Akeron, software house la cui compagine attuale nasce dalla fusione con l’omologa Nubess e dal contestuale ingresso nel capitale di White Bridge Investments (si veda altro articolo di BeBeez), ha annunciato ieri di aver chiuso un round d’investimento da 12 milioni di euro che sarà utilizzato per sostenere la strategia incentrata su internazionalizzazione ed intelligenza artificiale (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione porta a 30 milioni la raccolta di investimenti ottenuti in poco più di due anni, ha fatto sapere la società che – sostiene – sta attraversando il momento di massima espansione, con un incremento vicino al 50% delle vendite totali nel 2023, grazie a più di 70 nuovi clienti, e del 96% nella prima metà del 2024. A questo si accompagna una crescita del numero di persone di circa il 30% negli ultimi 12 mesi, ha detto l’azienda.
Akeron srl, che ha sede a Lucca (Italia), sviluppa soluzioni software per i reparti vendite, risorse umane e finanza, per gestire processi complessi non affrontati dalle piattaforme applicative aziendali. La società ha chiuso il 2022 (ultimo bilancio disponibile) con 4 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo per 3,6 milioni a fronte di un patrimonio netto di 3,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Tra i suoi clienti ci sono nomi di rilievo quali il Gruppo Fideuram Intesa Sanpaolo Private, Lavazza, Decathlon, Segafredo Zanetti, Prada, Randstad, per citarne alcuni.
Sono parte del team di gestione Pierluigi Pierallini, fondatore di Akeron e Tagetik, Marco Pierallini e Manuel Vellutini che hanno portato quest’ultima a crescere fino all’acquisizione da parte della divisione Tax & Accounting di Wolters Kluwer nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stata proprio la holding di partecipazioni White Bridge Investments, che aveva in portafoglio la società dal luglio 2014 (si veda altro articolo di BeBeez).
“L’aumento di capitale ci consente di concretizzare più velocemente gli obiettivi e la strategia industriale che avevamo pianificato. Si tratta di un nuovo capitolo sostenuto dalla completa fiducia dei nostri investitori: puntiamo a far crescere l’organico del 50% e triplicare il fatturato nei prossimi quattro anni”, ha spiegato Vellutini, co-CEO di Akeron. “Il primo cardine di questo aumento di capitale è l’internazionalizzazione: abbiamo tutte le carte in regola e la piena disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per accelerare quanto avviato. La dimensione internazionale rappresenta anche un valore per tutti i nostri stakeholder sia interni che esterni: un’esperienza sempre più ampia sui diversi mercati che arricchisce le nostre soluzioni e fa crescere la nostra community di clienti”.
“L’ulteriore aumento di capitale ci aiuterà a spingere ancora di più su un’innovazione senza fine” – ha aggiunto Pierallini, co-CEO della società. “Negli ultimi 12 mesi l’azienda ha puntato molto sulle nuove tecnologie per lo sviluppo di “mobile app” che semplificano l’adozione del software e l’engagement. Per venire incontro alla crescente domanda di applicazioni basate su algoritmi di AI, nel prossimo anno accelereremo sul rilascio di nuovi use case che ne sfruttano la potenzialità. Siamo un team di innovatori per vocazione, composto da appassionati di tecnologia e esperti di business che credono nella cultura del software. Una cultura che cresce e si spande anche grazie alla nostra community di clienti e all’adozione delle piu’ moderne tecnologie”.
“Siamo estremamente lieti di supportare Akeron in questo ulteriore processo di sviluppo” ha concluso Marco Pinciroli, CEO di White Bridge Investments, fondo che ha investito in Akeron fin dal primo round. “Conoscevamo già bene il management team per averli affiancati nella loro precedente esperienza imprenditoriale con Tagetik e non abbiamo esitato, fin dall’inizio, ad affiancarli in questo nuovo progetto. Akeron è un tipico esempio del nostro target di investimenti: aziende italiane ad alto potenziale, con una crescita sopra la media di mercato, che hanno bisogno di sostegno finanziario per affermarsi sui mercati internazionali, lasciandosi aperta anche la possibilità di potenziali acquisizioni che potremmo individuare nei prossimi mesi. Con questo nuovo round di investimenti vogliamo essere ancora al fianco degli imprenditori e del management alla guida di Akeron, per dare loro tutte le leve finanziarie a supporto dell’espansione senza mettere limiti alle occasioni di crescita”.
Ricordiamo che White Bridge Investments aveva acquisito il 35% di Tagetik, con un aumento di capitale di 27 milioni di euro a luglio 2014 (si veda altro articolo di BeBeez).
Fra le ultime operazione della holding d’investimento, una ventina di giorni fa, mediante White Lab spa, piattaforma costituita circa un anno fa, ha acquisito la mantovana Consult Service, che si occupa di servizi di consulenza e formazione alle imprese in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (si veda altro articolo di BeBeez).