Dal 9 gennaio in sala Acqua alle corde, commedia di Paolo Consorti con Enzo Iachetti, Cristiano Caldironi, Elio, Giobbe Covatta, Vito e Natasha Stefanenko. Distribuzione Kimera Film e Opera Totale. L’apparenza di una commedia dall’humour demenziale e con un andamento volutamente sgangherato come la vicenda che racconta, si rivela gustosissima anche se lascia l’amaro in bocca. Una vicenda in agrodolce, ben interpretata, con gli attori calibrati sui loro ruoli e un finale non lieto. L’epilogo rivela il tema della solitudine umana e di quello che conta davvero nella vita. Originale proprio per questo sviluppo e con un buon ritmo. Dopo l’anteprima al Capri-Hollywood International Film Festival, arriva in sala una commedia alternativa diretta da Paolo Consorti, distribuita da Kimera Film e Opera Totale e prodotta dalla stessa Opera Totale, con Ph Music Works. Il cast, che vede come protagonista l’emergente attore ravennate Cristiano Caldironi, è interpretato da Enzo Iachetti nei panni di Papa Sisto V, Elio nei panni di un cantastorie, Giobbe Covatta in quelli di un parroco di paese e Natasha Stefanenko in quelli di una ‘donna della discordia’. Nel film anche Vito (nome d’arte di Stefano Bicocchi), Rebecca Liberati, Stefano Nosei, Guenda Gloria, Fabrizio Apolloni, Valeria Romanelli, Roberto Rossetti, Andrea Caimmi, Debora Bianco, Mirco Abbruzzetti, Pier Massimo Macchini e Rocco Ciarmoli.
Acqua alle corde, realizzato con il sostegno di Regione Marche, Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura, i Comuni di Montalto, Colli del Tronto e Offida, oltre che Fondazione Carisap, Amat e i Comuni di Grottammare, Cossignano e Ripatransone, sarà presto presentato in numerosi festival, dal London Movie Awards al DMOFF Film Festival, dal Sofia International Film Festival al BIFF Festival, passando per l’Italian Comedy Festival Los Angeles.
La vicenda si svolge a Montalto, un paesino sconosciuto della Marche dove, nel 2021, in occasione della storica ricorrenza dei 500 anni dalla nascita di Papa Sisto V, il sindaco del paese natio del famoso pontefice, ingaggia un autore marchigiano di musical religiosi, Angelo Santini, uomo religioso e dimesso che praticamente è mantenuto dalla moglie che ama moltissimo, per realizzare uno spettacolo ispirato alle famose vicende papaline. Tra queste Angelo ne riadatta una, sotto l’ingombrante supervisione del parroco, e l’intitola Acqua alle corde, ispirandosi alla nota vicenda dell’obelisco di Piazza San Pietro. Il sindaco preme molto sul fatto che questo spettacolo debba avere una risonanza importante, e sollecita Angelo a trovare una compagnia teatrale degna di richiamare l’attenzione dei media. Angelo, quindi, coinvolge una compagnia di musical di altissimo livello che, forte della propria autonomia, sconvolge completamente lo spirito religioso dell’opera, portandola in una dimensione demenziale e innescando, di conseguenza, imprevedibili tensioni all’interno del paese. La fame di sangue e sesso della stampa sarà appagata; il povero Angelo, timidissimo, vittima di tutta la vicenda e preda quasi senza momenti di gloria.
Chi è Paolo Consorti
Artista, autore e regista cinematografico. Ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti. Dopo alcune collaborazioni cinematografiche che lo vedono al fianco del Premio Oscar, Sergej Fëdorovič Bondarčuk, esordisce nel ’91 con una mostra personale al Palazzo Ducale di Urbino. Nel 1992 il filosofo Hans-Georg Gadamer paragona Consorti per il “contrasto tra equilibrio pittorico e drammaticità dell’uomo moderno e post#moderno” al tormentato Bosch. Nel 1994 il critico d’arte Pierre Restany riconosce nell’opera di Paolo Consorti “l’emergenza di uno stile post-moderno del sublime”. Nel 2006 vince il Premio Casoli. Nel 2008 è tra i Top 100 di Flash Art sulla giovane arte italiana. Nel 2011 è invitato alla 54a Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Espone inoltre al Macro e al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Palazzo delle Papesse di Siena, al Museo Madre di Napoli, al Teatro Margherita di Bari e al Palazzo Reale di Milano. Ancora nel 2011, la Rai 3 produce il docufilm “Rebellio patroni”. Nel 2012 gira il suo primo film lungometraggio “Il sole dei cattivi” con Nino Frassica e Luca Lionello, premiato come Miglior film nel Film Festival dei Popoli in Umbria. Nel 2013 firma già il secondo film “Figli di Maam” che otterrà Lo Special Screening al Sofia International Film Festival e vedrà, oltre a Luca Lionello ancora protagonista, la partecipazione di Franco Nero e Alessandro Haber. Nel 2018, torna ancora pittore, per una mostra personale al Museo Macro di Roma. Nel 2019 torna a dirigere un Lungometraggio ambientato a Cuba dal titolo Havana Kyrie, con Ron Perlman, Franco Nero, Yacqueline Arenal e Jorge Perugorria. Il film ha partecipato al Festival Latino Americano de l’Habana e al Film Fest di Los Angeles. Sempre a Cuba, realizza mostre personali alla Galleria Continua e alla sede UNEAC di Cuba. Segue un’altra personale, nel 2019, alla Galleria Gaglierdi&Domke di Torino, mentre è in corso la lavorazione del film Anime borboniche, girato alla Reggia di Caserta, scritto e diretto insieme a Guido Morra ed interpretato da Ernesto Mahieux, Susy Del Giudice, Giobbe Covatta e Giovanni Esposito.
a cura di Ilaria Guidantoni