Acquistare opere d’arte on line, la nuova frontiera del settore
L’acquisto di opere d’arte su canali online è da diversi anni un business di notevoli proporzioni e si calcola che il giro d’affari delle vendite sul digitale di opere d’arte abbia superato i 4 miliardi di dollari già nel 2017. Le piattaforme online consentono di reperire dati e informazioni per acquistare online o successivamente dal vivo opere d’arte. Oggi sempre più artisti e gallerie sentono l’esigenza di accedere a un luogo virtuale dove avvengono acquisti che, per il mondo dell’arte, interessano principalmente le opere più che i servizi. Nasce così Art&Shop di Alessio Musella, Editore Exit Urban Magazine e curatore di mostre ed eventi d’arte. Insieme a Stefano Carlini, Founder di SC WEB AGENCY ha
creato una piattaforma che aspira a essere un contenitore onnicomprensivo di informazioni su categorie legate al mondo dell’arte, dalla moderna, e contemporanea, passando per l’arte antica, i gioielli d’arte fino ad arrivare al design e al reseller. Questo spazio offre anche uno spaccato sull’arte italiana mettendo direttamente in contatto artisti e fruitori, collezionisti e privati. La piattaforma, che comodamente divide le opere per categorie, consente di comprare direttamente da artisti ed è nata da una serie di considerazioni.
La crescita evidente di spazi digitali, i marketplace, piattaforme di scambi commerciali in cui artisti e gallerie possono proporre l’acquisto di opere ai collezionisti di tutto il mondo, sono ormai un dato di fatto. Ogni utente ha un suo specifico catalogo indicizzato e gestisce gli ordini in autonomia, così come i resi, le transazioni e la documentazione necessaria per vendere l’opera. I marketplace mirano a generare un enorme traffico di utenti, creando così maggiori possibilità di vendere le opere attraverso questo canale. L’aumento di visibilità e la crescita di networking è un altro punto a favore delle piattaforme, entrando a far parte di una community in grado di creare connessioni con collezionisti internazionali. Laddove richiesto sarà possibile usufruire di servizi collaterali a supporto del proprio business come consulenze per la definizione e il potenziamento di strategie digitali e curatele. In particolare Alessio Musella è partito dal presupposto che vendere le opere di un artista on-line permette agli artisti di accedere ad un pubblico di compratori presente in tutto il mondo. In particolare Art&Shop nasce con l’obiettivo di dare uno spazio di promozione agli artisti – pittori, scultori, fotografi e non solo – temporalmente determinato in dieci giorni al mese, fissando come priorità la realizzazione di una comunità di acquirenti molto ampia. Essa, per semplificare, funziona come una sorta di Black Friday dell’arte. Sarà creato nello specifico un articolo su www.artandinvestments.com nel quale saranno inserite le 3 opere scelte con didascalie di riferimento e link alla pagina dedicata in piattaforma. Il prezzo dovrà essere inferiore del 40% rispetto al coefficiente ufficiale dell’artista e non sarà rilasciata nessuna commissione alla piattaforma per le eventuali transazioni di acquisto che saranno gestite direttamente dal venditore e il compratore. In particolare sulla scheda sarà segnalato una breve biografia dell’artista (per il quale il costo sarà di 50 euro per dieci giorni), il prezzo ufficiale dell’opera, il prezzo scontato. Il link ai social dell’artista, un link a un video, se presente, dell’artista, una mail di contatto e un’intervista dedicata.
Abbiamo incontrato Alessio Musella, che divide la sua vita tra Milano e Forte dei Marmi per chiedergli come sia nata l’idea?
“Nel mercato dell’arte molte sono le piattaforme nate negli ultimi anni. L’errore di fondo è, secondo me, puntare tutto sulla vendita, cosa mai semplice, soprattutto quando si parla di arte moderna e di artisti emergenti; l’arte deve piacere, ma è buona norma anche poterla valutare dal vero, cosa che è possibile fare solo una volta ricevuta a casa e già pagata, e di norma non c’è un rimborso in caso non piaccia una volta arrivata.
La vera importanza deriva, invece, dalla visibilità data dalle piattaforme, ed è per questo che solitamente l’artista decide di pagare un fisso, più, in alcuni casi, una percentuale sulle vendite alla piattaforma.
Va da sé che tanti più visitatori giornalieri ha la piattaforma, tanto è più appetibile per l’artista.
Solitamente le piattaforme gestiscono anche la parte economica, ricevendo i pagamenti e garantendo la spedizione dell’opera, trattenendo la sua percentuale per poi pagare l’artista.
La maggior parte delle piattaforme ha un format di inserimento che vive gestito direttamente dall’artista, oppure dal personale dedicato. L’abbonamento dura di media un anno rinnovabile.
La nostra idea nasce, dopo un’analisi attenta delle piattaforme esistenti, e soprattutto da diverse interviste fatte a curatori, galleristi e ovviamente artisti per prendere nota di cosa si aspettano da questo servizio, cosa funziona già e cosa è migliorabile.
Abbiamo così optato per la massima semplicità veloce e diretta, un massimo di 3 opere al mese da poter inserire per ogni artista, che però saranno acquistabili solo per 10 giorni con un ribasso dal prezzo ufficiale del 30%; l’acquirente avrà 10 giorni per valutare l’offerta, dopo di che con le condizioni stabilite, non potrà più procedere all’acquisto.
L’inserimento lo curiamo noi per evitare miss understanding che sono spesso alla base dell’insoddisfazione degli artisti che erroneamente inseriscono le loro opere. Ora non gestiamo noi le transazioni, ma mettiamo in contatto direttamente le due parti.
Nessuna percentuale va lasciata ad Art&Shop, il servizio ha un costo ogni volta che l’artista decide di inserire le proprie opere, in questo modo si lascia piena libertà all’utente di decidere quanto investire.
Il costo è stato deciso volutamente basso per poter permettere a chiunque di poter almeno provare il servizio, per poi decidere senza obbligo alcuno se riprovare il mese successivo o quando lo riterrà opportuno.”
Qual è la tua aspettativa nel breve periodo? “Come accennato prima, il primo step è legato per forza alla visibilità della piattaforma, e l’inserimento di quante più opere per poter dare ampia scelta al fruitore una volta entrato in Art&Shop.”
Quali sono i criteri di selezione degli artisti? “Non esistono criteri, perché ritengo che non ce ne siano nel mondo dell’arte. Non c’è l’arte di serie A o di serie B, c’è quella che ti arriva e quella no, ma il pubblico e vario e è fondamentale inserire ogni tipologia di opere proprio per dare il massimo della scelta al fruitore.”
Hai già degli artisti selezionati?
“I primi artisti che hanno aderito sono inevitabilmente quelli che da anni seguono i nostri curatori il nostro blog e il nostro magazine, ma anche se siamo appena partiti con la campagna comunicazione e la piattaforma non è ancora online, molte sono le mail arrivate per chiedere informazioni.”
Ci presenti la prima selezione di opere?
“Proprio per far comprendere quanto siano diverse le opportunità legate alle opere in Art&Shop basti pensare che i primi sono Silvia Salvadori, esperta di arte rinascimentale; Matteo Dropsy con un art toy, Devils Killa nella sezione reseller, perché i primi 10 art toy limited edition sono stati venduti e c’è un privato che ha deciso di rimetterlo in vendita con un prezzo maggiorato; Sandra Menoia astrattista; Mario Vespasiani; Nicola Stradiotto, illustratore; e Daniele Vannini, fotografo.
Le categorie di inserimento sono diverse a seconda della tipologia dell’opera, volutamente abbiamo aggiunto anche la voce design, perché in molti casi alcuni oggetti vengono giustamente considerati arte.
La Piattaforma come accennato , è aperta anche ai privati con la stessa unica regola da seguire, il prezzo dell’opera o dell’oggetto deve essere inferiore del 30% rispetto alla quotazione ufficiale , e può rimanere online per massimo 10 giorni al mese, per poi , se richiesto poter essere reinseriti, ma solo dopo un mese, questo proprio per rendere valido il concetto del Black Friday, in pratica lo stesso oggetto se reinserito con quel prezzo il fruitore lo potrà trovare ogni 40 giorni , sempre che venga riproposto o sia ancora disponibile”.
a cura di Ilaria Guidantoni