Sei figlia di un’epidemia, dicono. Di quale? Mi chiedo. Se cammino tra la gente, mi sembrano tutti ammalati, ammuffiti e stanchi di respirare cancro, di parlare attraverso metastasi, di emanare radiazioni chemioterapiche. Un virus si aggira tra noi. Quale? Me lo chiedo ancora. È sempre la stessa domanda su che razza di creatura è, l’uomo. Una malattia, in fondo, lo compie in tutta la sua potenza, la morte dopo tutto è una sconfitta, morire così, di vecchiaia magari, è una partita persa, mentre un male che ci sale dentro è la potenza dell’io che ci autodistrugge, siamo noi, perfettamente compiuti, completamente naturali e naturalizzati, ci creiamo l’edera dentro perché è questo che siamo: edere. L’uomo che si ammala è un uomo sincero. Chi sopravvive finge di meritare la vita, ma la vita è qualcosa di così irrinunciabile da allontanarsi, nella sua essenza, da tutto ciò che è umano. L’uomo è infatti rinuncia. Vedrai, Teresa, che rinunciamo a tutto ciò che ci farebbe vivere e perseguiamo solamente la nostra intima natura: che ci rende uomini davvero, cancerosi e malati. Noi desideriamo ardentemente e contro natura compiere noi stessi, diventare nel tempo intimamente umani, morire per scelta interiore, per nostra onestà e decadenza. Noi decadiamo, Teresa, perché non siamo capaci di altro. Noi ci ammaliamo per sopravvivere a noi stessi. Cos’è un’epidemia, se non un agente esterno che ci agisce come fossimo marionette governate dalla paura, che ci istiga alla cattiveria, pungendoci nella nostra aggressività repressa, svelandoci gli uni agli altri nel nostro inconfessato desiderio d’isolamento? Noi siamo incapaci di amare principalmente perché siamo incapaci di essere qualcosa di diverso dagli uomini che siamo. Noi idolatriamo la nostra patria naturale, per non spingerci altrove che nel limite del nostro confine umano. Noi siamo rinuncia, Teresa. Rinuncia ad oltrepassare e rinuncia a non essere ciò che siamo. Siamo noi, Teresa, l’epidemia.
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Bernardo Giusti, nato a Firenze nel 1990, giovane speranza tra i romanzieri italiani ha pubblicato recentemente “Bivium” Edizioni Masso delle Fate. Teresa è appena nata e Bernardo Giusti ha scelto Bebeez, nelle scorse settimane per condividere l’attesa per la prossima venuta, e adesso la gioia della presenza fisica.