New York City offre un notevole numero di musei inclusi il Metropolitan Museum of Art, il Museum Modern Art (MoMA) e il Brooklyn Museum. Ma il Solomon R. Guggenheim Museum è senza dubbio quello che riesce a parlare di arte al di là delle opere d’arte che contiene e che mette in mostra con la sua forma inconfondibile dovuta all’architetto Wright sulla quinta. Disegnato dall’Archistar Frank Lloyd Wright, la rotonda interna è diventata una struttura iconica nel mondo, sebbene ospiti una collezione di arte moderna e contemporanea oltre alla mostra relativa al premio annuale Hugo Boss. Visitandolo si trova molto di più di quanto non sia ricordato nella guida on line delle mostre al Guggenheim per l’autunno e l’inverno.
Amico e collega di Marcel Duchamp, Fernand Léger e Amedeo Modigliani, tra gli altri, Constantin Brancusi (1876–1957) è stata una delle figure più importanti nella scultura moderna. Il suo matrimonio tra elementi folk, che ricordano la sua natia Romania con le forme astratte ha prodotto alcuni dei capolavori dell’arte del ventesimo secolo. Per questa mostra il Guggenheim dà fondo alla sua collezione di opere di Brancusi, collezione che include le foto da lui stesso scattate alle sue sculture e allo studio nel quale erano contenute, immagini che appaiono sublimi come le sculture che vogliono celebrare.
Nei primi decenni del XX secolo Brancusi ha prodotto un innovativo numero di lavori che ha alterato la traiettoria della scultura moderna. Durante questo periodo, Brancusi ha vissuto e lavorato a Parigi, allora fiorente centro artistico dove sono stati sviluppati e discussi molti principi modernisti. È diventato parte integrante di questi sviluppi sia attraverso i suoi rapporti con altri artisti, come Marcel Duchamp, Fernand Léger, Amedeo Modigliani e Henri Rousseau oltre che per il suo lavoro pionieristico. La sua aspirazione a esprimere l’essenza dei suoi soggetti attraverso forme semplificate e il suo impegno con le tradizioni artistiche europee e non europee ha portato a nuovi approcci stilistici. Inoltre, il suo modo di presentazione, che sottolineava ugualmente la scultura e la base e in cui le opere sono state mostrate in rapporto diretto l’una con l’altra. Il Museo Solomon R. Guggenheim ha iniziato a raccogliere i lavori di Brancusi in manietra approfondita nella metà degli anni ’50 sotto la guida di James Johnson Sweeney. Quando Sweeney ha iniziato la sua permanenza presso il museo, la raccolta si è concentrata sulla pittura non obiettiva. Sweeney ha ampliato notevolmente la portata delle aziende dell’istituzione, portando altri stili e medium, in particolare la scultura. L’impegno di Guggenheim verso Brancusi in questi anni si estese oltre le sue priorità di raccolta e nel 1955 il museo ha tenuto la prima grande mostra del lavoro dell’artista.