Casa Balla, l’appartamento in cui l’artista e la sua famiglia hanno vissuto per 30 anni, è di per sé un’opera d’arte. Si veda qui ArtNet.
Nato a Torino nel 1871, l’artista Giacomo Balla divenne uno degli artisti modernisti più conosciuti al mondo. Associato ai futuristi italiani, ha lasciato un segno indelebile nella storia della pittura, unendo elementi di fantasia a studi ravvicinati di luce, spazio e movimento.
Ispirato dalle fotografie dinamiche di Eadweard Muybridge e insieme ai colleghi Umberto Boccioni, Gino Severini e Mario Sironi, Balla ha infuso nelle sue opere l’ethos futurista che pervadeva l’Italia ai suoi tempi. Non fu senza polemiche: i membri del movimento, tra cui il poeta Filippo Tommaso Marinetti, che scrisse il Manifesto futurista, erano strettamente allineati con il fascismo italiano. Questi legami sono ciò che ha portato Balla a rompere con il gruppo.
L’opera di Balla è ora in mostra alla Fondazione MAXXI di Roma, città in cui ha vissuto per più di 30 anni. La mostra, intitolata “ Casa Balla: dalla casa all’universo e ritorno”, comprende anche una mostra tematica di opere ispirate a Balla e alla sua casa.
L’appartamento in cui l’artista e la sua famiglia hanno vissuto fino alla sua morte nel 1858, Casa Balla, è uno spazio caleidoscopico pieno di nuvole e mosaici, dove ogni oggetto, utensile e capo di abbigliamento è un’opera d’arte a sé stante. Secondo i curatori Bartolomeo Pietromarchi e Domitilla Dardi, l’appartamento è un vero gesamtkunstwerk.