Kyip Capital (l’ex Kyma Investment Partners sgr), sgr italiana indipendente con masse in gestione superiori a 190 milioni di euro, annuncia il primo closing a oltre 30 milioni della raccolta del suo nuovo fondo Kyip Impact Mission (KIM), che ha target di raccolta finale di 60 milioni. Si tratta di un’iniziativa innovativa nel panorama degli investimenti in Italia, progettata per sostenere aziende in grado di contribuire positivamente alla qualità della vita delle persone e della società (si veda qui il comunicato stampa).
A contribuire alla raccolta sono stati Fondo Italiano d’ Investimento sgr, uno dei più grandi family office italiani e noti imprenditori italiani, alcuni dei quali con rilevanti esperienze nel mondo della salute e benessere.
Il fondo, classificato come articolo 9 SFDR, si concentra su aziende ad alto potenziale di crescita attive nei settori della salute e del benessere, con un focus su nutrizione, cura, prevenzione e promozione di stili di vita sani e sostenibili. KIM prevede un ticket medio di investimento equity per operazione (prevalentemente di minoranza) tra i 3 e i 7 milioni di euro su aziende con un fatturato compreso tra i 5 e i 50 milioni.
A capo di KIM un team dedicato e guidato dal partner Eugenio Conforti, che si è unito a Kyip Capital sgr dopo esperienze consolidate in consulenza strategica, Investment Banking e Private Equity. Nel corso dei prossimi mesi il team si focalizzerà sulla finalizzazione di alcuni investimenti già nella pipeline.
Luigi Tommasini, Head of Funds of Funds and Strategic Initiatives di Fondo Italiano d’Investimento sgr, ha commentato: “Il fondo promosso da Kyip con Fondo Italiano come cornerstone investor è un concreto esempio di come Fondo Italiano, attraverso FOF Impact, stia promuovendo anche lo sviluppo degli investimenti ad impatto in Italia facilitando la nascita di nuovi team, la partenza di nuovi fondi e l’attrazione di capitale istituzionale verso questa tipologia di iniziative che coniugano il ritorno finanziario con la dimensione dell’impatto sociale e ambientale”.
Luciano Hassan, presidente e founding partner di Kyip Capital sgr, ha aggiunto: “Da sempre in Kyip Capital crediamo che innovazione e sostenibilità siano due elementi imprescindibili nella creazione di valore e che nel private equity ci sarà una naturale convergenza nel lungo termine tra strategie cosiddette tradizionali e quelle ad impatto. Il raggiungimento del primo closing di un nuovo fondo con una strategia di investimento innovativa per l’Italia come KIM si integra perfettamente nella nostra strategia. Siamo certi che essere tra i first movers in questa asset class in Italia consentirà di ottenere ottimi ritorni per gli investitori e al contempo di acquisire ulteriori competenze nel mondo della sostenibilità, ponendoci all’avanguardia in Italia in tale ambito. Ci tengo inoltre a ringraziare gli investitori che hanno garantito i commitments necessari per partire con questa nuova iniziativa, dimostrando visione sugli sviluppi del mondo del Private Equity del prossimo decennio”.
KIM è tra i pionieri dell’Impact Investing in Italia e si qualifica come prodotto ex articolo 9 del Regolamento EU SFDR, che riconosce i prodotti finanziari impegnati in strategie di investimento volte a promuovere obiettivi di sostenibilità. La strategia del fondo mira a migliorare l’accessibilità alle cure, promuovere il benessere fisico e mentale, e incentivare modelli di vita sani e sostenibili. Si allinea ai principi dell’Impact Investing, già affermato nei mercati anglosassoni e del Nord Europa, che prevede di coniugare significativi risultati finanziari con il raggiungimento, intenzionale e misurabile, di obiettivi di impatto sociale derivanti dalle attività delle aziende target.
La sgr, lo scorso marzo, ha effettuato la sua prima acquisizione nel segmento della formazione professionale con l’Istituto Volta, scuola di specializzazione in ambito informatico (si veda qui il comunicato stampa). A vendere sono stati Alessandro e Fabrizio Tittozzi, a cui sinora la società faceva capo per il 50% ciascuno. Il deal è stato realizzato mediante il suo fondo dedicato alla trasformazione digitale, che ha chiuso la raccolta a 160 milioni di euro il 6 dicembre 2023, secondo quanto risulta a BeBeez (si veda altro articolo di BeBeez).
Kyip Capital, fondata nel novembre 2020 da Hassan (già alla guida del private equity di Intesa San Paolo, e senior advisor per Alpha Private Equity), Gianluca Losi (già partner di TEC, il club deal di Mediobanca e prima ancora director di Alpha Private Equity), Michele Fontana Sabatini (ex direttore di Pillarstone e Bregal Capital) e Carlo Privitera (con un passato in Investindustrial a New York, dove era operating partner e responsabile per la digitalizzazione delle società in portafoglio, e in Luxottica) (si veda altro articolo di BeBeez), punta a una crescita organica, mediante un rafforzamento dell’offerta didattica, e ad uno sviluppo tramite acquisizioni di aziende complementari oltre che ad accordi accordi con associazioni di categoria e distretti industriali.
Ricordiamo che la sgr ha creato in modo progressivo il polo Plena Education, dapprima (nel corso del 2021) acquisendo partecipazioni in Scuola Politecnica di Milano e in Ferrari Fashion School. Successivamente, a luglio 2022, è diventata primo azionista di K-Now, piattaforma di servizi di formazione di livello avanzato, sottoscrivendo un aumento di capitale di circa 7 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Le risorse sono state utilizzate per acquisire il 90% di Saint Louis College of Music e finanziare la crescita di K-Now, che comprendeva anche Rome University of Fine Arts (RUFA).
Un anno dopo, a luglio 2023, K-Now ha dato vita alla holding Plena Education, che conta 4.200 iscritti e un fatturato di 24 milioni di euro, generato dalle sei realtà che lo compongono, che sono attive nelle belle arti (RUFA, Rome University of Fine Arts), del design (SPD, Scuola Politecnica di Design, a Milano; e MADE Program a Siracusa), della moda (Ferrari Fashion School a Milano), della musica (Saint Louis College of Music a Roma) e della mediazione linguistica (Ciels Group, con sedi a Padova, Brescia e Bologna).