Rocker di lunga data, giunto al 18° album – ha esordito nel 1988 con Spirito libero – Giuseppe, nato a Legnano – in provincia di Milano – il 5 aprile del 1966, è sempre stato coerente con la sua musica, con le sue idee, con se stesso. La scelta è lineare, coerente, coraggiosa come nel suo ultimo album uscito in estate, Polvere, strada e rock’n’roll. Indipendente anche nella scelta editoriale, suona da sempre un rock puro, primordiale, senza fronzoli ed orpelli neomelodici. La sua musica vuol essere immediata e ricorda per certi versi – sempre azzardato e spesso irritante il confronto con altri artisti, seppur utile – Ligabue, ma non tutto. C’è un grande rigore in Calini, una pulizia di linee si direbbe se fosse pittura che si mette in gioco da italiano per confrontarsi con il mondo americano sullo stesso terreno. Con umiltà. Scherzando si può pensare che accanto a “una Mondovì nel Wisconsin e anche una Roma nel Texas, ci debba essere per forza una Legnano nell’Alabama o anche nella Carolina del Sud: va solo trovata”. Nell’ultimo album solo 7 dei 10 titoli sono in inglese, lasciando un certo spazio alla lingua italiana che poi filtra altri mondi e inevitabilmente trasforma il rock. Questo album sembra riaffermare il rock, oltre i classici e oltre un mondo ben individuato e come Priulla nell’enciclopedia hard e heavy italiana… “gli anni passano, le generazioni si scontrano, ma c’è un cuore in cui il rock delle origini non smette mai di battere”, con il diritto però di prenderci delle licenze. Così nella sua carriera c’è stato spazio per ospitare in un videoclip la compagnia teatrale dei Legnanesi, comicità strettamente legata al territorio e la composizione del Legnano Calcio, Lilla siamo noi. Ma la sua musica è semplice, fedele ai vecchi standard, incido con il classico mixer, niente pc che per Giuseppe usano solo i fonici in studio.
Polvere, strada e rock’n’roll, come si intuisce dal titolo, parla di un viaggio, attingendo a una storia vera. Come racconta l’autore trae ispirazione da “un’ingiustizia subita da un ragazzo. Ragazzo che ho difeso e mi ha regalato una splendida Telecaster americana da cui sono nate queste canzoni. Come scritto nel book ci sono 10 buoni motivi per questo disco, 10 canzoni per un augurio, 10 giorni per scriverle, 10 viaggi diversi e un singolo Biglietto per la vita (che è il titolo della terza canzone -… c’è una vita da far brillare, un augurio per il futuro”. Giuseppe sceglie così da che parte stare, da quella dei più deboli e anche il suo sentirsi americano è quello di un capo indiano, di un nativo del grande continente, l’unico.
fedele ai vecchi standard, incido con il classico mixer, niente pc. Quello lo usano solo in studio i fonici. “Cerco sempre i suoni particolari, veri, ha dichiarato. Uso da sempre il mio Vox AC30 e per ogni canzone uso almeno 2 chitarre diverse una sul canale destro, l’altra sul sinistro. La qualità del suono è importantissima e ho la fortuna di collaborare con grandissimi professionisti che mi conoscono bene sanno tirare fuori il meglio da ogni mio suono.” In attesa del suo libro.
CREDITS
Artista: Giuseppe Calini
Titolo: “Polvere, strada e rock’n’roll”
Autore/Compositore: Giuseppe Calini
Editore: Music Force
Etichetta: Music Force
Catalogo: MF 102
a cura di Ilaria Guidantoni