Apre oggi i battenti Verona Legend Cars, la fiera delle auto storiche, giunta alla sua quinta edizione, che si terrà alla Fiera di Verona fino a domani. All’evento saranno presenti oltre mille vetture storiche presentate dai migliori commercianti europei, affiancate da quelle degli appassionati in raduno: Bmw Z3, Bmw serie 8 E31, Alfa Romeo 916, Volkswagen Corrado, Fiat 128.
Le auto classiche da anni costituiscono un importante segmento del mercato degli asset alternativi e rientrano nei gruppo dei cosiddetti “passion investment”.
L’anno scorso non è stato un anno particolarmente caldo per il mercato, anche se si sono viste alcune singole vendite da record. L’Ademy Classic Car Index (ACCI) Turnover, che si basa sul giro d’affari delle aste analizzate, ha chiuso il 2018 a quota 368 punti: stabile rispetto 2017 e in calo rispetto ai livelli record del 2015. L’ACCI Number of cars, che riflette il numero di auto vendute, rivela invece un leggero incremento annuo e ha raggiunto nel 2018 i 370 punti, con una crescita del +1,6% sul 2017.
Lo rileva il Classic Car Report 2018, realizzato per il report Art Finance 2019 di Deloitte da ADEMY Ltd (Automotive Data Evaluation Market Yield), società con sede a Londra che integra un network di esperti del mercato delle auto classiche in Europa e Usa. Nell’ultimo anno, il settore ha visto una consistente offerta, che ha fatto salire il numero di auto storiche messe all’asta: circa 10.900, con un incremento annuo dello 0,78%. I prezzi sono quindi scesi, così come i ricavi (1,6 milioni di euro, -0,9% rispetto al 2017) ma al contempo è scesa lievemente la percentuale media di invenduto.
Due sono state le aggiudicazioni record dell’anno: una Ferrari 250 GTO, venduta per 48,4 milioni di euro da Sotheby’s (il prezzo più alto mai raggiunto da un’auto in un’asta pubblica) e una Duesenberg SSJ Roadster del 1935, battuta all’asta per 22 milioni di euro da Gooding.
Le auto classiche si possono dividere in tre segmenti: Small Cap (prezzo inferiore ai 100 mila euro); Mid Cap (prezzo compreso fra 100 mila euro e 1 milione) e Top Lot (prezzo superiore al milione di euro). Stabili le Small Cap: il numero di auto vendute è salito dello 0,8%, mentre il fatturato è sceso dello 0,9%; male le Mid Cap, che sono scese del 4% sia in termini di unità vendute che di volume d’affari; boom per le Top Lot, con un fatturato in salita del 3,9% e il numero di auto vendute del 14,6%, complice l’ingresso di capitale dei nuovi collezionisti investitori di alto livello. Le auto Top Lot, pur essendo solo il 2% del totale, hanno generato il 44% circa del fatturato, seguite dalle Mid Cap (17%). A livello di marchi, i preferiti sono Ferrari, Porsche e Aston Martin. Le auto storiche possono essere classificate in base al periodo storico di realizzazione in diversi segmenti: Classic (costruite nel 1946-1964); Post Classic (1965-1974); Instant Classic (costruite fra il 1997 e oggi). Sono soprattutto queste ultime ad aver avuto i risultati migliori in termini di numero di transazioni.