L’ascesa di Conrad Shawcross nel mondo dell’arte Britannica è stata senza precedenti a far data dal suo debutto nel 2003, una macchina in legno che lentamente trasforma i fili in filato. Fu immediatamente acquisita dal grande collezionista Charles Saatchi. Un anno dopo, all’età di 25 anni, Shawcross chiamò a freddo Victoria Miro, probabilmente uno dei più importanti dealer londinesi. Ottenuto un meeting, due settimane dopo veniva accolto a bordo. Nel 2013 fu introdotto nella londinese Royal Academy of Art, la più giovane persona della storia a ottenere un tale onore. Si veda Bloomberg. Adesso Conrad Shawcross, quarantenne, figlio dello storico William Shawcross (biografo ufficiale della Regina Elisabetta) e di Marina Warner, sta diventando troppo “vecchio” per continuare ad essere considerato un ragazzo prodigio. La sua attività dimostra una via via acquisita maturità. Il suo ultimo lavoro è una vela di circa 16 metri sospesa dal soffitto della stazione ferroviaria di San Pancrazio che appare decisamente meno capricciosa del solito. Altro cambiamento è che Shawcross è sempre meno concentrato sui galleristi per finanziare la sua attività ma sempre di più sul coltivare le relazioni con il mondo pubblico e corporate. Ecco che piano piano sta venendo superata la nota trilogia che è alla base della commercializzazione dei giovani talenti, ovvero il legame collezionista – gallerista – dealer.