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Si è conclusa con un’adesione per un totale di azioni pari al 93,92% del capitale venerdì 12 marzo 2021 l’opa del gruppo canadese quotato a Toronto ATS – Automation Tooling Systems Inc. su CFT spa (si veda qui il comunicato stampa e qui il Documento d’opa), storica società fondata nel 1945 e con sede a Parma, leader tecnologico nelle nicchie di mercato dello smistamento, lavorazione e confezionamento di prodotti alimentari freschi, quotata all’Aim Italia dal luglio 2018,
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quando era sbarcata sul mercato a seguito della business combination con la Spac Glenalta (si veda altro articolo di BeBeez).
L’offerta era partita lo scorso 8 febbraio (si veda altro articolo di BeBeez) dopo l’approvazione di Consob, che l’aveva sospesa a fine gennaio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) al fine di riesaminarla alla luce della nuova normativa sul golden power, entrata in vigore lo scorso 14 gennaio (si veda altro articolo di BeBeez). L’opa era stata annunciata nel dicembre 2020, al prezzo di 4,60 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez), corrispondenti a una capitalizzazione di 88,1 milioni di euro e a un enterprise value di 9,5 volte l’ebitda del 2019, che era stato pari a 17,5 milioni di euro, a fronte di 254 milioni di ricavi e un debito finanziario netto di 43,4 milioni.
Nel dettaglio, sulla base dei risultati provvisori dell’offerta comunicati dal global coordinator Unicredit, risultano portate in adesione all’opa: (i) azioni ordinarie, pari al 92,75167% del capitale sociale; (ii) tutti i 3 milioni di azioni a voto plurimo; e (iii) e il 98% delle azioni speciali. Con il risultato che appunto all’opa sono state apportate azioni che rappresentano il 93,92313% del capitale sociale di CFT, per un controvalore complessivo di 82,78 milioni di euro. Visto che la percentuale in questione supera il 90%, ai sensi del Regolamento Aim Italia ciç significa che scattano automaticamente i presupposti per il delisting, senza necessità di preventivo assenso degli azionisti di CFT. Il delisting avrà effetto dal prossimo 22 marzo.
Ricordiamo che l’operazione è stata sostenuta dalla famiglia Catelli, rappresentata dal presidente Roberto Catelli e dall’amministratore delegato di CFT, Alessandro Merusi, che prima dell’opa detenevano il 38,5% del capitale sociale ordinario (e il 60,6% dei diritti di voto) e che hanno poi assunto l’impegno irrevocabile di portare le loro azioni all’opa.
L’obiettivo del gruppo ATS a valle dell’operazione è promuovere, tramite il proprio know-how e presenza globale, la crescita di CFT, che diventerà un elemento fondamentale del gruppo ATS. Il gruppo ATS fornirà infatti a CFT una guida strategica focalizzata sulla crescita del valore del business nel medio-lungo termine, nonché l’opportunità di beneficiare delle sinergie derivanti dall’ingresso di CFT nel gruppo. Il gruppo ATS sfrutterà la propria impronta globale ben consolidata e il suo ruolo leadership nel settore dell’automazione per supportare CFT nel percorso di crescita in nuovi mercati. A esito dell’offerta, CFT manterrà le sedi principali a Parma e continuerà ad operare attraverso le sue strutture operative che il gruppo ATS intende mantenere in Italia, considerandole, insieme al know how dei dipendenti, il fulcro del valore offerto.
CFT è un gruppo leader nella produzione di impianti chiavi in mano per l’industria alimentare, quotato all’Aim Italia dal luglio 2018, quando era sbarcata sul mercato a seguito della business combination con la Spac Glenalta (si veda altro articolo di BeBeez). CFT vanta una base clienti globale, un portafoglio di marchi leader di mercato e otto impianti in Italia, Spagna, Germania e Ucraina. Con 140 brevetti, nel 2019, CFT ha generato ricavi per 254 milioni di euro con un ebitda di 17,5 milioni di euro. Circa il 40% del suo fatturato proviene dall’Europa, il 23% dal Nord America e il resto da altre regioni. CFT realizza il 30% del fatturato dalla vendita di singole macchine, il 50% da sistemi completi e il 20% dall’aftermarket.
Il gruppo ATS è leader nelle soluzioni di automazione e opera nella pianificazione, progettazione, costruzione, messa in opera e manutenzione di sistemi automatizzati di produzione e assemblaggio, ivi inclusi prodotti di automazione. Fondata nel 1978, la società capogruppo del gruppo ATS impiega circa 4.200 persone in 20 stabilimenti di produzione e oltre 50 uffici in Nord America, Europa, Sud-Est asiatico e Cina. Le azioni della società capogruppo del gruppo ATS sono quotate alla Borsa di Toronto. ATS nel dicembre 2018 aveva annunciato l’acquisizione di Comecer, leader nella progettazione e manifattura di apparecchiature e sistemi di isolamento destinati all’industria farmaceutica e alla medicina nucleare, sino a quel momento controllata dalla famiglia Zanelli e partecipata dal fondo Principia III Healthcare, gestito da Principia sgr (si veda altro articolo di BeBeez).