La Fondazione MIA (Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo) ha ospitato, il 15 ottobre in Sala Piatti nella città orobica, il concerto di beneficenza «Stabat Mater. La musica che fa bene», a favore del Centro Benedetta D’Intino Onlus, nato nel 1994 a Milano, grazie a Cristina Mondadori. La Fondatrice nei suoi ricordi spesso diceva: «La tradizione di famiglia mi avrebbe voluta editore, ma avevo un sogno più grande: essere d’aiuto a tutti quei bambini con cui la sorte è stata poco generosa». Il progetto parte dalla sua volontà di ricordare la sua prima nipotina, Benedetta, scomparsa prematuramente, creando una struttura che assistesse bambini e ragazzi con disabilità comunicativa e disagio psicologico e che si prendesse cura delle loro famiglie.
Il Centro Benedetta D’Intino Onlus si prende cura, ogni anno, di oltre 400 bambini con grave disabilità comunicativa e con disagio psicologico. Attraverso il settore clinico di Comunicazione Aumentativa Alternativa, il Centro si impegna ogni giorno perché anche chi non può parlare possa cominciare ad esprimere delle scelte, raccontarsi, condividere le proprie emozioni, sentirsi finalmente parte del mondo. La struttura, tra gli altri servizi, ha al suo interno un Programma di Comunicazione specifico per l’Autismo. Il settore clinico di Psicoterapia si prende cura di bambini e famiglie che hanno bisogno di un supporto psicologico per affrontare traumi o situazioni di disagio.
L’evento è stato sostenuto da Pangea S.r.l. e Fondazione Credito Bergamasco ed è stato organizzato anche grazie alla collaborazione dell’architetto bergamasco Maurizio Orlandi, ambasciatore del Centro.
Due le artiste ormai al fianco del Centro Benedetta D’Intino Onlus, che si sono esibite, accompagnate dall’Orchestra del Conservatorio Gaetano Donizetti, Eleonora Contucci (soprano) ed Eufemia Tufano (mezzosoprano), ritratte nelle due foto a lato (la Contucci a sinistra e la Tufano a destra). L’esibizione, incentrata sullo Stabat Mater di Pergolesi, ha consentito alle due artiste di mettere in luce le loro qualità vocali che la critica musicale presente non ha potuto fare a meno di evidenziare. Il concerto è stato un vero e proprio momento di condivisione e di sensibilizzazione delle cause che sostiene il Centro Benedetta D’Intino, momento vissuto anche assieme a tutte quelle famiglie bergamasche che con grande forza volgono il loro sguardo verso un futuro migliore per i loro bambini, per dare voce, con la musica, a chi non può parlare.
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