Questo è il fine settimana di Affordable Art Fair a Milano. Una lunga storia. Tutto iniziò nel 1999 al Battersea Park di Londra dove solo una decina di migliaia di appassionati andarono a vedere ma, soprattutto, a cercare di accaparrarsi almeno un esemplare delle migliaia di dipinti, sculture, fotografie e stampe di artisti contemporanei. Il tutto in un ambiente tranquillizzante e certo non paludato. L’ideatore? Will Ramsey (ritratto qui a lato). Come con un figlio, Will ha visto crescere la sua creatura. Gli ultimi numeri citano, oltre 210.000 visitatori ogni anno alle mostre di Affordable Art Fair, mostre dove sono presenti un mix di galleria locali e non che espongono opere d’arte a prezzi accessibili prodotte da astri nascenti ma anche da artisti già noti. Gli eventi vengono organizzati in 10 città al mondo: Londra, New York, Amsterdam, Hong Kong, Amburgo, Bruxelles, Singapore, Milano, Stoccolma e Bristol. Ogni fiera ha, al suo interno, un insieme di spettacoli d’artista, conferenze, tour innovativi, workshop pratici, attività per bambini, musica dal vivo e ristoranti e bar irresistibili; rendendo le fiere stesse una meta per un giorno in famiglia. Non sorprenda quindi che ad oggi oltre 2,3 milioni di persone hanno visitato una Affordable Art Fair, portando a casa oltre 450.000 opere d’arte. La regola che accomuna le mostre è che i prezzi stanno tra i 100 e i 6.000 euro. Un’occasione per chiunque voglia iniziare una propria collezione.
Il fine settimana che abbiamo davanti quindi val la pena recarsi Superstudio Più. Vi troverete ben 85 gallerie internazionali. I nomi? Sono superlativi. Tra i quali spiccano l’ArtBlue di Singapore specializzata sull’arte vietnamita e Le Containerer di Marsiglia (che ha per sede proprio un container e per questo opera d’arte essa stessa). Artisti? Claudio Destito, Veronica Green, Lars Tunebo, Guim Tió Zarraluki, Phuong Quoc Tri, lo scultore iberico Alejandro Monge, Hugo Cantin che riutilizza fotogrammi di vecchi film oltre al famoso gatto giallo che cammina sui muri di Monsieur Chat, per non parlare delle calligrafie di Mizuho Koyama.
Ci fa piacere menzionare la sezione dedicata ai giovani, curata da Angelica Gatto ed Emanuele Riccomi, giovani curatori provenienti da CAMPO, il corso promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che hanno fatto la selezione degli artisti da presentare nello spazio Young Talents.