Questi interventi, previsti nel quarto trimestre del 2024, saranno sottoposti all’esame del consiglio di amministrazione di Landi Renzo nel corso di questo mese, mentre il Cda di Invitalia ha già dato il suo via libera all’investimento.
Il rafforzamento patrimoniale si è reso necessario, perché, come comunicato lo scorso marzo (si veda qui il comunicato stampa di allora), a fronte di ricavi consolidati per 303,3 milioni di euro nel 2023 (da 306,3 milioni nel 2022, si veda qui il comunicato stampa), il gruppo ha registrato un ebitda rettificato di soli 7 milioni (da 15,3 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 112,4 milioni (da 92,3 milioni). Una situazione che ha portato il gruppo a sforare i covenant finanziari. I dati 2023, peraltro, sono ancora quelli unaudited, perché la società lo scorso gennaio si era avvalsa della facoltà di esonero dalla pubblicazione delle informazioni finanziarie periodiche aggiuntive relative al IV trimestre 2023 e aveva comunicato che avrebbe messo a disposizione del pubblico la Relazione finanziaria annuale entro 90 giorni dalla chiusura dell’esercizio (si veda qui il comunicato stampa di allora). Lo scorso marzo, quindi, era stato dato incarico a Mediobanca, quale advisor finanziario con il mandato di supportare la società nell’analisi della situazione economico-finanziaria del gruppo e per l’assistenza nella formulazione di una strategia di riorganizzazione e ottimizzazione della struttura finanziaria
Ricordiamo che l’ingresso nel gruppo Landi Renzo di Itaca Equity risale al luglio 2022. Il deal, annunciato nel marzo di quell’anno, aveva visto la sottoscrizione di un aumento di capitale fino a 39,4 milioni di euro, in cambio di una quota di minoranza nelle cassaforti (Girefin e Gireimm) che detenevano il 59,2% della società (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione si inseriva nell’ambito di un aumento di capitale da 60 milioni di Landi Renzo che è stato sottoscritto per massimi 50 milioni dalla nuova controllante del gruppo, in parte con i fondi messi a disposizione da TIP e in parte con compensazione dei crediti vantati dalla famiglia Landi.
L’amministratore delegato Annalisa Stupenengo (ex Iveco) ha commentato: “Guardiamo al futuro con rinnovata fiducia. I passaggi appena annunciati assicurano all’azienda le risorse necessarie all’implementazione del nuovo piano industriale di durata quinquennale, con cui abbiamo tracciato la rotta di crescita per il nostro futuro, che sarà sempre più basato su innovazione e sostenibilità”.
E il presidente Stefano Landi ha aggiunto:”Il gruppo Landi Renzo è impegnato da tempo in un ambizioso piano di sviluppo. Con la nomina dell’ingegner Stupenengo in qualità di amministrato delegato abbiamo rafforzato la struttura manageriale, creando i migliori presupposti per dare nuovo impulso al percorso di crescita, che oggi compie un giro di boa fondamentale. L’ingresso di Invitalia testimonia la solidità del modello di business del gruppo, che ci ha consentito di raggiungere una posizione di leadership nel mercato. Il supporto di Invitalia, unito a quello dimostrato dai nostri azionisti di riferimento, ci consentirà di rafforzarci sul profilo patrimoniale e indirizzare al meglio le opportunità di crescita futura, posizionando il gruppo su un solido percorso di lungo periodo”.