Dopo il round da 16 milioni di euro del giugno 2022, guidato da Azimut con un investimento di 11 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez ), si rinnova la relazione fra il gruppo di asset management e la scale-up fintech Young Platform, che ha incassato un nuovo round da 2,65 milioni ,sottoscritto sempre dal gruppo di asset management (si veda qui il comunicato stampa).
Contestualmente a quest’ultima operazione ci sono state anche modifiche a livello di management, in primis con la nomina del nuovo presidente Nicolas Bertrand, manager con esperienza ventennale in Borsa Italiana e London Stock Exchange, già membro dell’advisory board della società. Inoltre, Alexandru Stefan Gheban, uno dei sei fondatori nonché cfo, è diventato amministratore delegato con, al suo fianco, Andrea Ferrero, come co-ceo, anche lui co-fondatore di Young Platform.
Ricordiamo che Young Platform è stata fondata a fine 2017 da Ferrero e Gheban con Samuele Raimondo, Andrea Carollo, Marco Ciarmoli e Daniele Rinaldi presso I3P, l’incubatore del Politecnico di Torino. L’allora startup aveva creato un token proprietario basato sulla blockchain di Ethereum e poi una community tramite la gamification con Stepdrop, che consentiva di convertire i passi della propria giornata in token. A fine 2019 Young ha lanciato l’omonimo exchange Young Platform, che consente di comprare e vendere criptovalute utilizzando euro.
La piattaforma si definisce leader in Italia per ventaglio di servizi crypto offerti e per dimensioni della community, che conta più di 2 milioni di utenti iscritti. Era un milione alla fine del primo trimestre 2022.
“Dal 2018 a oggi ogni fase di finanziamento ha progressivamente rafforzato le capacità operative e la presenza di mercato di Young Platform, spianando la strada per continue innovazioni ed espansioni”, ha ricordato Ferrero. “Con questa nuova operazione da 2,5 milioni di euro siamo lieti di ottenere la rinnovata fiducia da parte di un partner importante come Azimut, in vista di evoluzioni sempre più significative di prodotto e di servizi che porteranno Young Platform a costruire la prima piattaforma bancaria 3.0: una piattaforma bancaria senza confini che fonde perfettamente TradFi e Web3, integrando i servizi bancari tradizionali con le funzionalità innovative della DeFi, rendendo l’attività bancaria globale, più economica, più veloce e più semplice”.
“L’investimento in Young Platform è pienamente in linea con le nostre attività di venture capital volte a selezionare i migliori progetti innovativi in trend emergenti”, ha commentato Giorgio Medda, amministratore delegato di Azimut Holding, che ha aggiunto: “Il panorama delle criptovalute è in continua evoluzione e, nonostante non sia ancora accessibile direttamente da tutti gli investitori, è comunque essenziale affrontarlo con competenze, spirito critico e serietà. Queste qualità contraddistinguono l’exchange di Young Platform e siamo certi che il team, unendo tecnologia e visione, saprà sviluppare nuovi prodotti e servizi innovativi che potranno influenzare positivamente l’industria finanziaria”.
Ricordiamo che Young Platform, prima del round che aveva visto l’ingresso nel capitale da parte di Azimut, aveva già raccolto raccolto risorse da vari altri investitori. Nel giugno 2021 aveva infatti chiuso un round di serie A da 3,5 milioni di euro guidato da United Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). All’aumento di capitale avevano partecipato, fra gli altri, Ithaca Investments (fondata da Giorgio Valaguzza), Luca Ascani come scout di Accel, Max Ciociola (cofondatore e ceo della music data company Musixmatch, basata a Bologna, Londra e San Francisco) e Pietro Invernizzi (investitore nel venture capital inglese Stride).
Si era trattato del secondo aumento di capitale per Young Platform, dopo quello pre-seed raccolto in precedenza tra imprenditori dell’area di Alba, in Piemonte, e dopo i 787 mila euro raccolti con una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma britannica Seedrs nel giugno 2019, sulla base di una valutazione di 8,5 milioni di euro.
Inoltre, a marzo 2021 la società aveva ottenuto un finanziamento da 800 mila euro, garantito dal Fondo di garanzia per le pmi (si veda altro articolo di BeBeez), erogato da Banca Progetto, challenger bank italiana controllata dal 2015 da Oaktree Capital Management (si veda altro articolo di BeBeez) che, all’inizio di questo mese l’ha venduta al fondo statunitense Centerbridge Partners (si veda altro articolo di BeBeez).