NextSTEP (NextEnergy Sustainable Technology for the Planet), fondo di venture capital promosso da NextEnergy Group dedicato alla capitalizzazione e alla crescita di startup innovative nell’ambito della sostenibilità, ha annunciato il raddoppio del suo capitale, che raggiunge così i 6,4 milioni di euro. L’operazione è stata resa possibile da NextEnergy e i suoi team member che hanno investito infatti altri 3,2 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione rappresenta un significativo passo in avanti per il gruppo, che ha voluto fortemente la nascita di un fondo volto a supportare startup sustainable tech, il cui ambito d’impiego è la sostenibilità ambientale nel senso più ampio del termine, e che oggi coinvolge in prima persona i suoi dipendenti nel percorso di creazione di valore aziendale.
La nuova capacità del fondo permetterà a NextSTEP di espandere ulteriormente il proprio portafoglio, finanziando soluzioni sostenibili e tecnologie emergenti ad alto impatto innovativo in diversi settori chiave: efficienza energetica e rinnovabili; mobilità sostenibile; economia circolare; gestione dei rifiuti; accumulo di energia; efficienza idrica; agricoltura rigenerativa e naturetech.
“A due anni dalla nascita di NextSTEP abbiamo chiuso 14 investimenti, per un totale di 1,5 milioni di euro, in startup in fase pre-seed e seed. Grazie alla crescita costante del nostro portfolio e alla fiducia riposta nella capacità e nell’intraprendenza di giovani realtà imprenditoriali uscite da incubatori e acceleratori, NextEnergy Group ha deciso di proseguire il commitment e raddoppiare la portata del fondo, favorendo un impatto positivo alla crescita sostenibile della scena sustainable tech. Grazie al raddoppio del fondo, intensificheremo la ricerca di nuove opportunità di investimento, lavorando sempre a stretto contatto con giovani imprenditori, ricercatori e innovatori desiderosi di proporre idee all’avanguardia”, ha dichiarato Claudio Colombo, managing director di NextSTEP.
E Aldo Beolchini, managing partner e chief investment officer di NextEnergy Group, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di annunciare il raddoppio del fondo NextSTEP, che ha l’obiettivo di supportare startup che possano fare la differenza in settori diversi, ma legati ad obiettivi di sostenibilità. Vogliamo rafforzare il nostro impegno mantenendo la strategia focalizzata sull’identificazione di opportunità di investimento che non solo offrano potenziale di crescita, ma che siano in linea con i nostri valori di sostenibilità e impatto positivo concreto”.
NextSTEP è a oggi l’unico fondo VC in Italia dedicato al 100% agli investimenti in sostenibilità con target pre-seed. Ricordiamo che a luglio scorso NextStep aveva chiuso i suoi primi dieci investimenti per un totale di 1,09 milioni di euro stanziati nel settore cleantech.
NextStep investe soprattutto in Italia e Regno Unito, ma anche nel resto dell’Europa, al momento con un investimento in Svezia, e negli USA, sempre con un investimento, in startup impegnate nel settore cleantech, come lead investor in fase pre-seed, e come follower investor nella fase seed; per questo, l’interesse maggiore del fondo VC di NextEnergy Group ricade soprattutto su realtà imprenditoriali uscite da incubatori e acceleratori di startup, ma anche da università e centri di ricerca, puntando sulle capacità e l’intraprendenza di studenti e giovani innovatori.
In campo carbon offset, Bufaga (Italia) è stata la prima realtà su cui NextStep ha deciso di investire, supportando la creazione di un dispositivo intelligente per migliorare la qualità dell’aria con scopo di rimuovere gli inquinanti attraverso uno specifico processo di filtraggio, e di raccogliere dati sui livelli di inquinamento. The First Element (Regno Unito) è un altro pioniere delle soluzioni energetiche pulite grazie alla tecnologia Smart Tank, che consente di generare idrogeno verde in modo sicuro e scalabile. Per il settore biotech, una soluzione per la rimozione selettiva del mercurio tossico dall’acqua arriva da Atium (Svezia), che offre una tecnologia altamente efficace ed economica basata sull’elettrochimica. Il processo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è uno degli argomenti chiave in tema di smart city, nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità 2030: Iotilize.me (Italia) è una startup che migliora l’efficienza della raccolta dei rifiuti utilizzando sensori di livello di riempimento e algoritmi avanzati per ottimizzare i percorsi di raccolta. Ganiga (Italia), invece, ha brevettato i bidoni intelligenti Hoooly!, che comunicano con i cittadini, differenziano autonomamente i rifiuti grazie all’intelligenza artificiale. Sempre in tema di urbanizzazione e gestione smart della città del futuro, ToMove (Italia) innova la mobilità urbana con veicoli elettrici, dando priorità alla riduzione dell’impatto ambientale per migliorare la vita in città. Per il settore agricolo, le proposte arrivano da Nina.Energy (Ecuador, Regno Unito) che trasforma i rifiuti agricoli in biocarburanti solidi e biochar. Agrisky (Italia) offre invece una soluzione IoT e IA per l’agricoltura indoor per fornire crediti di carbonio ai suoi utenti, aiutando al contempo il processo decisionale al fine di migliorare le prestazioni agricole. Anche il settore moda non è rimasto escluso dai processi di innovazione ed efficientamento del processo produttivo grazie al lavoro di startup come MustHad (Italia), che fornisce una piattaforma data-driven automatizza per la gestione dei rifiuti, garantendo la tracciabilità e riportando i KPI di impatto. Un importante finanziamento di NextStep è stato dedicato alla space technology investendo su Chloris Geospatial (USA), startup in grado di integrare i dati provenienti da diversi satelliti di osservazione della Terra per fornire misurazioni precise dello stock di biomassa fuori terra, nonché dati sulla copertura e sui cambiamenti delle foreste.
Infine lo scorso giugno la società ha finalizzato il lancio di due programmi per startup su F6S e ha lanciato una call per startup con Ventive (si veda altro articolo di BeBeez).