Prima acquisizione nel campo del vino per Il Borro Tenuta Agricola srl che ha acquisito il 100% di Pinino srl Società Agricola, che produce Brunello e Rosso di Montalcino (si veda qui il comunicato stampa). L’acquirente è la società di Ferruccio Ferragamo cui fanno capo la Tenuta Il Borro e l’attività vitivinicola che viene svolta al suo interno (Borro Wines).
Il valore dell’operazione non è stato reso noto e la società, contattata da BeBeez, non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Secondo quanto riportato da WineNews si parla di stime fra i 10 e i 12 milioni di euro per un’azienda che, secondo voci, sarebbe sul mercato da diversi anni.
A vendere sono state le famiglie Hernandez e Gamon, che avevano acquisito la proprietà nel 2003. A rilevarla erano stati Max Hernandez e Andrea Gamon, che avevano lavorato insieme nell’industria della moda e poi avevano deciso di trasformare la loro passione per il vino in una professione, spiega il sito dell’azienda. Prima del passaggio di proprietà alla società dei Ferragamo il 100% del capitale faceva capo a Capston Limited e i due precedenti proprietari svolgevano il ruolo di amministratori.
Quale la ratio dell’operazione? Quest’accordo consente a Borro Wines di espandere l’offerta di vini pregiati, con l’obiettivo di rafforzarne il posizionamento nel settore enologico di alta gamma, spiega la società.
Fondata nel 1874, la cantina Pinino produce Brunello e Rosso di Montaclino da uve Sangiovese sulle colline di Montosolis, a nord del centro storico di Montalcino. La tenuta si estende su 21 ettari, di cui 16,24 a vigneto: 7,67 ettari di Brunello, 5,42 ettari di Rosso di Montalcino e 3,15 ettari di S. Antimo Sangiovese, spiega l’acquirente, che andranno a integrare i circa 84 ettari complessivi a vite de Il Borro. Fondamentale nella scelta dell’investimento da parte dei Ferragamo è stata la produzione annuale di circa 80 mila bottiglie di cui una considerevole parte di Brunello di Montalcino, che si aggiungeranno al portafoglio prodotti del Borro Wines.
Nel 2023 Pinino ha generato 747,5 mila euro di ricavi, con 72,2 mila euro di ebitda e 3,2 milioni di debiti finanziari netti (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
“Siamo entusiasti di questa acquisizione che ci permette di espandere la nostra produzione ma anche di arricchire la nostra offerta con un vino di prestigio come il Brunello di Montalcino, conosciuto e rinomato in tutto il mondo” ha commentato Ferruccio Ferragamo, presidente de Il Borro. “Si tratta di un investimento economico importante per la nostra realtà, che ci qualifica ulteriormente in termini di eccellenza. Con Il Borro Wines siamo impegnati in un progetto volto a garantire un’offerta di prodotti e di etichette sempre più ampia e di qualità. L’acquisizione della Tenuta Pinino ci consentirà inoltre di arricchire l’esperienza enogastronomica dei nostri ospiti: i nuovi prodotti saranno presenti infatti già da oggi in tutti i nostri ristoranti”.
Il Borro Toscana è di proprietà dal 1993 della famiglia di Ferruccio Ferragamo che lo gestisce con i figli Salvatore, particolarmente coinvolto nelle attività del settore enologico, e Vittoria, responsabile della sostenibilità.
La Tenuta si estende nel bacino del Valdarno Superiore su una superficie di 1100 ettari a coltivazione biologica e ha chiuso il 2023 con un fatturato che ha superato i 22 milioni di euro, +18% rispetto all’anno precedente, spiega la società, che specifica come il Borro Wines, segmento dedicato alla vitivinicoltura e all’enologia, abbia registrato una crescita del 20% rispetto all’anno precedente, con incrementi nelle vendite su tutti i mercati, in particolare quello asiatico (+54%) ed europeo (+53%) oltre ad un +4% nel mercato americano, che continua a rappresentare una delle principali aree di riferimento per i suoi vini.
Secondo Leanus, nel 2023 Tenuta Agricola Il Borro srl ha generato 20,1 milioni di ricavi, con 3,9 milioni di ebitda e 26,4 milioni di debiti netti (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ferruccio Ferragamo detiene il 97,95% delle quote, Giacomo, Olivia Aurora, Salvatore, Vittoria, Vivia, lo 0,34% ciascuno, mentre Giuseppe Anichini, Nicola Leone De Renzis Sonnino e Raffaella Pedani lo 0,11%.